La quotazione
Le Birkenstock sbarcano a Wall Street
Dopo il successo di questa estate dell’iconico modello Arizona, comparso nel film di Barbie di Greta Gerwig, ora la società Birkenstock Holding che detiene il marchio tedesco di sandali ha presentato un’offerta pubblica iniziale alla Sec americana
di Annalisa Lospinuso 13 Settembre 2023 10:28
I sandali Birkenstock ne hanno fatta di strada: dagli hippy a Barbie fino a Wall Street. Il marchio tedesco, nato nel 1774 per realizzare scarpe ortopediche, che fa capo alla Birkenstock Holding, ha presentato un’offerta pubblica iniziale alla Securities and Exchange Commission americana. La società prevede di quotare le azioni ordinarie alla Borsa di New York con il ticker BIRK. L’azionista venditore è BK LC Lux MidCo S.a r.l., veicolo affiliato a L Catterton, la società di private equity, tra le maggiori al mondo, che possiede il gruppo.
Non sono stati rilasciati dettagli sull’Ipo ma lo scorso agosto, secondo alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg, si vociferava che L Catterton, società di investimenti della famiglia Arnault che detiene la quota di maggioranza di Birkenstock, avrebbe lanciato un’offerta pubblica iniziale con una valutazione del marchio tedesco di calzature per oltre 8 miliardi di dollari (7,2 miliardi di euro), 10 miliardi (9,1 miliardi di euro) secondo alcuni analisti. Il doppio rispetto alla valutazione del 2021, preliminare al deal che ha visto il fondo di investimenti privati del patron di Lvmh ottenere il controllo della label, che per l’occasione era stata valutata attorno a 4 miliardi di euro (4,35 miliardi di dollari).
La vera innovazione del brand è stata portata, nel 1897, da Konrad Birkenstock che realizzò la prima suola flessibile. Negli anni Sessanta, poi, negli Stati Uniti, sono diventati sandali iconici degli hippy, che ne apprezzarono il comfort senza fronzoli, vedendo anche il loro look utilitaristico come un distintivo anti-moda. Dal 2021 la società d’investimento L Catterton e il fondo del magnate francese del lusso Bernard Arnault detengono la maggioranza azionaria nell’azienda che ha sede a Linz am Rhein (Germania) rendendolo un prodotto di fascia medio-alta. Quest’estate c’è stato un boom di acquisti dopo l’uscita del film di Barbie, nel quale Margot Robbie indossa un paio degli iconici sandali che, secondo l’interpretazione della regista Greta Gerwig diventano il simbolo del mondo degli umani e della praticità, in contrapposizione alla vezzosità delle scarpe con il tacco.
Birkenstock ha dichiarato di aver registrato 1,24 miliardi di euro di ricavi nell’intero anno terminato il 30 settembre e 187,1 milioni di utili. Nel semestre terminato il 31 marzo, ha registrato ricavi per 644,2 milioni di euro, in aumento rispetto a 542,6 milioni dell'anno precedente, e utili per 40,21 milioni, in calo rispetto a 73,5 milioni.
INDISCREZIONI SULL'IPO
Non sono stati rilasciati dettagli sull’Ipo ma lo scorso agosto, secondo alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg, si vociferava che L Catterton, società di investimenti della famiglia Arnault che detiene la quota di maggioranza di Birkenstock, avrebbe lanciato un’offerta pubblica iniziale con una valutazione del marchio tedesco di calzature per oltre 8 miliardi di dollari (7,2 miliardi di euro), 10 miliardi (9,1 miliardi di euro) secondo alcuni analisti. Il doppio rispetto alla valutazione del 2021, preliminare al deal che ha visto il fondo di investimenti privati del patron di Lvmh ottenere il controllo della label, che per l’occasione era stata valutata attorno a 4 miliardi di euro (4,35 miliardi di dollari).
DAGLI HIPPY A BARBIE
La vera innovazione del brand è stata portata, nel 1897, da Konrad Birkenstock che realizzò la prima suola flessibile. Negli anni Sessanta, poi, negli Stati Uniti, sono diventati sandali iconici degli hippy, che ne apprezzarono il comfort senza fronzoli, vedendo anche il loro look utilitaristico come un distintivo anti-moda. Dal 2021 la società d’investimento L Catterton e il fondo del magnate francese del lusso Bernard Arnault detengono la maggioranza azionaria nell’azienda che ha sede a Linz am Rhein (Germania) rendendolo un prodotto di fascia medio-alta. Quest’estate c’è stato un boom di acquisti dopo l’uscita del film di Barbie, nel quale Margot Robbie indossa un paio degli iconici sandali che, secondo l’interpretazione della regista Greta Gerwig diventano il simbolo del mondo degli umani e della praticità, in contrapposizione alla vezzosità delle scarpe con il tacco.
I RISULTATI DELL'ULTIMO SEMESTRE
Birkenstock ha dichiarato di aver registrato 1,24 miliardi di euro di ricavi nell’intero anno terminato il 30 settembre e 187,1 milioni di utili. Nel semestre terminato il 31 marzo, ha registrato ricavi per 644,2 milioni di euro, in aumento rispetto a 542,6 milioni dell'anno precedente, e utili per 40,21 milioni, in calo rispetto a 73,5 milioni.
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