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L'analisi

Giappone, per Columbia Threadneedle possibile cambio di rotta nel rapporto inverso tra yen e Borsa

Per Ben Rodriguez, gestore multi-asset della società, una serie di azioni governative e il contesto internazionale potrebbero portare a un apprezzamento della moneta insieme a un aumento degli utili

di Davide Lentini 13 Settembre 2023 11:27
financialounge -  Ben Rodriguez Columbia Threadneedle Investments giappone mercati

Continua l’apprezzamento nei confronti dell’economia giapponese da parte degli analisti che intravedono una possibile modifica della tipica relazione inversa tra yen e utili. Storicamente, infatti, la performance del mercato azionario è inversamente correlata all’evoluzione della moneta: quando lo yen cresce, il mercato azionario tende a perdere terreno e viceversa. Un’equazione che, secondo Ben Rodriguez, gestore multi-asset di Columbia Threadneedle Investment, potrebbe non essere più così netta, grazie alle politiche economiche del Governo giapponese, volte a aumentare la redditività delle imprese.

MIGLIORARE LA REDDITIVITA' DELLE IMPRESE


“All'interno dell'universo azionario, il Giappone è una regione che abbiamo a lungo privilegiato - ricorda Rodriguez nella sua analisi - Al centro della nostra tesi vi è un miglioramento della corporate governance, perseguito da lungo tempo, e l'aumento dell'enfasi degli azionisti sulle aziende giapponesi”. Dopo lo scoppio della bolla immobiliare e di quella azionaria, negli anni 90, il Paese ha avviato numerose iniziative di riforma per migliorare la redditività e l'efficienza del capitale delle imprese. “Il trend ascendente della distribuzione del RoE, l’indice economico sulla redditività del capitale proprio delle principali aziende del Topix 500, dimostra che tali programmi sembrano aver dato lentamente i loro frutti. Le imprese - analizza Ben Rodriguez - hanno compiuto sforzi per migliorare l'efficienza del capitale e aumentare il rendimento generato dal capitale apportato dagli investitori”.

L'INCREMENTO DEL RAPPORTO PREZZO/VALORE CONTABILE


“Una misura osservabile dell'apprezzamento del mercato - aggiunge il manager di Columbia Threadneedle Inv. - è l'eventuale incremento del rapporto prezzo/valore contabile P/VC. In linea con questa tendenza al rialzo del RoE, anche la distribuzione dei rapporti P/VC della stessa coorte di azioni è aumentata rispetto al corrispondente profilo pre-Abenomics. Tuttavia, un gruppo significativo di imprese rimane caratterizzato da un rapporto P/VC di circa 1 volta”.

LE RIFORME POLITICHE PER L'ECONOMIA


L’aumento di utili delle imprese giapponesi è stato favorito soprattutto dall'ultima manovra politica, implementata lo scorso aprile. Un punto fondamentale riguarda il requisito per le società quotate alla Borsa di Tokyo di divulgare i piani di assunzione del rischio e le misure adottate per conseguire la crescita tenendo conto della redditività. In particolare, le imprese con un rapporto P/VC inferiore a 1 volta vengono segnalate e viene richiesto loro di "identificare correttamente" i propri costi e l'efficienza del capitale. A fine luglio, dall’annuncio di questa manovra, le azioni giapponesi avevano guadagnato quasi il 16%, sovraperformando del 5% le azioni globali in valuta locale.

"DURATA DEL RALLY NON ECCESSIVA"


“Naturalmente, ci si sta chiedendo se il potenziale di rialzo sia ora inglobato nei prezzi - spiega Ben Rodriguez di Columbia Threadneedle Inv. - Notiamo che il premio in termini di P/VC per unità di RoE delle azioni giapponesi rispetto alle omologhe globali non statunitensi è aumentato. Tuttavia, l'incremento è stato tale che un aumento del RoE dello 0,5% potrebbe causare un ritorno ai livelli mediani. Il nostro Team azionario globale - aggiunge Rodriguez - ha segnalato che la quota di liquidità nei bilanci di alcune società giapponesi offre chiare opportunità di incrementare il RoE di circa il 5%. Pertanto, al momento non riteniamo che la durata del rally giapponese risulti eccessiva”.

FATTORI NAZIONALI E INTERNAZIONALI


Oltre al rialzo delle azioni giapponesi trainato da queste riforme a lungo termine, ci sono anche fattori di sostegno a medio termine legati sia al contesto nazionale che a quello esterno. A livello nazionale, dopo il Covid, le cui restrizioni sono proseguite fino al 2022, oggi la fiducia dei consumatori si è ripresa, i bilanci delle famiglie sono solidi e vi è ancora un margine di miglioramento prima che i consumi interni raggiungano i livelli pre-Covid. Anche il settore del turismo giapponese gode ancora di un notevole margine di miglioramento prima di tornare ai livelli del 2019.

L'INVERSIONE DEL RAPPORTO YEN/UTILI


“Da un punto di vista esterno - aggiunge il manager di Columbia Threadneedle Investment - è possibile ipotizzare che a breve assisteremo a un periodo caratterizzato da una modifica della tipica relazione inversa tra yen e utili giapponesi. L'aumento dei tassi delle banche centrali dei principali mercati sviluppati, fatta eccezione per la Bank of Japan, ha ridotto le previsioni di crescita globale e le relative aspettative sugli utili giapponesi ciclici, causando al contempo un deprezzamento dello yen tramite l'aumento dei differenziali dei tassi. Da questo momento in poi, con i differenziali dei tassi che dovrebbero gradualmente diminuire da entrambe le parti, oltre al raggiungimento di un potenziale minimo del ciclo globale, si potrebbe verificare un apprezzamento dello yen insieme a un aumento degli utili giapponesi. E questo – conclude Ben Rodriguez - crea un contesto interessante per chi, come noi, non investe nella moneta giapponese”.
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