La giornata dei mercati 27.9
Borse europee poco sotto la parità, pesano timori tassi e Cina, Euro giù
Nuovi dati segnalano fiducia dei consumatori in calo in Germania, Francia e Svezia, si ferma per ora la corsa dei rendimenti dei titoli di Stato, si indebolisce l’euro contro dollaro, il prezzo del petrolio riprende a salire
di Stefano Caratelli 27 Settembre 2023 16:59
Le principali piazze azionarie europee recuperano qualcosa ma restano poco sotto la parità dopo una serie di sedute non brillanti ma restano vicine ai minimi di inizio luglio, con persistenti timori su una lunga fase di tassi alti e conseguenze del rallentamento della Cina. I dati di oggi mostrano un indebolimento della fiducia dei consumatori in Germania, Francia e Svezia. Attenzione per i tecnologici dopo l’azione antitrust contro Amazon in USA.
A Milano l’FTSE MIB cerca di tenere quota 28.000 punti mentre il rialzo dei rendimenti del BTP prende una pausa e gli investitori provano a tirare il fiato dopo le recenti perdite, in attesa anche degli sviluppi sul fronte della manovra finanziaria che il Governo Meloni sta mettendo a punto in un quadro di crescita più bassa e deficit in aumento. A livello di singoli titoli, bene Nexi, Diasorin e Ferrari, mentre sul versante opposto MPS è pesante dopo la notizia di una possibile fusione organizzata dal Tesoro. Deboli anche le utility, in particolare A2A e Hera, nonostante abbia vinto la gara per la fornitura elettrica in Toscana.
Sugli altri mercati si registra la ripartenza al rialzo del prezzo del petrolio con il WTI che passa di mano a 92,5 dollari e il Brent sopra i 95,5 dollari, mentre l’euro continua a indebolirsi e scivola in area 1,05 contro dollaro. I rendimenti dei principali titoli di Stato viaggiano a livelli elevati ma sostanzialmente invariati con il Bund tedesco al 2,8% e il BTP italiano al 4,75%.
A Milano l’FTSE MIB cerca di tenere quota 28.000 punti mentre il rialzo dei rendimenti del BTP prende una pausa e gli investitori provano a tirare il fiato dopo le recenti perdite, in attesa anche degli sviluppi sul fronte della manovra finanziaria che il Governo Meloni sta mettendo a punto in un quadro di crescita più bassa e deficit in aumento. A livello di singoli titoli, bene Nexi, Diasorin e Ferrari, mentre sul versante opposto MPS è pesante dopo la notizia di una possibile fusione organizzata dal Tesoro. Deboli anche le utility, in particolare A2A e Hera, nonostante abbia vinto la gara per la fornitura elettrica in Toscana.
Sugli altri mercati si registra la ripartenza al rialzo del prezzo del petrolio con il WTI che passa di mano a 92,5 dollari e il Brent sopra i 95,5 dollari, mentre l’euro continua a indebolirsi e scivola in area 1,05 contro dollaro. I rendimenti dei principali titoli di Stato viaggiano a livelli elevati ma sostanzialmente invariati con il Bund tedesco al 2,8% e il BTP italiano al 4,75%.
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