Cosa aspettarsi

AllianzGI spiega perché la Bce potrebbe per ora tenere fermi i tassi

Secondo Franck Dixmier (Allianz Global Investors) la pausa non sarà indicativa di un cambio di direzione, perché crede che la Bce non abbia ancora raggiunto il livello più alto nel suo ciclo di rialzi dei tassi

di Leo Campagna 26 Ottobre 2023 07:50

financialounge -  Allianz Global Investors BCE Franck Dixmier mercati
Dopo aver alzato i tassi di interesse della zona euro ad ogni riunione da luglio 2022, è probabile che la Banca Centrale Europea (Bce) faccia una pausa e li lasci per ora invariati. Ne è convinto Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, in un commento in vista della riunione della Bce di domani.

INFLAZIONE E CRESCITA DELLA ZONA EURO STANNO RALLENTANDO


“I recenti dati macroeconomici e il contesto di accentuate tensioni geopolitiche rafforzano la necessità di una pausa”, fa sapere il manager. L’inflazione, in particolare, sta decelerando, al 4,3% su base annua a settembre dal 5,2% di agosto, mentre la crescita nella zona euro sta rallentando. Tuttavia, la pausa nel ciclo di rialzo dei tassi non sarà indicativa di un cambio di direzione.

ANCORA DA VINCERE LA BATTAGLIA AI PREZZI AL CONSUMO


La BCE non può infatti ancora dichiarare la vittoria sulla corsa dei prezzi al consumo, come ha sottolineato la sua presidente Christine Lagarde all’incontro annuale del Fondo monetario internazionale a Marrakech affermando “l’inflazione core nell’Eurozona è ancora elevata” (fonte: Bloomberg, 23 ottobre 2023).

RISCHIO DI UNO SHOCK DAL LATO DELL’OFFERTA DI PETROLIO


L'inflazione di fondo è ancora elevata, pari al 4,5% su base annua a settembre (fonte: proiezioni macroeconomiche degli esperti della Bce per l'area dell'euro del 14 settembre 2023), soprattutto a causa di un circolo vizioso salari-prezzi non ancora sotto controllo. Inoltre, la crisi in Medio Oriente riaccende il rischio di uno shock dal lato dell’offerta legato al rialzo del prezzo del petrolio. Le ultime previsioni sull'inflazione della Bce, comunicate nella riunione del 14 settembre, prevedevano un barile di petrolio a 82,7 dollari nel 2024 e 77,9 dollari nel 2025. Queste ipotesi sembrano ora molto prudenti.

NON ANCORA RAGGIUNTO DALLA BCE IL SUO TASSO TERMINALE


“Ci aspettiamo che domani la banca centrale europea adotti una posizione neutrale, insistendo sul fatto che sarà guidata più che mai dai dati macroeconomici e dai rischi associati. Tuttavia, riteniamo che la Bce non abbia raggiunto il suo tasso terminale. Anche se il suo unico mandato è la stabilità dei prezzi, gli accresciuti rischi di recessione non dovrebbero frenare ulteriori rialzi dei tassi” riferisce Dixmier.

POSSIBILI TENSIONI SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI


Il Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors teme che i mercati continuino a sottovalutare il potenziale di ulteriori rialzi dei tassi e che qualsiasi aggiustamento delle aspettative alimenterà le tensioni sui mercati obbligazionari.

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