L'analisi

DPAM: la teoria della riflessività chiave di lettura per l’attuale contesto di mercato

Peter De Coensel, Ceo di DPAM, spiega perché, a differenza dell'ipotesi del mercato efficiente, la teoria di George Soros suggerisce che le convinzioni degli operatori possono plasmare attivamente i mercati

di Stefano Caratelli 4 Ottobre 2023 12:04

financialounge -  DPAM George Soros mercati peter de coensel
Il 2023 si sta rivelando un anno cruciale, con i mercati che stanno imparando nuovamente molte lezioni sulla valutazione degli asset in condizioni di grande incertezza. Tra il 2009 e il 2021 i prezzi nelle varie asset class sono stati guidati e influenzati dalle Banche Centrali: la strategia di investimento momentum ha avuto successo, insieme alle performance. In questo contesto torna utile riprendere il concetto di George Soros, la cui teoria della “riflessività” afferma che le aspettative degli operatori modellano i prezzi, che a loro volta influenzano le aspettative, per cui gli eventi non passano da un risultato all'altro, ma da un'aspettativa a un risultato a un'ulteriore aspettativa.

LE RECENTI TENDENZE DI AZIONARIO E CREDITO


Lo spiega Peter De Coensel, Ceo di DPAM, ricordando che durante l’estate, l'orientamento prevalente degli operatori ha favorito la stabilità e la crescita dei mercati azionari: la tendenza dominante prevedeva un aumento dei tassi a lungo termine, dato che Fed e BCE non avrebbero mai abbandonato la politica restrittiva. L'orientamento prevalente sul credito è ancora positivo, basato sulla percezione che le aziende hanno beneficiato di condizioni di finanziamento molto favorevoli per 7 anni prima che iniziasse il ciclo di rialzi, mentre gli attuali alti rendimenti a breve sono un vantaggio per le aziende ricche di liquidità.

SPOSTAMENTO VERSO UNA PAUSA DELLA RESTRIZIONE MONETARIA


In pratica, le tendenze attuali ricevono conferma dalle rispettive convinzioni prevalenti in modo riflessivo. De Coensel si chiede se ora ci troviamo in condizioni di quasi-equilibrio o di non-equilibrio, che potrebbero annunciare un cambiamento di regime destabilizzante. Nel 2022 e nella prima metà del 2023 abbiamo assistito a un cambio di regime monetario con un risultato devastante: l’anno scorso anno la maggior parte delle asset class si è rivalutata in modo aggressivo dopo che i mercati avevano chiuso il 2021 in uno stato tutt'altro che di equilibrio. Oggi, l'orientamento prevalente si sta spostando dalle aspettative di una continua restrizione monetaria verso una pausa che precede un timido allentamento.

BLOCCARE IL VALORE INVESTENDO NEL REDDITO FISSO


Per la maggior parte dell'estate, prosegue il Ceo di DPAM, gli indicatori economici fondamentali hanno sostenuto la narrativa del “soft landing”, rilevando un debole potenziale di riflessività del reddito fisso e delle valute. Se si ha la capacità di selezionare e investire in titoli di qualità in tutti i settori del reddito fisso, dai titoli di Stato sia dei paesi sviluppati che emergenti al credito Investment Grade e High yield, è possibile bloccare il valore a lungo termine.

SULL’AZIONARIO BISOGNA ESSERE VIGILI


Per quanto riguarda i mercati azionari, secondo De Coensel, bisogna essere vigili, in quanto l'orientamento prevalente e le tendenze osservabili sono state molto positive per alcuni, ma meno per la maggior parte delle società, con i mercati che hanno abbracciato il fenomeno "chi vince prende tutto". Ma il forte aumento dei tassi di sconto o l'incertezza del ciclo economico hanno colpito settori specifici. La dispersione delle performance tra i settori azionari è stata elevata nel 2023, a testimonianza della complessità della stima del suo percorso futuro.

LE IMPLICAZIONI DELLA TEORIA DELLA RIFLESSIVITÀ


Tornando alla teoria di Soros, l’esperto di DPAM osserva che l'analisi fondamentale corretta produce risultati, confutando l'affermazione che il mercato ha sempre ragione, un "assioma", spesso utilizzato dai sostenitori delle soluzioni indicizzate, sostituito dalla Teoria della Riflessività con altri due: il primo è che i mercati sono sempre orientati in una direzione o nell'altra, e il secondo che i mercati possono influenzare gli eventi che hanno previsto. La combinazione dei due spiega perché i mercati sembrano spesso anticipare correttamente gli eventi.

MERCATI VALUTARI E DEL CREDITO


La riflessività nei mercati valutari è continuamente presente e intrinsecamente instabile, mentre nel credito si esprime attraverso una sequenza asimmetrica di espansione e contrazione. Soros si concentra sul ruolo delle garanzie e sulla loro qualità, e secondo De Coensel fa venire in mente il collegamento con gli accadimenti in Cina e il fallimento del settore immobiliare. Inoltre, la sezione sui regolatori, descritti come esseri umani e partecipanti, è nuova e innovativa.

LE MOTIVAZIONI DELLE AUTORITÀ DI REGOLAZIONE


Il Ceo di DPAM spiega che le autorità di regolamentazione non sono motivate da profitti e perdite, ma creano regole e strutture volte a prevenire l'ultimo incidente, non il prossimo. Come i mercati valutari, i cicli normativi si susseguono a ondate, la cui durata tende ad essere correlata al ciclo del credito, e fornisce un contesto per il potenziale impatto di una rinnovata regolamentazione dell'adeguatezza patrimoniale per il settore bancario, nel momento in cui l'inasprimento delle condizioni finanziarie potrebbe danneggiare il ciclo del credito.

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