L'apertura dei mercati

Eni in rialzo a Piazza Affari dopo i conti trimestrali, sale anche il titolo UniCredit

Partenza cauta per il Ftse Mib nel giorno in cui l’agenzia di rating Dbrs si esprimerà sul debito italiano. Sale la tensione in Medio Oriente dopo i raid dei caccia americani in Siria contro militanti sostenuti dall’Iran

di Antonio Cardarelli 27 Ottobre 2023 09:16

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Avvio nel segno della prudenza per i listini europei nell’ultima seduta della settimana. Il Ftse Mib apre poco sotto la parità, deboli anche Francoforte e Parigi. A Milano parte bene UniCredit, che sale dell’1,5% nei primi scambi. Spread stabile a 200 punti nel giorno del giudizio sul rating italiano dell’agenzia Dbrs, che a fine aprile ha confermato il rating BBB High con outlook stabile.

I CONTI ENI


Eni ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con un utile netto di 1,916 miliardi. L'utile operativo adjusted del terzo trimestre 2023 è pari a 3,3 miliardi (-47%) e a nove mesi è stato di 11,9 miliardi. La produzione di idrocarburi è cresciuta nel trimestre del 4% a 1,635 milioni di barili al giorno. I risultati, ha spiegato il gruppo in una nota, "sono robusti in uno scenario debole" e risentono dell'indebolimento dei prezzi degli idrocarburi. Eni ha alzato la stima 2023 sull'ebit adjusted consolidato a circa 14 miliardi dai 12 miliardi precedenti. Il titolo ha aperto in rialzo dell’1%.

SALE LA TENSIONE IN MEDIO ORIENTE


Torna a salire la tensione in Medio Oriente dopo i raid dei caccia americani contro militanti sostenuti dall’Iran di stanza in Siria. A risentirne è il prezzo del petrolio, con i future del Wti dicembre che salgono dell'1,63% a 84,57 dollari al barile, quelli del Brent di pari scadenza dell'1,61% a 89,35 dollari. In Europa i mercati tentano di riprendere fiducia dopo le parole di Lagarde. La presidente della Bce, che ha tenuto i tassi d’interesse fermi dopo dieci rialzi consecutivi, ha detto che è ancora troppo presto per pensare di tagliare e ridurre il costo del denaro.

BIG TECH IN CALO A WALL STREET


Negli Usa prosegue la stagione delle trimestrali con le Big Tech in primo piano. Nella seduta di ieri, nonostante la crescita del Pil nel terzo trimestre superiore alle attese (4,9% contro 4,7%), Alphabet (Google) ha perso il 2,65% (dopo aver perso il 9,5% il giorno prima), Microsoft ha ceduto il 3,75% e Apple, che pubblicherà i conti la prossima settimana, ha perso il 2,5%. Male anche Meta, in calo del 3,7% nonostante ricavi e utili sopra le attese nel terzo trimestre, perché' si è mostrata cauta sulle entrate pubblicitarie del quarto trimestre. Preoccupano, inoltre, i costi della divisione Reality Labs, che si occupa del Metaverso, che ha perso 3,7 miliardi nel trimestre. Amazon ha reso noti i conti del trimestre evidenziando ricavi e utili sopra le attese. Il colosso dell'e-commerce ha registrato un utile per azione di 94 centesimi su ricavi di 143,1 miliardi di dollari, contro stime per 58 centesimi su 141,4 miliardi. Il titolo è in rialzo negli scambi after-hours.

ASIA IN VERDE


In Asia il Giappone chiude la settimana in positivo, con la Borsa di Tokyo che guadagna l’1,27%. In Cina Shanghai guadagna un punto percentuale, mentre la Borsa di Hong Kong guadagna poco meno di due punti percentuali. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam è poco mosso: dopo avere segnato una prima posizione a 51 euro al megawattora, sale dello 0,23% a 50,93 euro. Sul valutario, il biglietto verde è stabile mentre si assiste a una ripresa della propensione al rischio: l'euro vale 1,055 dollari (da 1,057 ieri in chiusura).

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