Innovazione e mobilità

L'ascesa di ParkingMyCar, start up dei parcheggi digitali che vuole conquistare l'Europa

Il Ceo Mattia El Aouak racconta la nascita della società, dalla prima prenotazione ricevuta ai tre milioni di fatturato odierni

di Redazione 8 Ottobre 2023 12:00

financialounge
Crescita del 2000%, tre milioni di transazioni concluse. Sono  solo alcuni tra gli importanti  numeri che delineano il percorso  di ParkingMyCar, la start  up ‘millennial e genZ' che si occupa di prenotazione e pagamento della sosta guidata da Mattia El Aouak, imprenditore dalla cui intuizione è nata un’azienda il cui fatturato sarà più che raddoppiato entro il 2023 rispetto al 2022,  e che in pochi anni è passata dai primi cinque addetti agli oltre 30 dipendenti, con altrettanti collaboratori esterni.
Ha 31 anni Mattia, nato in Marocco, e nonostante la giovane età  può raccontare una storia densa di impegni, di cadute e successi:  dopo una lunga gavetta in una agenzia di servizi tutta sua, ha fondato una società che ha portato, in pochi anni, tra le prime 50 start up emergenti al mondo nel World Start up Festival della Silicon Valley, mentre in Italia è arrivata al primo posto al Netcomm Award - nelle categorie StartUp E User Experience - il più importante riconoscimento in ambito e-commerce.
A raccontare i traguardi raggiunti  - e quelli futuri  - è proprio Mattia El Aouak -  Ceo e fondatore di una realtà nata in Umbria che sta scalando velocemente il mercato italiano e si appresta, nel 2024, a sbarcare in Europa per cogliere opportunità in un segmento, quello dello smart parking, che globalmente può valere 3, 8 miliardi di dollari.

UNA RETE DIGITALE DI PARCHEGGI


"Il nostro obiettivo  - ha ricordato nella parte finale del suo intervento al Festival del digitale popolare a Torino -  è rendere la mobilità, ed il parcheggio in particolare, sempre più  smart, grazie a una interfaccia davvero pratica, ma soprattutto grazie alla creazione di una rete digitale di parcheggi che consente agli automobilisti italiani di spostarsi in maniera economica e sostenibile.  La nostra presenza in Italia è sempre più forte: tra porti, aeroporti, stazioni e città ormai abbiamo superato oltre le 500 strutture partner fra player pubblici e privati, servendo le grandi realtà, le località turistiche, i punti nevralgici in cui l’automobilista ha bisogno di pianificare la sosta guadagnando tempo e risparmiando stress. Il tutto grazie ad una sola app, semplice e intuitiva. La sosta gestita digitalmente è il primo anello della mobilità del futuro, in cui ogni servizio sarà integrato senza la necessità di saltare da una piattaforma all’altra. ParkingMyCar considera le tecnologie digitali come la chiave di volta per la sostenibilità delle città".

LO STRESS DI TROVARE UN POSTEGGIO


"Un automobilista medio - ricorda -  trascorre 6/14 minuti alla ricerca di un parcheggio e nelle grandi città il tempo sale a 20 minuti. Si stima che questo tempo trascorso alla ricerca di un parcheggio rappresenti il 30% della congestione delle strade cittadine. Pianificare la sosta, vuol dire dunque alleggerire il traffico ma soprattutto immettere meno Co2 in atmosfera. Cosa non meno importante, liberarsi da una enorme fonte di stress".

LA NASCITA DELLA SOCIETÀ


Ma come è nata Parkingmycar? "Da un viaggio: dovevo arrivare in aeroporto a Roma e  trovare un parcheggio in tempi brevi per non perdere il volo. Nella difficoltà di trovare online una piattaforma efficace nel rispondere alla mia esigenza, è nata la curiosità di capire come funzionava il mercato dei parcheggi. E per tutto il volo in aereo - ricorda Mattia - non ho fatto altro che pensare a inventare qualcosa per rispondere al meglio a quella domanda. Quel giorno è nato tutto: ricordo ancora a marzo 2019 la prima prenotazione, ero in camera da letto, non avevo un ufficio, e mi compare la notifica del primissimo cliente. Dopo poco arriva il Covid, un momento critico ma anche la possibilità di ridisegnare il business, fortificarsi. Il resto, come si dice, è storia". Quali saranno i prossimi passi? "Il 2024 - spiega El Aouak - sarà caratterizzato dall'apertura di nuove sedi in Europa, il salto oltre l'Italia per confrontarci con un mercato più vasto e nuove partnership. Quanto fatto in Italia ci rende sicuri di poter testare altrove le nostre potenzialità, puntando sempre più su digitale e sostenibilità".

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