Scontro aperto

Tim in rosso a Piazza Affari sulla paura di uno scontro legale con Vivendi

Il gruppo francese guidato da Vincent Bolloré ha annunciato il ricorso in tribunale contro la vendita della rete Tim al fondo Kkr votata dal cda. Il ministro Giorgetti: “Vivendi ha i suoi diritti, ma il progetto è quello”

di Antonio Cardarelli 6 Novembre 2023 11:22

financialounge -  Giancarlo Giorgetti Piazza Affari Telecom Italia tim Vivendi
È durata pochi minuti la fiammata in Borsa del titolo Tim, che dopo una partenza in rialzo del 4% è rapidamente tornato verso la parità per imboccare un andamento negativo, con il titolo che a metà seduta viaggia in perdita del 3%. Gli operatori, dunque, restano cauti dopo il via libera del cda alla vendita della rete infrastrutturale al fondo americano Kkr. Il titolo, inoltre, era reduce da due settimane di rally nelle quali aveva guadagnato il 14%.

GIORGETTI COMMENTA LA POSIZIONE DI VIVENDI


A frenare gli acquisti è principalmente la posizione di Vivendi, guidato da Vincent Bolloré (nella foto) socio di maggioranza di Tim con il 23,75%, che si è detto contrario all’operazione e ha già fatto sapere di avere intenzione di ricorrere alle vie legali perché la decisione non è passata attraverso l’assemblea degli azionisti. Una posizione condivisa anche dal fondo Merlyn, altro investitore di Tim. “Vivendi ha i suoi diritti e li esercita – ha commentato il ministro dell'Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti - il Mef ha partecipato all'offerta. Abbiamo fatto un'offerta, il consiglio di amministrazione l'ha accettata, adesso ovviamente gli azionisti hanno i loro diritti e li faranno valere nelle sedi opportune però il progetto è quello”.

L’ACCORDO PER LA CESSIONE DELLA RETE


Dopo un lungo fine settimana di incontri, il board di Tim ha approvato a maggioranza (11 voti favorevoli, 3 contrari) l'offerta vincolante per NetCo che valorizza la rete (esclusa Sparkle) 18,8 miliardi a cui si potranno aggiungere incrementi di valore fino a 22 miliardi di euro. I cosiddetti "earn out" previsti dal contratto sono legati a eventuali operazioni di consolidamento (come Open Fiber) e modifiche regolamentari favorevoli entro 30 mesi dal closing, previsto nella prossima estate, e all'entrata in vigore di incentivi di settore entro il 2025. Con l'operazione Tim prevede di migliorare la sua posizione di indebitamento di 14 miliardi di euro portando il rapporto con l'ebitda sotto le 2 volte. È stata rifiutata, invece, l'offerta di Kkr per Tim Sparkle, la controllata dei servizi internazionali, poiché ritenuta non soddisfacente. Il ceo Labriola tratterà le migliori condizioni per ottenere una nuova proposta entro un mese.

I PARERI DI EQUITA E INTERMONTE


Gli analisti di Intermonte si concentrano proprio sull’impatto dell’operazione sul debito. Intermonte conferma la raccomandazione "buy" sia sui titoli ordinari (target a 0,41 euro) sia sulle risparmio (0,44) e vede “pochissime chance che la vendita di NetCo possa essere contestata o bloccata da un giudice se Vivendi avviasse una azione legale”. Dello stesso parere anche gli esperti di Equita: “Vivendi ha fatto sapere di ritenere la decisione del cda illegittima e di voler utilizzare ogni strumento legale per contestare la decisione, ma riteniamo che le chance di bloccare l'operazione a questo punto siano limitate. Non vediamo rischi, inoltre, sulle condizioni sospensive”.

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