L'apertura dei mercati

Borse prudenti, inflazione tedesca in forte calo a settembre

Il carovita in Germania registra un aumento del 4,5% su base annua dopo il +6,1% di agosto. Petrolio poco mosso mentre Israele prepara l’offensiva di terra, negli Usa prevale un atteggiamento prudente della Fed

di Antonio Cardarelli 11 Ottobre 2023 09:13

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Avvio nel segno della debolezza per i listini europei dopo il rimbalzo di ieri. L’indice Ftse Mib di Piazza Affari cede lo 0,2% con Moncler tra i peggiori (-4%). In rosso anche Francoforte (-0,4%) e Parigi, che cede quasi l’1%.

INFLAZIONE TEDESCA IN CALO


La geopolitica continua a dominare i mercati con gli ultimi eventi nella guerra con Israele che prepara l’offensiva di terra, ma le Borse provano a mantenere un’intonazione positiva dopo lo sbandamento dei primi giorni. A settembre 2023 l'indice dei prezzi al consumo in Germania si è attestato al +4,5% annuo, in brusco calo rispetto al +6,1% di agosto. La corsa del petrolio e del gas sembra essersi arrestata dopo il rialzo (+4%) di lunedì. In limitato rialzo future novembre sul Wti segna +0,2% a 86,14 dollari al barile, mentre la consegna dicembre per il Brent sale dello 0,14% a 87,77 dollari. In calo il prezzo del gas naturale, che ieri aveva toccato i massimi da sette mesi alla luce degli scontri in Medio Oriente e dei timori di sabotaggio a una condotta in Finlandia: sulla piattaforma Ttf di Amsterdam il future per novembre perde il 2,8% a 48 euro al megawattora.

ATTEGGIAMENTO PRUDENTE DELLA FED


Ieri seduta positiva a Wall Street in una giornata segnata dal calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro ai minimi da marzo. A contribuire al rialzo degli indici e dei prezzi dei titoli del Tesoro sono stati anche i commenti di Philip Jefferson e Lorie Logan, rispettivamente vicepresidente della Federal Reserve e presidente della Fed di Dallas, che hanno entrambi ipotizzato la possibilità di non procedere con altri rialzi dei tassi d'interesse per combattere l'inflazione. Una posizione rinforzata ieri da Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta: “Non abbiamo bisogno di alzare ancora i tassi d'interesse, l'economia sta chiaramente rallentando. Credo che la nostra politica sia sufficientemente restrittiva per tornare a un'inflazione al 2%, ma ci vorrà ancora molto tempo per raggiungerla".

TOKYO IN VERDE


Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo dove gli investitori hanno premiato i settori auto e high-tech. A fine seduta l'indice Nikkei ha segnato un rialzo dello 0,6% a 31.936,51 punti con i titoli Lasertec (+6,3) e Mazda Motor (+1,8%) in evidenza. Debole invece l'indice Topix, che ha terminato con una lieve flessione pari allo 0,2 per cento. In rialzo la Borsa di Hong Kong (+1,3%) mentre Shanghai guadagna lo 0,2%. Sul mercato valutario, l'euro difende le posizioni sopra 1,06 dollari ed è indicato a 1,0603 da 1,0606 ieri in chiusura. La moneta unica vale anche 157,90 yen (da 157,76), mentre il rapporto dollaro/yen è a 148,92 (148,72). In Argentina da registrare il crollo del peso (-7,5%) alla vigilia delle elezioni.

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