La decisione
Salvataggio Eurovita, dal 31 ottobre i clienti potranno riscattare le polizze congelate
Via libera alla possibilità di riscatto dopo l'incontro tra i rappresentanti dei risparmiatori e l'Ivass, il provvedimento interessa circa 400mila clienti le cui polizze erano bloccate da febbraio
di Antonio Cardarelli 26 Settembre 2023 11:12
La complicata vicenda Eurovita sembra aver imboccato una strada che può portare alla tutela dei circa 400mila risparmiatori coinvolti. Nella giornata di lunedì 25 settembre, infatti, il governo ha approvato un decreto legge che introduce misure di protezione per il risparmio assicurativo, fattispecie nella quale rientrano i clienti Eurovita. Ma soprattutto, dopo l'incontro tra le associazioni dei consumatori e l'Ivass che si è tenuto in mattinata, è stato raggiunto un accordo per il riscatto delle polizze, congelate dallo scorso febbraio. A partire dal 31 ottobre, quindi, chi lo vorrà potrà procedere al riscatto.
Nel dettaglio, la misura proposta dalla presidente Meloni e dal ministro dell’Economia Giorgetti prevede che “le imprese di assicurazione e di riassicurazione con sede legale in Italia che, nell’esercizio in corso, acquisiscano il compendio aziendale di un’impresa di assicurazione posta in liquidazione coatta amministrativa potranno registrare, in sede di rilevazione iniziale, gli attivi finanziari riferiti alle gestioni separate dell’impresa in liquidazione al ‘valore di carico alla data di trasferimento’ invece che ‘al prezzo di cessione’”.
Un provvedimento che è stato accolto con soddisfazione da Federpromm (Federazione intercategoriale consulenti, promotori finanziari, operatori dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi), perché va nella direzione di rassicurare i clienti della compagnia Eurovita. Secondo il presidente della Federpromm, Manlio Marucci, questo provvedimento pone “le condizioni oggettive per rendere possibile il ristoro dei titolari delle polizze del ramo I, oltre quelle del ramo II che sono in attesa di poter riscattare le polizze dopo la data di scadenza del blocco”. Data di scadenza che è stata fissata per il 31 ottobre 2023.
Le polizze dovrebbero passare alla newco Cronos Vita, controllata dalle cinque principali compagnie assicurative italiane, e il provvedimento del governo va proprio in questa direzione. A guidare i passaggi verso la newco è l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), che oggi ha incontrato i rappresentanti dei clienti Eurovita. “Dopo mesi di forte preoccupazione e di grande incertezza, è doveroso fare chiarezza, fissando un percorso preciso per il passaggio verso la newco, stabilendo tappe e scadenze, spiegando come saranno gestite le polizze ed anche come e quando i clienti saranno informati e tenuti aggiornati sull’evoluzione della vicenda”, ha dichiarato Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici prima dell'incontro. Al vertice, per l'Ivass, hanno preso parte Maria Luisa Cavina, Antonella Dragotto, Massimo Francescangeli e Roberto Novelli, oltre al consigliere Riccardo Cesari.
Nei giorni scorsi le preoccupazioni dei clienti Eurovita erano cresciute dopo la notizia del passivo da 1,5 miliardi di euro rilevato dal commissario straordinario Sandro Panizza. Un passivo pesantissimo, dovuto però al fatto che il bilancio è stato redatto in assenza di continuità aziendale, quindi con tutte le minusvalenze obbligazionarie che hanno pesato in maniera importante, come se i titoli fossero stati venduti in questo momento. Lo scorso febbraio le polizze dei clienti erano state congelate, scatenando il malcontento dei circa 400mila titolari. La crisi della compagnia assicurativa è stata provocata sostanzialmente da scelte di investimento sbagliate, con i nodi venuti al pettine insieme al rialzo dei tassi di interesse che ha inciso sul valore dei bond.
LA MISURA DEL GOVERNO
Nel dettaglio, la misura proposta dalla presidente Meloni e dal ministro dell’Economia Giorgetti prevede che “le imprese di assicurazione e di riassicurazione con sede legale in Italia che, nell’esercizio in corso, acquisiscano il compendio aziendale di un’impresa di assicurazione posta in liquidazione coatta amministrativa potranno registrare, in sede di rilevazione iniziale, gli attivi finanziari riferiti alle gestioni separate dell’impresa in liquidazione al ‘valore di carico alla data di trasferimento’ invece che ‘al prezzo di cessione’”.
FEDERPROMM SODDISFATTA
Un provvedimento che è stato accolto con soddisfazione da Federpromm (Federazione intercategoriale consulenti, promotori finanziari, operatori dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi), perché va nella direzione di rassicurare i clienti della compagnia Eurovita. Secondo il presidente della Federpromm, Manlio Marucci, questo provvedimento pone “le condizioni oggettive per rendere possibile il ristoro dei titolari delle polizze del ramo I, oltre quelle del ramo II che sono in attesa di poter riscattare le polizze dopo la data di scadenza del blocco”. Data di scadenza che è stata fissata per il 31 ottobre 2023.
CODICI METTE PRESSIONE ALL’IVASS
Le polizze dovrebbero passare alla newco Cronos Vita, controllata dalle cinque principali compagnie assicurative italiane, e il provvedimento del governo va proprio in questa direzione. A guidare i passaggi verso la newco è l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), che oggi ha incontrato i rappresentanti dei clienti Eurovita. “Dopo mesi di forte preoccupazione e di grande incertezza, è doveroso fare chiarezza, fissando un percorso preciso per il passaggio verso la newco, stabilendo tappe e scadenze, spiegando come saranno gestite le polizze ed anche come e quando i clienti saranno informati e tenuti aggiornati sull’evoluzione della vicenda”, ha dichiarato Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici prima dell'incontro. Al vertice, per l'Ivass, hanno preso parte Maria Luisa Cavina, Antonella Dragotto, Massimo Francescangeli e Roberto Novelli, oltre al consigliere Riccardo Cesari.
IL ROSSO RECORD E I MOTIVI DELLA CRISI
Nei giorni scorsi le preoccupazioni dei clienti Eurovita erano cresciute dopo la notizia del passivo da 1,5 miliardi di euro rilevato dal commissario straordinario Sandro Panizza. Un passivo pesantissimo, dovuto però al fatto che il bilancio è stato redatto in assenza di continuità aziendale, quindi con tutte le minusvalenze obbligazionarie che hanno pesato in maniera importante, come se i titoli fossero stati venduti in questo momento. Lo scorso febbraio le polizze dei clienti erano state congelate, scatenando il malcontento dei circa 400mila titolari. La crisi della compagnia assicurativa è stata provocata sostanzialmente da scelte di investimento sbagliate, con i nodi venuti al pettine insieme al rialzo dei tassi di interesse che ha inciso sul valore dei bond.
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