L'analisi

RBC BlueBay: aumenta il rischio di default aziendali, ma nei bond non mancano le occasioni

Adam Phillips, Managing Director e BlueBay Head of Developed Markets Special Situations, di RBC BlueBay analizza la situazione di indebitamento delle aziende e segnala in quale settore trovare opportunità

di Anna Patti 29 Settembre 2023 12:26

financialounge -  Adam Philips indebitamento mid market RBC BlueBay AM
Le aziende potrebbero andare incontro a una tempesta perfetta. Secondo Adam Phillips, Managing Director e BlueBay Head of Developed Markets Special Situations di RBC BlueBay il fattore di rischio da monitorare è rappresentato dal forte indebitamento delle imprese. Molte aziende sono entrate nel periodo Covid con una leva finanziaria maggiore di quanto non si sia visto prima. Per superare la pandemia hanno dovuto prendere in prestito altro denaro. E poi ancora per affrontare nuovi problemi: le interruzioni delle catene di approvvigionamento, l’inflazione delle materie prime, che si è poi trasmesso ad altre forme d’inflazione; il rialzo dei tassi di interesse; la guerra ai confini dell'Europa.

STANNO AUMENTANDO LE INSOLVENZE SUL MERCATO


L’analista di RBC BlueBay si aspetta che i default aumentino nei prossimi due anni. Tuttavia non pensa necessariamente che i default si avvicinino al 10% o 12% l’anno, percentuali viste durante l’ultima crisi finanziaria globale. Comunque il mercato delle obbligazioni high yield e quello dei leverage loans oggi sono due volte più grandi rispetto alla fine dell’ultima grande crisi finanziaria. Quindi, di fatto, in termini di volumi di insolvenze, potremmo ritrovarci in una situazione simile al 2007-2008.

UNA TEMPESTA PERFETTA


Il mercato high yield oggi sta trattando a spread relativamente più stretti di quanto non lo siano stati nei cicli precedenti. Questo dipende in parte dal fatto che il mercato delle obbligazioni ad alto rendimento può contare su una qualità più elevata con una componente a doppia B molto più alta rispetto all’ultima grande crisi finanziaria. L’esperto di BlueBay sottolinea che si tratta di un mercato molto grande includendo il settore dei leveraged loans high yield negli Stati Uniti e in Europa,  dove si stima un debito complessivo di circa tre mila miliardi e mezzo di dollari. In un mercato così ampio e con una grande dispersione, ci sono anche molte triple C. A preoccupare gli investitori sono anche le date ravvicinate, del 2024 e del 2025, in cui la maggior parte del debito dovrà essere ripagato o rifinanziato (maturity wall).

MERCATO IMMOBILIARE EUROPEO


Nel settore immobiliare europeo, l’approssimarsi del maturity wall è un problema concreto per molte grandi e piccole società immobiliari. Al momento il mercato immobiliare europeo è bloccato e sono molte le preoccupazioni degli investitori. Questi ultimi si chiedono se le aziende riusciranno a vendere gli asset, quali saranno le valutazioni nei prossimi due anni e se le banche aiuteranno queste società a rifinanziarsi. Solo il tempo potrà dire se questa situazione si sbloccherà.

OPPORTUNITA’ NEL MID MARKET


Secondo Adam Philips, Managing Director e BlueBay Head of Developed Markets Special Situations di RBC BlueBay gli investitori in Special Situations focalizzano l’attenzione dove c’è maggiore stress. L’analista di BlueBay ritiene che la parte più stressata del mercato si trova oggi nel mid market, dove le aziende sono meno diversificate per prodotto e anche a livello geografico. Inoltre le aziende mid market hanno un minore accesso ai mercati del credito rispetto alle controparti più grandi che negli ultimi anni sono riuscite a ottenere maggiore liquidità in modo facile. Le aziende del mid market dipendono più dalla banche che stanno che stanno inasprendo gli standard di prestito per ridurre il rischio.

L’AUMENTO DELLA DOMANDA


A spingere verso il mid market, secondo l’esperto di RBC BlueBay, è anche l’aumento della domanda. Molti investitori in Special Solutions, hedge found e gestori di patrimoni si sono ingranditi negli ultimi dieci anni. A certe dimensioni diventa sempre più difficile sottoscrivere titoli inferiori a 100 milioni di dollari per ogni singola operazione. L’uscita di scena dei grandi operatori da questo segmento lascia scoperta un’ampia porzione di mercato in cui è possible acquistare titoli da 20/30 milioni di dolari o euro con minore concorrenza.

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