La decisione

Ryanair finisce nel mirino dell’Antitrust per abuso di posizione dominante

L’Autorità Garante per la Concorrenza apre un procedimento contro Ryanair, accusata di aver esteso la sua posizione dominante anche nei servizi hotel e di noleggio auto. Nei giorni scorsi lo scontro col governo sul caro biglietti

di Antonio Cardarelli 20 Settembre 2023 11:55

financialounge -  economia Ryanair
Possibile abuso di posizione dominante. Con questa ipotesi l’Antitrust ha avviato un procedimento contro Ryanair. Secondo l’ipotesi dell’Autorità, la compagnia aerea farebbe leva "sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell'offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio - online e offline - e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi".

LO SCONTRO CON IL GOVERNO


Nei giorni scorsi il governo italiano, nella persona del ministro delle Imprese Adolfo Urso, era arrivato a un acceso confronto con la compagnia fondata da Michael O’Leary. Il ministro aveva annunciato un tetto al prezzo massimo dei biglietti aerei, scatenando la reazione indignata di O’Leary. Soprattutto, Ryanair aveva annunciato un taglio di voli verso la Sardegna. Poche ore dopo, secondo indiscrezioni di stampa, il governo avrebbe fatto marcia indietro sul tetto ai biglietti, eliminando il provvedimento con un emendamento.

I RILIEVI DELL’ANTITRUST


Ora nel confronto tra il governo italiano e Ryanair si aggiunge l’Antitrust, i cui poteri di controllo sul costo dei biglietti aerei sarebbero stati accresciuti proprio dallo stesso decreto. Come si legge nella nota dell’Autorità Garante per la Concorrenza, Ryanair da un lato sembra ostacolare l'acquisto (da parte delle agenzie) dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall'altro consente l'acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma GDS a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell'offerta e di gestione post-vendita del biglietto. La condotta di Ryanair, continua la nota, avrebbe effetti "non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione".

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