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Per RBC BlueBay AM le banche europee sono sottovalutate ma interessanti

La qualità degli attivi resta solida, mentre gli Npl sono ancora molto al di sotto delle aspettative degli operatori di mercato. Ecco perché sono un’opportunità da prendere in considerazione, secondo James Macdonald, BlueBay Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay AM

di Leo Campagna 30 Ottobre 2023 10:03
financialounge -  banche europee James Macdonald RBC BlueBay AM

 

C’è molta attesa per i risultati di bilancio al 30 settembre delle banche europee, dopo che quelli del secondo trimestre sono stati particolarmente robusti, con il 95% degli istituti che ha superato le aspettative di consensus sugli utili per il decimo trimestre consecutivo. “Prima dell’estate avevamo evidenziato che il mercato era troppo pessimista per quanto riguardava il margine di interesse legato al beta dei depositi (la quota di un aumento dei tassi della BCE trasferita sui tassi dei depositi). Le aspettative degli analisti propendevano per il raggiungimento del 40-50% dei beta dei depositi entro fine anno, mentre in realtà sono rimasti molto bassi, al 18%” fa sapere James Macdonald, BlueBay Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay Asset Management.

BILANCI PIU’ SOLIDI


Il manager continua a ritenere che il punto terminale per i beta dei depositi rimarrà ben al di sotto di quanto indicato dalle aspettative degli analisti e continuerà ad essere un forte driver al rialzo per i margini e per le aspettative sugli utili attesi per il resto dell'anno. Inoltre, anche la qualità degli asset è rimasta solida. “Non si possono escludere pericoli all'orizzonte, tuttavia i prestiti non performanti (npl) rimangono su livelli rassicuranti e al di sotto delle indicazioni molto conservative del management e delle aspettative degli operatori di mercato” riferisce Macdonald.

ULTERIORI RISERVE PATRIMONIALI


In media, gli oneri sui crediti inesigibili del secondo trimestre erano pari a 30 punti base (bps), con un livello normalizzato per il settore atteso più vicino a 50 bps. Nonostante ciò, gli oneri assunti per il 67% degli accantonamenti hanno carattere cautelativo piuttosto che essere veri e propri prestiti in sofferenza, aggiungendo di fatto ulteriori riserve patrimoniali a cui le banche possono attingere in risposta ad eventuali pressioni economiche future.

STRESS TEST PROMETTENTI


Un ulteriore elemento a favore della solidità delle banche europee lo hanno fornito i risultati degli stress test semestrali pubblicati in estate, rassicuranti anche in uno scenario macroeconomico particolarmente avverso, con Pil in calo del 5,9%, disoccupazione in aumento al 12,4%, prezzi delle case in calo del 20% e gli immobili commerciali (CRE) in contrazione del 29%. “Nonostante ciò, il Common Equity Tier 1 (CET1) era inferiore a quello osservato nei test precedenti, grazie ad un punto di partenza molto più solido per il settore e ai tassi di interesse più elevati che prospettano profitti da utilizzare per assorbire le perdite” spiega il manager di RBC BlueBay Asset Management.

SUPPORTO DAI PROGRAMMI DI RIACQUISTO


Traendo conforto dai risultati degli stress test, molti istituti hanno varato programmi di riacquisto di azioni proprie negli ultimi mesi, il che dovrebbe ridurre il numero di titoli in circolazione e fornire un ulteriore supporto al settore. “Nonostante questi fattori positivi e quanto visto sul mercato lo scorso marzo, le valutazioni continuano a rimanere significativamente scollegate rispetto ai fondamentali. I titoli continuano a essere scambiati con un Prezzo/Utile per azione a livelli minimi, nonostante i continui aggiornamenti al rialzo degli utili. Anche gli spread creditizi rimangono estremamente elevati e vicino ai massimi degli ultimi tre anni, nonostante l’evidente solidità e resilienza del bilancio” commenta Macdonald.

RAPPORTO RISCHIO-RENDIMENTO INTERESSANTE


I fondamentali, aggiunge il manager, tendono comunque a essere considerati sempre nel lungo termine. “Tenendo presente tutto ciò, riteniamo che le banche europee costituiscano un’opportunità di rapporto rischio-rendimento molto interessante nei prossimi mesi. Non vediamo nulla nell’orizzonte immediato che possa farci cambiare prospettiva” conclude il Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay Asset Management.
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