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Bonus occhiali, internet veloce e decoder tv: ecco come richiederli prima che scadano

Una raffica di bonus in scadenza si possono richiedere solo entro la fine del 2023, sotto forma di voucher, rimborsi direttamente sul conto corrente oppure sotto forma di credito di imposta

di Fabrizio Arnhold 12 Settembre 2023 09:00

financialounge -  bonus decoder economia internet
In attesa di conoscere quali saranno i bonus previsti nella prossima manovra, facciamo il punto su incentivi e bonus vari che scadranno entro la fine del 2023, in modo da capire se si fa ancora in tempo a richiederli. Alcuni sono erogati sotto forma di voucher, altri come rimborsi direttamente sul conto corrente mentre per altre agevolazioni è prevista la formula del credito di imposta.

BONUS DECODER A DOMICILIO


Il bonus decoder scadrà a fine anno. L’agevolazione prevede la fornitura, in collaborazione con Poste Italiane, di un decoder a casa per chi ha almeno 70 anni e una pensione non superiore a 20mila euro annui, oltre ad essere in regola con pagamento del canone Rai. Chi rispetta questi requisiti, può inoltrare la richiesta per ricevere a casa un decoder in grado di far vedere i canali del nuovo digitale terreste anche su vecchi televisori. Si può fare domanda anche via telefono, chiamando l’800.766883, dalle 10 alle 18, da lunedì a venerdì. C’è anche un sito internet dedicato, oppure si può fare domanda anche negli uffici postali.

BONUS INTERNET PER LE IMPRESE


Dopo quello per le famiglie, ormai esaurito, a marzo scorso è scattato il bonus internet veloce per le imprese e i liberi professionisti. Bisogna presentare la domanda entro il 31 dicembre 2023. Si tratta di un voucher dell’importo tra i 300 e i 2.500 euro che ha come fine quello di implementare la digitalizzazione del Paese. Il bonus dura tra i 18 e i 24 mesi e serve per attivare abbonamenti Internet ultraveloci, da 30 Mbit/s a oltre 1 Gbit/s. Al momento sono ancora disponibili 545 milioni di euro. Si può consultare l’elenco degli operatori aderenti sul sito infratelitalia.it ed è possibile richiedere l’attivazione direttamente all’operatore di telecomunicazione scelto.

BONUS OCCHIALI


Il bonus offre un contributo “una tantum” di 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto, ma è rivolto unicamente ai nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 10mila euro. Da luglio 2023 è terminato il periodo in cui era possibile richiedere i rimborsi per gli acquisti effettuati a partire del 1° gennaio 2021, ma rimane attiva la possibilità di richiedere un voucher da spendere nei negozi convenzionati. Per conoscere la lista di quelli che hanno aderito all’iniziativa, si può consultare la piattaforma bonusvista.it. Il buono va utilizzare entro trenta giorni dall’emissione. Per presentare la domanda occorre l’Isee.

BONUS REVISIONE AUTO


Il bonus per ricevere uno sconto sulla revisione dell’auto o della moto scadrà a fine anno. “È possibile chiedere il bonus soltanto per le revisioni effettuate nel corso del 2023”, si legge su bonusveicolisicuri.it, il sito su cui occorre richiedere l’agevolazione. Il rimborso riguarda la revisione periodica di vetture, moto o ciclomotori che si esegue presso gli uffici della Motorizzazione Civile, oppure nelle officine autorizzate. Il costo della revisione è salito da 66,88 euro a 79,02 euro, con un aumento di 11,87 euro. Il bonus consente di richiedere un accredito, tramite bonifico bancario, di 9,95 euro. Si può richiedere accedendo, con Spid, alla piattaforma bonusveicolisicuri.it e seguire la procedura.

BONUS ACQUA POTABILE


Per ridurre l’utilizzo di plastica, il bonus acqua potabile prevede un credito di imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare “finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti”. Per ogni immobile l’agevolazione può raggiungere i 1.000 euro, per le persone fisiche. Il contributo sale a 5mila euro per gli esercenti e per gli immobili commerciali. La richiesta va inoltrata su enea.it, insieme alle spese sostenute per l’installazione del sistema di filtraggio dell’acqua, che va fatto con sistemi di pagamento tracciabili e diversi dai contanti.

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