L'apertura dei mercati

Borse positive in attesa del dato sull'inflazione Usa

Partenza in verde per i listini europei nella giornata segnata dal dato sull’inflazione americana di settembre. Sullo sfondo la guerra in Medio Oriente, con gli israeliani pronti a entrare nella striscia di Gaza

di Antonio Cardarelli 12 Ottobre 2023 09:10

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Aprono in positivo le Borse europee. L’indice Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,7% con Mps in evidenza (+1,9%) mentre lo spread apre in calo a 193 punti base. Bene anche Parigi e Francoforte, che guadagnano mezzo punto percentuale nelle prime battute.

ISRAELE PRONTA ALL’ATTACCO VIA TERRA


La questione geopolitica resta sempre sullo sfondo, con l’esercito israeliano che si prepara ad entrare a Gaza per “cancellare Hamas dalla faccia della terra” come dichiarato dal premier Benjamin Netanyahu. Sale, intanto, la conta dei morti per l’attacco del 7 ottobre dei miliziani nel sud di Israele: le vittime sono 1.200, più o meno le stesse dei bombardamenti di rappresaglia sulla striscia di Gaza nei giorni successivi. Da Israele arriva anche la chiamata in causa della Cina, invitata a prendere posizione su quanto sta accadendo in Medio Oriente. Oggi il segretario di Stato Usa Antony Blinken è atteso a Gerusalemme per mostrare vicinanza al governo israeliano.

ATTESA PER L’INFLAZIONE USA


Tornando alle questioni economiche, oggi gli occhi degli investitori sono puntati sul dato dell’inflazione americana del mese di settembre in uscita oggi. Le attese sono per un aumento del 3,6% su base annua e dello 0,3% su base mensile, ma il dato di ieri sui prezzi alla produzione ha sorpreso al rialzo. A settembre, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati infatti dello 0,5% rispetto al mese precedente, contro attese per uno 0,3%. La componente "core è aumentata dello 0,3%, contro attese per una conferma dello 0,2% di agosto. Rispetto a un anno prima, i prezzi sono aumentati del 2,2%, il dato più alto in cinque mesi, contro attese per un rialzo dell'1,6%, dopo il 2% del mese precedente. Nonostante ciò, ieri l’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,43%.

INTERVENTO DEL FONDO SOVRANO CINESE


Sui mercati asiatici Tokyo segue la scia di Wall Street e chiude in rialzo dell’1,75% confortata dalla prospettiva di una pausa nei rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. A spingere la borsa giapponese è stata anche la notizia dell’intervento del fondo sovrano cinese, Central Huijin, che ha aumentato le proprie partecipazioni nelle banche statali con un investimento da 63 milioni di dollari, il primo acquisto di questo tipo da otto anni. A poco dalla chiusura, la Borsa di Hong Kong guadagna quasi due punti percentuali mentre Shanghai è in salita dello 0,9%. Sempre dalla Cina, arriva la notizia dell’arresto per corruzione di Li Xiaopeng, ex capo del colosso statale cinese China Everbright, specializzato nella gestione patrimoniale.

VALUTE E PETROLIO


Sul mercato valutario il dollaro si indebolisce lievemente con il cambio sull'euro a 1,063 (1,0619 ieri in chiusura) mentre il prezzo del petrolio continua a calare con il Brent Dicembre a 85,44 dollari al barile (-0,44%) e il Wti novembre a circa 83 dollari (-0,60%). Il gas scende dello 0,8% a 45,7 euro al megawattora.

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