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Amundi cauta sull’azionario, ma costruttiva sui Treasury Usa in attesa dei tagli Fed

Nelle Global Investment Views di ottobre, Vincent Mortier e Matteo Germano indicano che le pressioni sui consumi USA e il fattore cinese metteranno in discussione lo scenario di crescita moderata e bassa inflazione

di Virgilio Chelli 7 Ottobre 2023 09:30
financialounge -  Amundi Matteo Germano obbligazioni Vincent Mortier

Gli asset a rischio sono in modalità attendista da fine estate, ma stanno ancora scontando uno scenario di atterraggio morbido in cui l’inflazione continuerà a scendere senza danneggiare la crescita. Ma resta la convinzione che le Banche Centrali non abbiano ancora finito il lavoro e siano alla ricerca di un equilibrio tra tassi alti ancora a lungo e crescita economica. I rendimenti dei Treasury USA hanno toccato i massimi di 15 anni perché i mercati continuano a credere che non ci sarà recessione, ma le pressioni sui consumi USA, sulla crescita e l’immobiliare cinese, e sull’Europa, metteranno in discussione lo scenario di crescita moderata e bassa inflazione.

MONITORARE ATTENTAMENTE LE ASPETTATIVE DI INFLAZIONE


Sono le indicazioni di un commento di Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer, e Matteo Germano, Deputy Group Chief Investment Officer, di Amundi, tratto dalle Global Investment Views di Ottobre 2023, secondo cui la resilienza dei consumi USA, che rappresentano il 70% del PIL, inizia a mostrare segni di cedimento, e l’inasprimento delle condizioni finanziarie, la diminuzione dei risparmi e l’allentamento del mercato del lavoro saranno tali da annullare i benefici degli stimoli fiscali. Secondo Mortier e Germano l’inflazione rallenterà, ma il recente aumento di energia e costi di produzione, ad esempio in Europa, potrebbe incidere sulle aspettative, che andranno monitorate.

USA VERSO MODESTA RECESSIONE DAL PRIMO SEMESTRE 2024


I due esperti di Amundi sottolineano anche difficoltà a livello politico, rilevando che l'ultimo tratto del rientro dell'inflazione è più difficile da percorrere senza un rallentamento economico, e continuano a prevedere una modesta recessione in USA dal primo semestre 2024, con crescita debole in Europa. Inoltre, la Cina ha un ruolo chiave per la crescita mondiale. Le politiche di sostegno non modificano la convinzione di Amundi su un rallentamento della crescita che potrebbe ripercuotersi su altri Emergenti, ma Paesi come India, Indonesia e Brasile sono relativamente meno esposti e dovrebbero beneficiare del buon andamento dei consumi interni.

ATTEGGIAMENTO COSTRUTTIVO SUI TREASURY USA


Per gli investitori, secondo l’analisi degli esperti di Amundi, è consigliabile un posizionamento leggermente prudente a livello cross asset. Mortier e Germano sono costruttivi sui Treasury USA, mentre credono che le valutazioni degli attivi a rischio siano eccessive, anche se il divario si sta leggermente riducendo. Prudenza non significa trascurare idee tattiche: i fondamentali relativamente migliori dei bond societari Investment Grade hanno permesso ad Amundi di rafforzare tatticamente la sua posizione, mentre l’High Yield ha risentito del contesto molto sfidante. Sulle alle azioni dei Paesi sviluppati rimane la cautela, ma possono offrire opportunità, anche se con ampie divergenze.

NEUTRALITA’ SULL’EUROPA E PRUDENZA SUL GIAPPONE


Nel reddito fisso, l’indicazione è selezionare i titoli di Stato che offrono valore in attesa dei tagli della Fed nel 2024. Amundi sta monitorando e gestendo attivamente la sua esposizione con attenzione al potenziale aumento dell’offerta di Treasury e al ridimensionamento della domanda estera di titoli USA. Sull’Europa rimane neutrale e prudente sul Giappone, mentre vede nei corporate bond Investment Grade un’interessante fonte di rendimento.

DIFENSIVI SULL’AZIONARIO USA E EUROPEO, IN PARTICOLARE SUI TITOLI GROWTH


Sull’azionario, gli esperti di Amundi sono difensivi su USA ed Europa, in particolare sulle azioni Growth e su quelle ad alta capitalizzazione, ma vedono con favore i titoli Value sia in USA che in Europa, e sono prossimi a una posizione neutrale sul Giappone. Nel complesso puntano a costituire gradualmente posizioni solo quando la direzione dell’economia verrà confermata. Opportunità invece nei Paesi Emergenti con un approccio selettivo. Mortier e Germano sottolineano che i Paesi Emergenti sono meno vulnerabili rispetto al passato e anche le prospettive di crescita sono migliori, ma il rallentamento in Cina si ripercuoterà su alcuni Paesi. La preferenza va a Brasile, Messico, India, Indonesia, considerati i paesi meno esposti ai rischi derivanti dal rallentamento dell'economia cinese.
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