L’apertura dei mercati

Piazza Affari riconquista quota 29mila punti

Avvio in positivo per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che attendono il dato sull’inflazione americana per valutare le prossime mosse della Fed sui tassi

di Fabrizio Arnhold 14 Novembre 2023 09:12

financialounge -  BCE borse FED inflazione mercati
Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni in rialzo, dopo i rialzi della vigilia e con gli investitori che attendono il dato sull’inflazione Usa. A Milano il Ftse Mib supera quota 29mila punti, viaggiando in rialzo del +0,40%, il Dax di Francoforte a +0,08%, il Cac 40 di Parigi a +0,13%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,29% e il Ftse 100 di Londra a +0,03%. La Borsa di Tokyo archivia la seduta in rialzo, con l’indice Nikkei a +0,34%, beneficiando della debolezza dello yen.

OCCHI PUNTATI SULL’INFLAZIONE USA


Il dato più atteso della giornata è quello che riguarda l’inflazione Usa perché fornirà anche delle indicazioni da leggere in ottica politica monetaria, per capire quali saranno le prossime mosse della Fed. Gli investitori guardano anche all’indice Zew tedesco e ai numero del Pil dell’Eurozona, sempre utili per ipotizzare per quanto tempo la Bce lascerà i tassi ai livelli attuali.

PETROLIO IN LEGGERO RIALZO


Salgono i prezzi del petrolio, dopo che l’Opec ha pubblicato il rapporto mensile sul mercato di novembre: i future del Wti scadenza dicembre salgono dello 0,13% a 78,36 dollari, mentre il Brent scadenza gennaio scambia a 82,63 dollari al barile (+0,15%). Poco mosso il gas che ad Amsterdam scambia a 47,2 euro per megawattora.

A PIAZZA AFFARI FOCUS SU TIM E FERRARI


Sul mercato valutario, l’euro si rafforza e torna sopra 1,07 dollari. Guardando ai singoli titoli, sul listino milanese da seguire ancora Tim (+0,9%), con Vivendi che starebbe lavorando per presentare un ricorso legale contro la vendita della rete a Kkr, decisa dal board. Ferrari ha fatto sapere che nel primo semestre 2024 ha in programma 250 assunzioni. Lo spread apre in lieve calo a 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,53%.

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