L'analisi

AllianceBernstein: investimenti sostenibili, ecco perché serve approccio multi-asset

David Hutchins e Tiffanie Wong spiegano come selezionare una gamma di strumenti più ampia ed equilibrata, per ottenere rendimenti e regolare al ribasso o al rialzo i livelli di rischio nel tempo. Come e cosa scegliere

di Stefano Caratelli 25 Ottobre 2023 07:50

financialounge -  AllianceBernstein David Hutchins ESG investimenti sostenibili Tiffanie Wong
Gli investitori sono attratti dalle strategie sostenibili per il potenziale di rendimento e la possibilità di perseguire obiettivi ambientali o sociali. Per molti significa sfruttare un’ampia gamma di tipologie, da azioni e obbligazioni fino ad asset alternativi come immobili e infrastrutture. Un approccio bilanciato può contribuire a rendere l’investimento sostenibile appunto “sostenibile” e un universo più ampio fornisce un altro potenziale vantaggio se sfruttato in maniera efficace e sistematica, vale a dire l’equilibrio. Lo sottolinea un’analisi di AllianceBernstein firmata da David Hutchins, FIA| Portfolio Manager—Multi-Asset Solutions, e Tiffanie Wong, CFA| Director—Fixed Income Responsible Investing Portfolio Management; Director—US Investment-Grade Credit.

LA BUSSOLA OFFERTA DAGLI OBIETTIVI ONU


La bussola dei temi globali legati alla sostenibilità proposta dai due esperti prevede un approccio multi-asset privo di vincoli con un ampio mix di tipologie per acquisire rendimenti e regolare al ribasso o al rialzo i livelli di rischio nel tempo, fattori importanti per gli investitori che prediligono un percorso meno accidentato. Il punto di partenza ideale è rappresentato da quelle società le cui attività sono legate ad almeno uno dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, incentrati su tematiche quali prosperità economica, ambiente e inclusione sociale. Entro il 2030 occorreranno investimenti globali per 90.000 miliardi di dollari, un importante volano per le società in linea con gli obiettivi, che fornisce un quadro delle opportunità offerte da azioni, obbligazioni e altri investimenti negli anni a venire. Secondo Hutchins e Wong, salute, clima ed empowerment sono i temi più importanti e con maggior potenziale grazie all’ampiezza dei sottotemi.

AZIONI SEMPRE VALIDE, GRANDE INTERESSE ANCHE PER I BOND


Le azioni hanno fornito storicamente il potenziale di rendimento a lungo termine più interessante, anche se esposte alla volatilità a breve, e rimangono un pilastro fondamentale di ogni portafoglio sostenibile, specialmente con l’ingresso di sempre più società nel campo ESG. I due esperti di AllianceBernstein citano la statunitense Hexcel, che produce fibra di carbonio leggera per sostituire acciaio e alluminio negli aerei, e Adobe, che offre risorse digitali preziose con un impronta di carbonio ridotta. L’allineamento alla sostenibilità può essere trovato anche nell’obbligazionario, dove la popolarità dei bond con etichette ESG sta registrando un vero e proprio boom. Secondo la Banca Mondiale a fine 2022 le sole emissioni di green bond hanno quasi toccato i 4000 miliardi di dollari.

LE OBBLIGAZIONI CON ETICHETTA ESG NON SONO TUTTE UGUALI


Le obbligazioni con etichetta ESG possono essere suddivise in due categorie generali: con impiego vincolato dei proventi (UOP) e legate alla sostenibilità (SLB). Le prime mirano a finanziare specifici progetti di natura ambientale, come nel caso della danese Ørsted i cui green bond finanzieranno parchi eolici offshore e altri impianti rinnovabili, mentre i social bond di NatWest Group andranno direttamente a finanziare imprese guidate da donne. I bond SLB prevedono che gli emittenti rispettino specifici indicatori entro un certo periodo di tempo, con cedole più elevate in caso di mancato raggiungimento, come nel caso della greca PPC, che non è riuscita a raggiungere i target 2022 vedendo così incrementare le cedole dello 0,25% a marzo 2023.

IMPORTANZA DELL’ENGAGEMENT


È anche possibile che obbligazioni etichettate ESG non prevedano precisi obiettivi come ad esempio US Acute Care Solutions, fortemente in linea con le tematiche sanitarie connesse agli OSS ONU e che pone al centro i lavoratori in base a un modello di “azionariato democratico”. I benefici legati alla diversificazione offerta da obbligazioni ESG possono spingersi ancora oltre, perché a emetterle non sono solo società ma anche organizzazioni non a scopo di lucro, enti locali e Stati. In ogni caso l’engagement, praticato costantemente da AllianceBernstein, è una componente importante del processo di screening e integrazione.

L’IMPORTANZA DEGLI ASSET ALTERNATIVI PER AMPLIARE L’ORIZZONTE


Gli asset non tradizionali sono una componente sempre più importante del mondo ESG e includono infrastrutture digitali come edifici “intelligenti” a risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili. Contare anche l’esposizione geografica e investimenti a bassa correlazione con altre asset class. La costruzione di portafogli multi-asset sostenibili, sottolineano in conclusione i due esperti di AllianceBernstein, mirano a mettere insieme le migliori opportunità delle diverse asset class e dall’universo ESG: un’applicazione efficiente di queste idee, con eventuali manovre tattiche, può aiutare a gestire il rischio di ribasso e rendere più bilanciata l’esperienza negli investimenti sostenibili.

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