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Politica monetaria

Ethenea prevede che la Fed tenga i tassi fermi ma non esclude un rialzo a dicembre

Volker Schmidt, portfolio manager di Ethenea Independent Investors, ritiene che il 1° novembre la Fed seguirà le orme della Bce astenendosi da un rialzo, ma non esclude che possa deciderne uno a dicembre

di Virgilio Chelli 31 Ottobre 2023 08:00
financialounge -  Ethenea FED inflazione tassi Volker Schmidt

Nella prossima riunione del FOMC, il cui esito sarà comunicato mercoledì 1° novembre, la Fed lascerà invariato il tasso di riferimento, come ha fatto la Bce, un’opinione condivisa anche dall’attuale consenso degli operatori finanziari. Volker Schmidt, portfolio manager di Ethenea Independent Investors, formula la previsione ricordando che nella conferenza stampa del 20 settembre scorso il presidente della Fed, Jerome Powell, ha usato la parola "prudente" almeno sei volte parlando degli orientamenti futuri della banca centrale.

LA CAUTELA DI POWELL E LA DIPENDENZA DAI DATI


Le ragioni di questa cautela, definita ufficialmente come “dipendente dai dati”, secondo Schmidt sono chiare. In primo luogo, spiega l’esperto di Ethenea, i cambiamenti nella politica monetaria hanno ritardi lunghi e variabili, mentre in secondo luogo sono già stati compiuti progressi nel reprimere l’inflazione. Ultimo ma non meno importante, secondo Schmidt, a dare un aiuto c’è l’aumento dei rendimenti sul segmento a lungo termine della curva dei rendimenti, con quello dei titoli del Tesoro statunitense a dieci anni aumentato di oltre 50 punti base dalla riunione Fed di settembre.

ANCHE I FALCHI SONO PER UNA PAUSA


Secondo diversi esponenti della Fed, questo dà alla banca centrale più tempo per valutare i dati in arrivo, prima di prendere in considerazione un altro rialzo dei tassi. Anche il membro del board della banca centrale Waller, uno dei più aggressivi della Fed, prenderebbe in considerazione un altro aumento dei tassi soltanto se “la domanda e l’attività economica continueranno ai ritmi recenti, esercitando potenzialmente una persistente pressione al rialzo sull’inflazione”. Quindi, sottolinea Schmidt, anche lui propende per una pausa a novembre.

VERSO FRENATA DI CONSUMI E INFLAZIONE USA


I consumi statunitensi stanno dando segnali di forza, con i dati relativi al mercato del lavoro e al dettaglio sorprendentemente solidi, mentre anche il dato del PIL nel terzo trimestre ha sorpreso al rialzo. Ma allo stesso tempo, nota Schmidt, ci sono forti segnali negativi per i consumatori americani, citando l’aumento dei default delle carte di credito e delle insolvenze sui prestiti automobilistici subprime e il forte calo delle richieste di mutui immobiliari, che indica un calo della domanda a breve termine e quindi un rallentamento dell’inflazione.

ULTERIORE RIALZO NON ESCLUSO A DICEMBRE


Per questi motivi, conclude l’analisi di Schmidt, la previsione di Ethenea è che “non ci sarà un rialzo dei tassi a novembre, anche se non escludiamo un rialzo a dicembre”.
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