La giornata dei mercati 25.9

Borse europee in netto calo dopo Lagarde: economia debole ma inflazione troppo alta

Pesano sul sentiment i timori legati all’impatto del caro petrolio mentre continuano a salire i rendimenti obbligazionari. La presidente della Bce ha segnalato attività economia debole ma inflazione sempre alta

di Stefano Caratelli 25 Settembre 2023 17:11

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I principali indici azionari europei si avviano a chiudere in netto calo la prima seduta della settimana con il DAX tedesco che è andato a toccare i minimi da sei mesi. Il sentiment degli investitori è depresso dall’aumento dei rendimenti obbligazionari per timori legati all’impatto sull’inflazione del rialzo del prezzo del petrolio, con possibili conseguenze sulla politica monetaria. La presidente della Bce Lagarde ha indicato parlando al Parlamento Europeo che l’attività economica è debole nel terzo trimestre ma l’inflazione resta troppo alta e troppo a lungo e va contrastata, mentre anche il banchiere centrale francese Villeroy de Galhau indica che il focus resta sul mantenimento dei tassi a livelli elevati finché l’inflazione non rientra.

A Milano l’FTSE MIB scende sotto quota 28.300 punti ai minimi di due settimane anche qui con timori su tassi alti a lungo e debolezza dei titoli esposti alla Cina. Le vendite colpiscono in particolare Prysmian, Amplifon e Moncler con anche in calo sempre per lo sciopero dell’auto in USA. Anche Telecom Italia è penalizzata dalla richiesta di KKR di prolungare il periodo di esclusiva per NetCo. In positivo invece i bancari dopo l’accordo raggiunto nel governo su modifiche alla tassa sugli extra profitti, che beneficia in particolare Banco BPM, Bper e MPS.

Sugli altri mercati si registra un euro debole che tenta di restare agganciato a quota 1,06 contro dollaro, mentre il prezzo del petrolio cede qualcosa ma resta vicino ai massimi con il WTI che passa di mano appena sotto i 90 dollari e il Brent sotto i 93 dollari. I rendimenti dei principali titoli di Stato continuano a viaggiare in rialzo con il Bund tedesco appena sotto il 2,8% e il BTP italiano sopra il 4,6%.

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