Mercati privati

Nel private equity opportunità sempre più interessanti sul mercato secondario

Neuberger Berman, nelle Prospettive settimanali del CIO a cura di Peter Bock, Philipp Patschkowski e Ben Perl, vede condizioni particolarmente favorevoli create dall'incertezza macro e dalla carenza di liquidità

di Stefano Caratelli 7 Ottobre 2023 18:00

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Il mercato secondario di private equity, nato per consentire ai Limited Partner, gli investitori, di raccogliere liquidità tramite la vendita di un fondo o di un portafoglio prima della naturale scadenza, è diventato sempre più importante dell'ecosistema del settore dopo la crisi finanziaria globale. Mentre tra il 2010 e il 2022 i mercati privati sono cresciuti da circa 2.000 a 10.000 miliardi di dollari, le transazioni di private equity nel secondario sono passate da 20 miliardi a ben oltre 100 miliardi di dollari l'anno, con un forte incremento di transazioni guidate dagli stessi gestori dei fondi, mentre si registra anche un calo delle riserve non ancora investite e un aumento delle transazioni “a mosaico”, dove l’investitore vende le posizioni a differenti acquirenti.

PANORAMA MOLTO INTERESSANTE PER GLI INVESTITORI


Neuberger Berman, nelle Prospettive settimanali del CIO dedicate alla crescita del mercato secondario di Private Equity a cura di Peter Bock, Managing Director—Private Markets, Philipp Patschkowski, Managing Director e Ben Perl, Global Co-Head of Secondary Private Equity, sottolinea che queste dinamiche stanno creando un panorama particolarmente interessante per gli investitori secondari che dispongono di adeguato capitale, non hanno bisogno di ricorrere alla leva e possono permettersi un approccio altamente selettivo. Il mercato secondario rappresenta quindi la soluzione più ovvia per i LP per raccogliere liquidità e riequilibrare le allocazioni, ma gli stessi investitori sovraesposti al private equity hanno risorse limitate per investire in nuove transazioni.

DIVENTATA PIÙ DIFFICILE LA VENDITA IN BLOCCO


Per questo gli esperti di Neuberger Berman ritengono che finora la raccolta di capitale nel secondario non sia riuscita a tenere il passo con il volume potenziale delle operazioni. Per i LP è ora molto più difficile vendere in blocco, applicando uno sconto minimo sul NAV, l’intero portafoglio in fondi di private equity agli acquirenti “generalisti”, ed è diventato più probabile che prendano in considerazione la vendita separata ad acquirenti “mirati”, facendo aumentare le transazioni a mosaico nel secondario. Mentre gli acquirenti “generalisti” cercano di mitigare il rischio con la diversificazione, quelli “mirati” puntano a ridurlo con un approccio selettivo focalizzato sulla qualità.

ACQUIRENTI ‘MIRATI’ CON APPROCCIO SELETTIVO


Ed è qui, prosegue l’analisi degli esperti di Neuberger Berman, che si inserisce l'aumento delle transazioni guidate dai General Partner, che decidono di trasferire l’investimento dal fondo in scadenza ad un nuovo veicolo, poi venduto a nuovi investitori nel secondario, oltre che ad alcuni LP esistenti. In questo modo, i capitali raccolti dagli investitori sul secondario forniscono liquidità a quegli LP che ne hanno bisogno, mentre il nuovo “fondo di continuità” permette ad altri LP di restare investiti. Questo consente agli acquirenti “mirati” di adottare un approccio ancora più selettivo.

CONVERGENZA DEGLI INTERESSI DEI VENDITORI


In questo caso, si parla di aziende inserite in un “fondo di continuità”, che lo stesso gestore di private equity ritiene ancora interessanti ed in crescita, il che rappresenta un forte allineamento di interessi da parte del GP che conosce le imprese sottostanti meglio di chiunque altro. Questo secondo gli esperti di Neuberger Berman è il motivo per cui le operazioni guidate dai General Partner, pur essendo impegnative, permettono di far convergere gli interessi di venditori, GP e acquirenti nel mercato secondario di private equity.

I ’GENERALISTI’ FORZA MENO DOMINANTE


Nei periodi di minor incertezza, i fondi che cercano acquirenti nel secondario, come Neuberger Berman, spesso vengono “risucchiati” in vendite di portafoglio in blocco ad acquirenti “generalisti”, ma ora questi sono diventati una forza meno dominante e meno appetibile per l'aumento dei costi del debito e la gestione del rischio, e la scelta di asset di qualità è molto più diffusa. Questo permette agli investitori “mirati” come appunto Neuberge Berman di essere ancora più selettivi, scegliendo fondi e società di qualità e offrendo opportunità per accedere al secondario di private equity sempre più appetibili.

CONDIZIONI PIÙ CHE MAI FAVOREVOLI


Gli esperti di Neuberger Berman concludono sottolineando che l'incertezza macroeconomica e la carenza di liquidità nei mercati privati riducono la concorrenza non solo per l'acquisto di asset in generale, ma per quelli di alta qualità in particolare, e di conseguenza ritengono che attualmente le condizioni sul mercato secondario siano più che mai favorevoli per gli acquirenti “mirati”.

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