Partita aperta

Mediobanca verso l'assemblea decisiva questa settimana

Sabato 28 ottobre è in programma il rinnovo del consiglio di amministrazione. La sfida è tra la lista del cda uscente e quella di Delfin (famiglia Del Vecchio): ecco tutti gli scenari possibili

di Antonio Cardarelli 23 Ottobre 2023 10:30

financialounge -  Mediobanca mercati
Il conto alla rovescia verso l’assemblea dei soci di Mediobanca è alle battute finali. Sabato 28 ottobre è in programma l’atteso rinnovo del consiglio di amministrazione. Quello che succede in Mediobanca, si sa, ha poi ripercussioni sul mondo economico e politico italiano. A cominciare dalla battaglia aperta per il controllo di Generali, la prima compagnia assicurativa del Paese. Nella seduta di oggi il titolo Mediobanca è in rialzo di oltre l'uno per cento.

TRE LISTE IN LIZZA


Le liste ai nastri di partenza per l’elezione del nuovo cda sono tre, anche se la battaglia è ridotta a due compagini. La lista numero uno, presentata dal cda di Mediobanca, che comprende 15 membri tra cui Roberto Pagliato e Alberto Nagel, rispettivamente presidente e amministratore delegato della banca. Questa compagine è appoggiata anche dal patto di consultazione, che include tra gli altri Mediolanum e Ferrero. La sfida arriva dalla lista numero due, composta da cinque membri e stata presentata da Delfin, il braccio finanziario della famiglia Del Vecchio, che attualmente ha una partecipazione dichiarata del 19,74% in Mediobanca. A supporto della lista numero due c’è anche l’imprenditore Francesco Caltagirone, forte del 10% circa di azioni. La terza lista presentata da un gruppo di investitori con partecipazione complessiva del 2,12% conta su tre membri.

I POSSIBILI SCENARI


L’esito del voto è tutt’altro che scontato e le due compagini – che sulla carta possono contare ognuna sul 30% dei voti - si stanno impegnando per convincere fino all’ultimo investitore. Se dovesse vincere la lista Delfin (attualmente in minoranza) verrebbero eletti i cinque candidati e il cda sarebbe poi completato con nove posti per i membri uscenti, mentre e uno ad Assogestioni. In questo scenario si rischierebbe uno stallo nel consiglio di amministrazione, con possibili difficoltà nell’approvazione delle delibere a maggioranza qualificata. Se invece vincerà la lista del board otterrà 12 posti, due andranno a Delfin e uno ad Assogestioni. Negli ultimi giorni, a favore della lista del cda, sarebbero arrivati i pronunciamenti dei fondi Calvert e Praxis.

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