Dati e sentiment

Osservatorio Anima: aumenta la propensione all’investimento tra i risparmiatori italiani

L’Osservatorio sul risparmio delle famiglie italiane nell’ultima edizione segnala anche un aumento di interesse per le obbligazioni e una maggior visibilità degli investimenti ESG, con un occhio alla performance

di Stefano Caratelli 23 Ottobre 2023 16:58

financialounge -  Anima Sgr economia osservatorio anima risparmio
Il sentiment sull’Italia è stabile e in leggera ripresa tra gli investitori, torna ad aumentare la propensione all’investimento degli italiani e tra le scelte d’investimento sale l’interesse per le obbligazioni, mentre in tema di sostenibilità, gli investimenti Esg sono sempre più conosciuti, ma cresce anche l’attenzione per le performance. Sono le principali evidenze emerse nell’edizione autunno 2023 dell’Osservatorio ANIMA sul risparmio delle famiglie italiane, che giudicano stabile la situazione del Paese, sono più propense ad investire nei mercati finanziari e si approcciano alla sostenibilità con uno sguardo più critico. L’indagine, realizzata con le società di ricerche di mercato Eumetra e Dogma Research, fotografa tendenze, priorità e abitudini delle famiglie italiane in tema di finanza, risparmio e investimenti, è stata condotta tra il 30 agosto e il 6 settembre 2023 su 1.004 adulti “bancarizzati”, titolari di un conto corrente o libretto bancario/postale e con accesso ad Internet, rappresentativo di circa 35 milioni di persone, di cui il 50% è anche investitore.

SENTIMENT DEGLI INVESTITORI SULL’ITALIA IN RISALITA


L’esame sulla situazione del Paese non subisce variazioni di rilievo rispetto all’Osservatorio ANIMA della primavera 2023. Ma, specie fra gli investitori, registra un lieve miglioramento del sentiment. Quasi un bancarizzato su cinque ritiene che le condizioni dell’Italia siano migliorate nell’ultimo anno. E' d'accordo più di un investitore su quattro, pari al 26%, dal 22% precedente. Guardando al futuro, il 51% dei primi ritiene che tra un anno la situazione sarà peggiore, contro il 48% della primavera 2023, mentre per i secondi il dato cala al 41% dal 44% di sei mesi fa.

TIENE IL RISPARMIO, CRESCE LA PROPENSIONE AD INVESTIRE


L’inflazione incide sulla capacità di risparmio delle famiglie italiane. Calano dal 56% al 53% i bancarizzati che dichiarano di risparmiare con costanza, mentre fra gli investitori non si registrano variazioni. Come in primavera, il 72% afferma di riuscire a risparmiare parte del reddito. In materia di propensione all’investimento, la differenza tra chi pensa che sia un buon momento per investire e chi pensa di no passa dal -37% di 12 mesi fa al -29% attuale. Da ormai un anno, diminuisce il numero dei bancarizzati convinti che non sia il momento giusto e oggi sono il 52% dal 56% della primavera 2023.Nello stesso periodo, chi ritiene che sia un momento “molto” o “abbastanza” adatto a investire cresce dal 20% al 23%.

CRESCE L’INTERESSE PER LE OBBLIGAZIONI


In un contesto di propensione all’investimento in aumento, i prodotti finanziari restano l’opzione preferita, e li sceglierebbero il 52% dei bancarizzati e il 73% degli investitori, contro il 53% e il 71% della primavera 2023. In crescita le preferenze per gli immobili, prediletti dal 35% dei bancarizzati e dal 34% degli investitori, mentre per la liquidità opta il 23% dei bancarizzati e il 21% degli investitori. Tra i prodotti finanziari raccolgono grande interesse le obbligazioni, indicate dal 16% dei bancarizzati e dal 26% degli investitori, in forte crescita rispetto a sei mesi fa. Seguono le polizze vita e i fondi pensione, menzionati dal 20% dei bancarizzati e dal 24% degli investitori, e i certificati di deposito, scelti dal 16% dei bancarizzati e dal 22% degli investitori. Raddoppia la preferenza degli investitori per bitcoin e criptovalute, dal 6% della scorsa primavera all’attuale 12%.

INVESTIMENTI ESG SEMPRE PIU’ CONOSCIUTI


Per la terza rilevazione ANIMA consecutiva, continua ad aumentare chi “ha sentito parlare” degli investimenti Esg, dal 55% al 58% fra i bancarizzati e dal 69% al 78%, fra gli investitori. Aumentano significativamente anche gli investitori interessati a una consulenza sul tema, sono al 70% dal 66% di marzo 2023, insieme ad una crescente domanda di performance, con il 31% degli investitori che esprime una preferenza più netta per il rendimento, dal 28% di un anno fa e dal 13% di due anni fa. Il 30%, invece, assegnerebbe alla sostenibilità un peso maggiore nella valutazione degli investimenti, contro il 34% di un anno fa e il 42% di due anni fa.

MENO RISCHI E VALORI ETICI


Trai motivi che spingerebbero a un investimento sostenibile, il 34% dei bancarizzati e il 41% degli investitori indica una minore rischiosità, mentre il 26% dei bancarizzati e il 28% degli investitori si farebbe invece guidare dall’allineamento ai propri valori etici e il 16% dei bancarizzati e il 20% di chi investe lo farebbe nell’attesa di rendimenti superiori.

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