L'apertura dei mercati
Il Pmi cinese delude le attese, Borse in rosso
Country Garden rimborsa cedole per 22,5 milioni di dollari ed evita in extremis il default, ma restano i timori sui listini asiatici e globali dopo l'indice Caixin sotto le previsioni. A Piazza Affari occhi puntati sul titolo Tim
di Antonio Cardarelli 5 Settembre 2023 09:12
Partenza in rosso per le Borse europee nella seconda seduta della settimana. L’indice Ftse Mib apre in calo dello 0,4%, mentre Francoforte e Londra perdono lo 0,6%. A Piazza Affari il titolo Tim apre in rialzo dello 0,4% sulle voci di un possibile aumento della valutazione della rete.
La Cina torna a preoccupare i mercati dopo la pubblicazione di dati macroeconomici deludenti. L'indice Pmi Caixin realizzato sulle opinioni dei responsabili acquisti delle aziende si è attestato a 51,8 punti nel mese scorso rispetto ai 54,1 punti del mese precedente: si tratta del ritmo di espansione più lento da inizio anno, contro attese per una lettura a 53,6 punti. Alle Borse cinesi (Hong Kong è in calo di due punti percentuali) non è bastato il pagamento di cedole per 22,5 milioni di dollari da parte di Country Garden, una mossa che ha permesso al colosso immobiliare di evitare in extremis il default.
Nonostante i dati cinesi, la Borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni con un contenuto rialzo sostenuta dall'andamento dei titoli del settore immobiliare e del comparto elettronico. L'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,3% a 33.036,76 punti. Il Topix è salito dello 0,17% a 2377,85 punti. Sul recupero degli indici, inizialmente in calo, ha influito il progressivo indebolimento dello yen (che favorisce i gruppi più esposti all'export) seguito ai dati sulla contrazione dei consumi delle famiglie a luglio (-5%).
Per quanto riguarda il tema banche centrali, da segnalare la decisione della Reserve Bank of Australia, che ha mantenuto i tassi fermi al 4,1% avvertendo, però, che l’inflazione non è ancora domata. Guardando all’Europa, in mattinata è atteso l’intervento di Christine Lagarde all'evento Legal Conference organizzato dalla Bce. Sul fronte macro, è in programma la pubblicazione del Pmi Italia servizi di agosto, seguito dai prezzi alla produzione europei di luglio. Negli Usa, dove oggi riapre Wall Street dopo la pausa per il Labor Day, arrivano gli ordini dell’industria.
Sul mercato dei cambi, l'euro è poco mosso a 1,0781 dollari da 1,0791 ieri in chiusura. Tira il fiato il prezzo del petrolio dopo essere salito di oltre il 5% in cinque giorni in un contesto di mercato segnato dai tagli alla produzione dei paesi Opec+. Il future ottobre sul Wti segna -0,05% a 85,89 dollari al barile, mentre il contratto per novembre del Brent scivola dello 0,2% a 88,82 dollari.
DELUDONO I DATI CINESI
La Cina torna a preoccupare i mercati dopo la pubblicazione di dati macroeconomici deludenti. L'indice Pmi Caixin realizzato sulle opinioni dei responsabili acquisti delle aziende si è attestato a 51,8 punti nel mese scorso rispetto ai 54,1 punti del mese precedente: si tratta del ritmo di espansione più lento da inizio anno, contro attese per una lettura a 53,6 punti. Alle Borse cinesi (Hong Kong è in calo di due punti percentuali) non è bastato il pagamento di cedole per 22,5 milioni di dollari da parte di Country Garden, una mossa che ha permesso al colosso immobiliare di evitare in extremis il default.
TOKYO IN RIALZO
Nonostante i dati cinesi, la Borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni con un contenuto rialzo sostenuta dall'andamento dei titoli del settore immobiliare e del comparto elettronico. L'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,3% a 33.036,76 punti. Il Topix è salito dello 0,17% a 2377,85 punti. Sul recupero degli indici, inizialmente in calo, ha influito il progressivo indebolimento dello yen (che favorisce i gruppi più esposti all'export) seguito ai dati sulla contrazione dei consumi delle famiglie a luglio (-5%).
OGGI LA RIAPERTURA DI WALL STREET
Per quanto riguarda il tema banche centrali, da segnalare la decisione della Reserve Bank of Australia, che ha mantenuto i tassi fermi al 4,1% avvertendo, però, che l’inflazione non è ancora domata. Guardando all’Europa, in mattinata è atteso l’intervento di Christine Lagarde all'evento Legal Conference organizzato dalla Bce. Sul fronte macro, è in programma la pubblicazione del Pmi Italia servizi di agosto, seguito dai prezzi alla produzione europei di luglio. Negli Usa, dove oggi riapre Wall Street dopo la pausa per il Labor Day, arrivano gli ordini dell’industria.
VALUTE E PETROLIO
Sul mercato dei cambi, l'euro è poco mosso a 1,0781 dollari da 1,0791 ieri in chiusura. Tira il fiato il prezzo del petrolio dopo essere salito di oltre il 5% in cinque giorni in un contesto di mercato segnato dai tagli alla produzione dei paesi Opec+. Il future ottobre sul Wti segna -0,05% a 85,89 dollari al barile, mentre il contratto per novembre del Brent scivola dello 0,2% a 88,82 dollari.
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