L'apertura dei mercati
Borse europee in verde, a Wall Street Apple giù dopo lo stop del governo cinese sugli iPhone
I listini europei provano il rimbalzo dopo le perdite dei giorni scorsi. Occhi puntati sull’andamento di Apple dopo la decisione di Pechino di vietare l’uso degli iPhone ai dipendenti del governo
di Antonio Cardarelli 8 Settembre 2023 09:12
Parte con il segno più l’ultima seduta della settimana per le Borse europee. Il Ftse Mib di Milano guadagna poco meno di mezzo punto percentuale insieme a Parigi e Francoforte. A Piazza Affari in evidenza Banco Bpm (+1%).
A Wall Street prosegue il calo di Apple dopo il divieto, da parte di Pechino verso i dipendenti governativi, di usare iPhone e altri dispositivi di marche straniere. Inoltre, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, i lavoratori non potranno portare questi dispositivi in ufficio. Secondo altre indiscrezioni citate da Bloomberg News, il governo starebbe pensando di estendere il divieto sugli iPhone anche alle aziende di proprietà statale. Nella seduta di ieri, a Wall Street, Apple ha ceduto il 3,2% dopo aver perso il 3,5% nel giorno precedente. Secondo le stime, la Cina incide per circa il 20% sugli introiti del colosso tech.
Sempre negli Stati Uniti, si riaccende il timore di un ulteriore aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. A far pensare a una mossa del genere sono i dati robusti provenienti dal mercato del lavoro. Inoltre, il prezzo del petrolio con il Brent ormai stabilmente sopra i 90 dollari (dopo i tagli della produzione confermati da Arabia Saudita e Russia) ha riacceso i fari sull’inflazione. A proposito di inflazione, la Germania ha confermato la crescita dello 0,3% su base mensile del carovita, dato in linea con le previsioni, mentre su base annuale la crescita è stata del 6,4% (+6,5% a luglio).
Chiusura in ribasso per la Borsa di Tokyo che perde l'1,2% a 32606 punti. A indebolire il mercato è stato l'andamento del settore tecnologico dopo il nuovo ribasso di Apple registrato ieri a Wall Street e i persistenti timori di un'estensione della stretta monetaria negli Stati Uniti. Intanto in Giappone, la crescita economica del secondo trimestre è stata rivista al ribasso all'1,2% su trimestre rispetto all'1,5% della prima stima di metà agosto. Borse cinesi intorno alla parità. L'euro scambia a 1,0720 sul dollaro, in rialzo il gas sui 36 euro al MWh (+8%).
LA GUERRA DEGLI IPHONE
A Wall Street prosegue il calo di Apple dopo il divieto, da parte di Pechino verso i dipendenti governativi, di usare iPhone e altri dispositivi di marche straniere. Inoltre, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, i lavoratori non potranno portare questi dispositivi in ufficio. Secondo altre indiscrezioni citate da Bloomberg News, il governo starebbe pensando di estendere il divieto sugli iPhone anche alle aziende di proprietà statale. Nella seduta di ieri, a Wall Street, Apple ha ceduto il 3,2% dopo aver perso il 3,5% nel giorno precedente. Secondo le stime, la Cina incide per circa il 20% sugli introiti del colosso tech.
FED PRONTA A UN NUOVO RIALZO?
Sempre negli Stati Uniti, si riaccende il timore di un ulteriore aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. A far pensare a una mossa del genere sono i dati robusti provenienti dal mercato del lavoro. Inoltre, il prezzo del petrolio con il Brent ormai stabilmente sopra i 90 dollari (dopo i tagli della produzione confermati da Arabia Saudita e Russia) ha riacceso i fari sull’inflazione. A proposito di inflazione, la Germania ha confermato la crescita dello 0,3% su base mensile del carovita, dato in linea con le previsioni, mentre su base annuale la crescita è stata del 6,4% (+6,5% a luglio).
TOKYO IN ROSSO
Chiusura in ribasso per la Borsa di Tokyo che perde l'1,2% a 32606 punti. A indebolire il mercato è stato l'andamento del settore tecnologico dopo il nuovo ribasso di Apple registrato ieri a Wall Street e i persistenti timori di un'estensione della stretta monetaria negli Stati Uniti. Intanto in Giappone, la crescita economica del secondo trimestre è stata rivista al ribasso all'1,2% su trimestre rispetto all'1,5% della prima stima di metà agosto. Borse cinesi intorno alla parità. L'euro scambia a 1,0720 sul dollaro, in rialzo il gas sui 36 euro al MWh (+8%).
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