Lo scontro

Ryanair contro il governo: “Decreto stupido e illegale” e annuncia meno voli e prezzi più alti

Il numero uno della compagnia aerea O’Leary: “Decreto illegale che farà aumentare le tariffe per la Sardegna e la Sicilia, fino a quando non verrà annullato dai tribunali europei”. La replica del ministro Urso: “Italia non si fa ricattare”

di Fabrizio Arnhold 12 Settembre 2023 14:34

financialounge -  economia governo Ryanair Trasporto aereo
È scontro tra Ryanair e il governo. La compagnia aerea irlandese ha annunciato oggi il programma per l’inverno, che prevede 10 nuove rotte dalla Lombardia che porteranno alla creazione di oltre 60 nuovi posti di lavoro, ma ha anche contestato il governo italiano per il decreto sul caro-voli, definendolo “illegale”.

“DECRETO LIMITA LA LIBERTÀ”


"Mentre incrementiamo le rotte internazionali da/per Milano quest’inverno”, ha detto il numero uno della compagnia irlandese Michael O’Leary, “la crescita interna italiana è messa a repentaglio dal decreto illegale del governo che limita la libertà delle compagnie aeree di fissare tariffe aeree basse. La legge europea garantisce alle compagnie aeree la libertà di fissare i prezzi più bassi o più alti, e nessun decreto italiano può limitare questa normativa”.

“ILLEGALE, DANNEGGERÀ IL TRAFFICO NAZIONALE”


Per il numero uno della compagnia di volo, “questo decreto è illegale e danneggerà il traffico nazionale poiché incoraggerà le compagnie aerei, come Ryanair, a ridurre i voli/capacità sulle rotte nazionali, che sono soggette al decreto, e a trasferire voli/capacità su rotte internazionali da/per Milano e Roma dove è ancora possibile fissare i prezzi liberamente”. Questo decreto, secondo O’Leary “porterà solo meno voli e tariffe più alte per Sardegna e Sicilia”.

EFFETTO OPPOSTO


L’Italia e le sue regioni, rincara O’Leary, “sono state tra i maggiori beneficiari della crescita e delle tariffe basse di Ryanair, e purtroppo questo decreto, stupido e illegale, basato su consigli falsi ed inaccurati di Enac, avrà l’effetto opposto riducendo la capacità ed aumentando le tariffe per la Sardegna e la Sicilia, fino a quando non verrà annullato dai tribunali europei”.

LA REPLICA DEL GOVERNO: “ITALIA NON SI FA RICATTARE”


Non ci ha messo molto ad arrivare la replica del governo, con il ministro per le Imprese, Adolfo Urso, che ha precisato: “L’Italia è un Paese sovrano: non si fa ricattare da alcuno”. Il ministro ha poi aggiunto, entrando a un evento al Mimit: “È difficile parlare e argomentare se uno non ha conoscenze giuridiche e legali: siamo disponibili ad assisterlo su questo. Una compagnia che è stata sanzionata 11 volte dall'Autorità che regola la concorrenza e il mercato per aver violato in questo Paese per 11 volte le regole del mercato e calpestati i diritti dei consumatori, vada in tribunale: è stata già condannata più volte".

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