Asset allocation

Perché Neuberger Berman raccomanda di investire oggi nell’obbligazionario

Anche se il percorso è diventato più accidentato, con i rendimenti nominali a livelli che non si vedevano da 16 anni e con un interessante movimento verso rendimenti reali, occorre rifocalizzarsi sul reddito fisso

di Leo Campagna 11 Ottobre 2023 19:00

financialounge -  Brad Tank mercati Neuberger Berman obbligazionario
Con l’approssimarsi della fine di questo storico ciclo di inasprimento, la politica monetaria delle banche centrali non è più fonte di incertezza. Al contrario, fa notare Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income di Neuberger Berman, nei mercati obbligazionari potrebbe assumere maggiore importanza l’andamento della domanda e dell’offerta. Il manager parte dai movimenti degli spread creditizi che, dopo una breve impennata a marzo per le tensioni nel settore bancario di marzo, sono tornati a contrarsi nel resto dell’anno in tutti i segmenti obbligazionari.

LA DINAMICA DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA


Una contrazione che, secondo Tank, non è riconducibile all’economia statunitense che ha continuato inaspettatamente a crescere, perché lo stesso trend al ribasso si è visto per gli spread europei high yield e per quelli dei mercati emergenti, nonostante un vistoso rallentamento della crescita europea e cinese. “La spiegazione migliore consiste nella scarsità di nuove emissioni di obbligazioni societarie nella prima metà dell’anno. Quest’anno i flussi di investimento in entrata nel mercato obbligazionario sono stati modesti, perché le aziende si sono finanziate per gran parte del 2021 e 2022 a tassi bassi.
Tuttavia, ora, con l’offerta di rendimenti elevati, gli afflussi sul mercato obbligazionario sono tornati ad essere positivi: nel momento in cui la modesta domanda ha incontrato un’offerta quasi inesistente, gli spread hanno registrato una contrazione” spiega il manager.

TASSI PIÙ ELEVATI PIÙ A LUNGO


Nel frattempo, gli investitori stanno prendendo coscienza dell’intenzione di tassi più elevati più a lungo proclamata dalla Federal Reserve, e questo attribuisce un ruolo importante ai cambiamenti significativi nella dinamica della domanda e dell’offerta. “Negli Stati Uniti, la spesa pubblica continua ad aumentare mentre le entrate sono diminuite del 10% da inizio anno rispetto al 2022, per un netto calo del gettito fiscale. Il deficit, che nel 2021 si attestava a 1.000 miliardi di dollari, dovrebbe balzare a 1.600 miliardi quest’anno e a circa 1.800 miliardi nel 2024. L’emissione di Treasury potrebbe all’incirca raddoppiare, passando dai 1.000 miliardi di dollari di quest’anno a 1.900 miliardi nel 2024, con un massiccio spostamento dell’offerta” riferisce il CIO Fixed Income di Neuberger Berman

FED, BANCHE COMMERCIALI USA E INVESTITORI ESTERI


Sul lato della domanda, invece, oltre alla Fed che è passata da acquirente su larga scala a venditore, anche le banche commerciali statunitensi, tradizionalmente un’importante fonte di domanda, sono meno attive a causa dei controlli sempre più stringenti da parte delle autorità di regolamentazione e del mercato in seguito alle tensioni che si sono registrate, ad inizio anno, in questo settore. Quasi assenti sul mercato pure gli investitori esteri di obbligazioni statunitensi, un’importante fonte di domanda sin dalla crisi finanziaria globale, poiché il rapido aumento dei tassi statunitensi a breve rispetto a quelli di molti altri mercati ha comportato costi proibitivi per la copertura valutaria.


FONTI DI DOMANDA


Questo non significa necessariamente un rialzo dei rendimenti obbligazionari per mancanza di domanda. “L’enorme e crescente quantità di liquidità raccolta dai fondi e dagli strumenti del mercato monetario e a breve termine potrebbe iniziare a spostarsi non appena si percepirà un cambiamento della politica monetaria. Analogamente, gli investitori in fondi pensione liability driven potrebbero iniziare a spostarsi sulle obbligazioni corporate investment grade a lunga duration quando i rendimenti si attesteranno intorno al 6-7%” specifica Tank

PERCHÉ È ADEGUATO INVESTIRE OGGI NELL’OBBLIGAZIONARIO


Da tempo si aspettava il ritorno del valore sui mercati obbligazionari. “Con i rendimenti nominali a livelli che non si vedevano da 16 anni e con un interessante movimento verso rendimenti reali più elevati, riteniamo generalmente adeguato investire oggi nell’obbligazionario, anche se il percorso è diventato più accidentato e probabilmente rimarrà tale” conclude il CIO Fixed Income di Neuberger Berman.

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