Aria nuova in Borsa
Il mercato asfalta tutte le previsioni sbagliate sull'inflazione persistente e riparte in rally
Macrotrend potenzialmente rialzista da qui in avanti col possibile inizio del taglio dei tassi nel 2024, dimenticando gli scenari cupi su caro-prezzi duraturo e grande recessione che non si è vista e non ci sarà
di Controredazione 3 Novembre 2023 14:13
Diciamolo subito, l’aria è cambiata sui mercati. E si respirano finalmente cauto ottimismo e voglia di riscossa. Il crollo autunnale dell’inflazione (che in questa rubrica avevamo già ipotizzato lo scorso luglio) ha fatto capire che le politiche monetarie restrittive delle banche centrali hanno funzionato e che, anche se ancora non viene detto dalle stesse banche, si apre finalmente scenario dell'inizio del taglio dei tassi di interesse per l’anno prossimo (e, anche in questo caso, ipotesi già delineata in questa rubrica lo scorso agosto). Tutto questo ovviamente porta i mercati a cominciare a scommettere al rialzo.
Per un anno e anche più si sono lette tonnellate di previsioni cupe su inflazione persistente, che sarebbe durata molto a lungo senza possibilità di forti e repentini cali, su alti tassi di conseguenza ugualmente duraturi e anche - soprattutto - su una grande recessione destinata ad affossare l’economia Usa e quella europea. Il tutto condito da critiche feroci contro le strategie di Federal Reserve e Bce. Ebbene, la grande recessione più annunciata della storia non si è vista, non c’è stata e non ci sarà (sempre in questa rubrica la avevamo già esclusa a inizio anno), ci sono stati solo rallentamenti (negli Usa pure poco, basta vedere la forte crescita dell’ultimo trimestre) che rappresentano un fattore funzionale proprio in chiave deflattiva, cosa che tanti non hanno capito nonostante l'emergenza inflazione . E poi, appunto, l’inflazione ha continuato a scendere, grazie alla stretta delle banche centrali, e ora è andata velocemente giù vicino agli obiettivi. Si sta realizzando quindi lo scenario esattamente opposto a quello insistentemente tracciato dalle previsioni cupe, che vanno verso l’archiviazione nel cestino della carta straccia.
E ora, dunque, quale lo scenario a tendere per i mercati? Risposta: scenario rialzista. Ovviamente sempre con le dovute cautele e salvo imprevisti (visto che negli ultimi anni abbiamo visto di tutto tra pandemia e guerre), il quadro sembra più che incoraggiante. I mercati cominciano a prezzare la fine dell’era dell’inflazione fuori controllo, che potrebbe passare alla storia come uno “spike” nei grafici storici, una parentesi anomala, e il possibile inizio della discesa dei tassi che potrebbe iniziare verso metà 2024. Il mercato insomma comincia vedere la fine del periodo più brutto e, come si sa, in Borsa non si aspettano i fatti, ma si scommette in anticipo sui possibili scenari futuri. Ecco perché, partito ora un movimento in rally, iniziano i posizionamenti long.
Guardando l’indice S&P500, si può notare come Wall Street sia arrivata fin qui quasi mille punti sopra i livelli pre-Covid. Con di mezzo quindi una pandemia mondiale, la guerra in Ucraina, una inflazione fuori controllo e ora pure il conflitto Israele-Hamas. Wall Street è riuscita a guadagnare terreno comunque. Questo dovrebbe far riflettere sulla resilienza di questo mercato, che è stata oggettivamente sottovalutata. I listini americani e anche quelli europei hanno resistito bene e si preparano ora a un macrotrend che tra su e giù, ovviamente e salvo imprevisti, può essere nel segno del Toro.
QUANTE PREVISIONI “CATASTROFISTE” SBAGLIATE!
Per un anno e anche più si sono lette tonnellate di previsioni cupe su inflazione persistente, che sarebbe durata molto a lungo senza possibilità di forti e repentini cali, su alti tassi di conseguenza ugualmente duraturi e anche - soprattutto - su una grande recessione destinata ad affossare l’economia Usa e quella europea. Il tutto condito da critiche feroci contro le strategie di Federal Reserve e Bce. Ebbene, la grande recessione più annunciata della storia non si è vista, non c’è stata e non ci sarà (sempre in questa rubrica la avevamo già esclusa a inizio anno), ci sono stati solo rallentamenti (negli Usa pure poco, basta vedere la forte crescita dell’ultimo trimestre) che rappresentano un fattore funzionale proprio in chiave deflattiva, cosa che tanti non hanno capito nonostante l'emergenza inflazione . E poi, appunto, l’inflazione ha continuato a scendere, grazie alla stretta delle banche centrali, e ora è andata velocemente giù vicino agli obiettivi. Si sta realizzando quindi lo scenario esattamente opposto a quello insistentemente tracciato dalle previsioni cupe, che vanno verso l’archiviazione nel cestino della carta straccia.
SCENARIO RIALZISTA PER I MERCATI
E ora, dunque, quale lo scenario a tendere per i mercati? Risposta: scenario rialzista. Ovviamente sempre con le dovute cautele e salvo imprevisti (visto che negli ultimi anni abbiamo visto di tutto tra pandemia e guerre), il quadro sembra più che incoraggiante. I mercati cominciano a prezzare la fine dell’era dell’inflazione fuori controllo, che potrebbe passare alla storia come uno “spike” nei grafici storici, una parentesi anomala, e il possibile inizio della discesa dei tassi che potrebbe iniziare verso metà 2024. Il mercato insomma comincia vedere la fine del periodo più brutto e, come si sa, in Borsa non si aspettano i fatti, ma si scommette in anticipo sui possibili scenari futuri. Ecco perché, partito ora un movimento in rally, iniziano i posizionamenti long.
SOTTOVALUTATA LA RESILIENZA DEI MERCATI
Guardando l’indice S&P500, si può notare come Wall Street sia arrivata fin qui quasi mille punti sopra i livelli pre-Covid. Con di mezzo quindi una pandemia mondiale, la guerra in Ucraina, una inflazione fuori controllo e ora pure il conflitto Israele-Hamas. Wall Street è riuscita a guadagnare terreno comunque. Questo dovrebbe far riflettere sulla resilienza di questo mercato, che è stata oggettivamente sottovalutata. I listini americani e anche quelli europei hanno resistito bene e si preparano ora a un macrotrend che tra su e giù, ovviamente e salvo imprevisti, può essere nel segno del Toro.
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