L'apertura dei mercati
Nexi vola a Piazza Affari dopo i conti e la conferma della guidance
Il titolo apre con un rialzo fino al 10% dopo le forti perdite dei mesi scorsi, ricavi in crescita del 7% nei primi nove mesi dell’anno. Torna a salire la tensione in Medio Oriente, in crescita il prezzo del petrolio
di Antonio Cardarelli 9 Novembre 2023 09:17
Partenza debole per le Borse europee con il Ftse Mib e il Dax di Francoforte poco sotto la parità. In avvio a Piazza Affari svetta anche Bper banca (+3,5%) dopo i conti trimestrali. Lo spread Btp/Bund apre stabile a 186 punti base.
A Piazza Affari occhi puntati su Tim e Nexi. Nexi, che apre in forte rialzo (fino al 10%) dopo aver chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi in crescita del 7% a 2,44 miliardi di euro e un ebitda in aumento del 10,2% a 1,267 miliardi di euro. Confermati la guidance e i progetti di espansione per il 2024. Per il titolo si tratta di un rimbalzo dopo le perdite accumulate nei mesi scorsi. Tim (in avvio +0,2%) reduce dal via libera alla vendita della rete al fondo Kkr nonostante la contrarietà del primo azionista Vivendi, nel terzo trimestre ha evidenziato dati superiori alle attese grazie a Tim Brasil. A livello domestico, i ricavi sono saliti del 2,2% anno su anno e l’ebitda rettificato è aumentato del 3,6%. A livello di gruppo i ricavi hanno raggiunto quota 4,1 miliardi (+3,7%) e l’ebitda 1,7 miliardi (+6,5%), l'indebitamento finanziario netto è pari a 26,3 miliardi di euro, in aumento di 0,2 miliardi di euro rispetto al 30 giugno.
La geopolitica resta sempre in primo piano e gli investitori seguono da vicino quanto accade in Medio Oriente. La recente intervista di un importante leader di Hezbollah – milizia di stanza in Libano appoggiata dall’Iran – fa temere una possibile escalation del conflitto. Secondo lo sceicco Naim Qassem, l’uccisione di civili a Gaza da parte di Israele potrebbe portare “sviluppi gravi e pericolosi nella regione”. Il tema sarà discusso anche durante la riunione dell'Econfin dei ministri delle finanze dell'Unione europea in programma oggi. Le tensioni, intanto, fanno risalire il prezzo del petrolio: Wti dicembre a 75,92 dollari, Brent gennaio a 80,23 dollari (+0,58%).
Ieri a Wall Street S&P 500 e Nasdaq, anche se con fatica, sono riusciti ad allungare la striscia positiva che dura rispettivamente da otto e nove sedute. I mercati hanno tirato un sospiro di sollievo dopo l’intervento del governatore della Federal Reserve Jerome Powell (che tornerà a parlare in serata) che non ha fatto cenno alle politiche monetarie. Tuttavia, Michelle Bowman, componente del Board della Fed, ha detto di aspettarsi che "saranno necessari altri rialzi dei tassi" e di essere "favorevole" ad altri rialzi "se i progressi sull'inflazione si interromperanno". Oggi alle 14,30 verranno pubblicati i dati sulle richieste settimanali di disoccupazione.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo, rassicurata, dopo un avvio incerto, dal calo dei rendimenti obbligazionari americani, dai risultati solidi delle societa' giapponesi e dal continuo calo dello yen. L'indice di punta Nikkei ha guadagnato l'1,49% a 32.646,46 punti, mentre l'indice Topix e' salito dell'1,26% a 2.335,12 punti. Borse cinesi miste, con Hong Kong che cede lo 0,33% e Shanghai che chiude a +0,03%.
CONTI TIM E NEXI
A Piazza Affari occhi puntati su Tim e Nexi. Nexi, che apre in forte rialzo (fino al 10%) dopo aver chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi in crescita del 7% a 2,44 miliardi di euro e un ebitda in aumento del 10,2% a 1,267 miliardi di euro. Confermati la guidance e i progetti di espansione per il 2024. Per il titolo si tratta di un rimbalzo dopo le perdite accumulate nei mesi scorsi. Tim (in avvio +0,2%) reduce dal via libera alla vendita della rete al fondo Kkr nonostante la contrarietà del primo azionista Vivendi, nel terzo trimestre ha evidenziato dati superiori alle attese grazie a Tim Brasil. A livello domestico, i ricavi sono saliti del 2,2% anno su anno e l’ebitda rettificato è aumentato del 3,6%. A livello di gruppo i ricavi hanno raggiunto quota 4,1 miliardi (+3,7%) e l’ebitda 1,7 miliardi (+6,5%), l'indebitamento finanziario netto è pari a 26,3 miliardi di euro, in aumento di 0,2 miliardi di euro rispetto al 30 giugno.
TENSIONE IN MEDIO ORIENTE, PETROLIO SU
La geopolitica resta sempre in primo piano e gli investitori seguono da vicino quanto accade in Medio Oriente. La recente intervista di un importante leader di Hezbollah – milizia di stanza in Libano appoggiata dall’Iran – fa temere una possibile escalation del conflitto. Secondo lo sceicco Naim Qassem, l’uccisione di civili a Gaza da parte di Israele potrebbe portare “sviluppi gravi e pericolosi nella regione”. Il tema sarà discusso anche durante la riunione dell'Econfin dei ministri delle finanze dell'Unione europea in programma oggi. Le tensioni, intanto, fanno risalire il prezzo del petrolio: Wti dicembre a 75,92 dollari, Brent gennaio a 80,23 dollari (+0,58%).
OGGI NUOVO INTERVENTO DI POWELL
Ieri a Wall Street S&P 500 e Nasdaq, anche se con fatica, sono riusciti ad allungare la striscia positiva che dura rispettivamente da otto e nove sedute. I mercati hanno tirato un sospiro di sollievo dopo l’intervento del governatore della Federal Reserve Jerome Powell (che tornerà a parlare in serata) che non ha fatto cenno alle politiche monetarie. Tuttavia, Michelle Bowman, componente del Board della Fed, ha detto di aspettarsi che "saranno necessari altri rialzi dei tassi" e di essere "favorevole" ad altri rialzi "se i progressi sull'inflazione si interromperanno". Oggi alle 14,30 verranno pubblicati i dati sulle richieste settimanali di disoccupazione.
TOKYO IN VERDE
La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo, rassicurata, dopo un avvio incerto, dal calo dei rendimenti obbligazionari americani, dai risultati solidi delle societa' giapponesi e dal continuo calo dello yen. L'indice di punta Nikkei ha guadagnato l'1,49% a 32.646,46 punti, mentre l'indice Topix e' salito dell'1,26% a 2.335,12 punti. Borse cinesi miste, con Hong Kong che cede lo 0,33% e Shanghai che chiude a +0,03%.
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