L’outlook

Vontobel: a Natale arriva la recessione negli Usa

Gli investitori dovranno fare i conti con una recessione negli Stati Uniti entro la fine dell’anno. In uno scenario di economia debole, per Mario Montagnani e Gianni Piazzoli di Vontobel Wealth Management meglio puntare sulla qualità

di Fabrizio Arnhold 2 Ottobre 2023 15:09

financialounge -  Gianni Piazzoli Mario Montagnani mercati outlook Vontobel
Tutti gli indicatori sottolineano un rallentamento della crescita economica. Entro la fine dell’anno finiranno anche i risparmi delle famiglie americane, accumulati nel periodo della pandemia. Secondo Vontobel per Natale arriva una recessione in America. La buona notizia è che dovrebbe già essere abbondantemente scontata sui mercati che la cominciano a prezzare circa 9 mesi prima.

INFLAZIONE IN CALO


Come si evince dal grafico qui sotto, la crescita a livello globale rimane debole. Secondo Mario Montagnani, Senior Investment Strategist e Gianni Piazzoli, CIO Wealth Management Italy di Vontobel “tutte le metriche sottolineano un rallentamento della crescita americana”. Per i due esperti, "ormai da luglio l’inflazione sta decelerando in quasi tutte le componenti principali e contestualmente gli operatori vedono quattro tagli del costo del denaro già nel 2024”, proseguono.



RECESSIONE SOTTO L’ALBERO


A Natale, secondo Vontobel, arriverà negli Stati Uniti la recessione. E in Europa? “Tecnicamente in Germania c’è già”, sottolineano i gestori. “Per Natale avremo una recessione soft negli Usa che poi avrà anche delle ripercussioni mondiali”. I mercati, ad ogni modo, non sembrano particolarmente preoccupati perché, come precisato all’inizio, con ogni probabilità il rischio recessione è già stato prezzato dai mercati.

COME INVESTIRE


In questo scenario, quindi, quali sono le asset class da preferire nei prossimi mesi? Vontobel dopo 12 mesi di sovrappeso sull’azionario, ridurrà l’esposizione, restando neutrale. Questo perché il mercato azionario difficilmente resterà immune a una recessione. Meglio preferire i titoli di qualità statunitensi. E non solo nell’equity perché anche sull’obbligazionario sarà la qualità a guidare la scelta su “governativi più affidabili senza dimenticare gli emergenti”, concludono Montagnani e Piazzoli. Più prudenza nell’universo high yield, mentre tra le commodity la preferenza è per l’oro.

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