L’apertura dei mercati
Borse europee caute in attesa della nuova decisione della Fed sui tassi
Avvio timido per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che si aspettano una pausa della Federal Reserve sui tassi. A Milano scatta Amplifon, sotto la lente anche su Telecom Italia
di Fabrizio Arnhold 20 Settembre 2023 09:21
Le Borse europee iniziano all’insegna della cautela la giornata che sarà caratterizzata dalla decisione della Fed. A Milano il Ftse Mib segna +0,12%, il Dax di Francoforte +0,31%, il Cac 40 di Parigi +0,02%, l’Ibex 35 di Madrid +0,25% e il Ftse 100 di Londra +0,54%. La Borsa di Tokyo chiude in calo, con l’indice Nikkei a -0,7%, con gli investitori che attendono le mosse della Bank of Japan di venerdì.
Ormai è certo che che la banca centrale americana deciderà di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento al 5,25%-5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni. Gli investitori guardano già alla prossima riunione, per capire se ci sarà un ulteriore rialzo prima della fine dell’anno per contrastare l'inflazione.
Non rallenta la corsa il petrolio, che viaggia verso i 100 euro dollari al barile e alimenta così i timori sull’inflazione a livello globale. In Germania, su base tendenziale l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato una flessione del 12,6%, si tratta della flessione più marcata dal 1949. Sono crollati i prezzi dell’energia del 31,9%, mentre quelli dell’elettricità sono scesi del 43,2%. Ad agosto i prezzi alla produzione hanno registrato un aumento dello 0,3% su base mensile.
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Sul versante valutario, il rapporto euro/dollaro continua a muoversi sui minimi da marzo a 1,068. Guardando ai singoli titoli, a Piazza Affari occhi su Tim (+1,19%), dopo che resta sempre più probabile un rinvio di due settimane della scadenza per l’offerta vincolante di Kkr sulla rete. Il cda di Camfin ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto di azioni Pirelli (+0,36%). Amplifon (+2,3%) apre in vetta al listino. In lieve rialzo il gas (+1,55%) a 37,35 euro per megawattora. Lo spread apre apre stabile a 177 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,51%.
IL GIORNO DELLA FED
Ormai è certo che che la banca centrale americana deciderà di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento al 5,25%-5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni. Gli investitori guardano già alla prossima riunione, per capire se ci sarà un ulteriore rialzo prima della fine dell’anno per contrastare l'inflazione.
CROLLANO I PREZZI ALLA PRODUZIONE IN GERMANIA
Non rallenta la corsa il petrolio, che viaggia verso i 100 euro dollari al barile e alimenta così i timori sull’inflazione a livello globale. In Germania, su base tendenziale l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato una flessione del 12,6%, si tratta della flessione più marcata dal 1949. Sono crollati i prezzi dell’energia del 31,9%, mentre quelli dell’elettricità sono scesi del 43,2%. Ad agosto i prezzi alla produzione hanno registrato un aumento dello 0,3% su base mensile.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMAA PIAZZA AFFARI DA SEGUIRE TIM E PIRELLI
Sul versante valutario, il rapporto euro/dollaro continua a muoversi sui minimi da marzo a 1,068. Guardando ai singoli titoli, a Piazza Affari occhi su Tim (+1,19%), dopo che resta sempre più probabile un rinvio di due settimane della scadenza per l’offerta vincolante di Kkr sulla rete. Il cda di Camfin ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto di azioni Pirelli (+0,36%). Amplifon (+2,3%) apre in vetta al listino. In lieve rialzo il gas (+1,55%) a 37,35 euro per megawattora. Lo spread apre apre stabile a 177 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,51%.
