Conti pubblici
Manovra, l’Unione Europea boccia la Francia e chiede modifiche a Italia e Germania
Da Bruxelles arriva un sì con riserva alla legge di Bilancio dell’Italia, che rischia una procedura per deficit eccessivo nel 2024. Giudizio più severo sulla Francia, invitata da subito a mettere in campo dei correttivi
di Antonio Cardarelli 21 Novembre 2023 16:42
Da Bruxelles è arrivato un sì con riserva sulla legge finanziaria del governo italiano. Nel dettaglio, la Commissione europea ritiene che la manovra non sia pienamente in linea con le raccomandazioni e chiede già all’Italia di tenersi pronta a introdurre misure necessarie per rimettere in carreggiata le finanze pubbliche. Non è escluso, a questo punto, che nel 2024 possa arrivare una procedura per deficit eccessivo a carico dell’Italia.
Ma questa volta c’è chi ha fatto peggio del nostro Paese, almeno agli occhi della Commissione europea. Se per l’Italia è arrivato un sì con riserva, per la Francia il responso è stato una bocciatura. La legge finanziaria di Parigi, infatti, è stata ritenuta “non in linea” con le raccomandazioni-paese. Belgio, Finlandia, Francia e Croazia hanno ricevuto l’invito a prendere fin da subito le misure necessarie per riportare sotto controllo la spesa netta primaria. Per l’Italia, la Lettonia e l’Olanda, invece, è arrivato un invito a tenersi pronti a prendere misure correttive. Anche la Germania, cosa insolita, ha ricevuto un sì con riserva per la legge di bilancio.
Le perplessità sulla manovra italiana riguardano due aspetti. Il primo è il mancato utilizzo delle somme risparmiate con l’abolizione delle misure di sostegno in campo energetico per la riduzione del debito. Il secondo riguarda il reale andamento della spesa pubblica, che secondo i calcoli della Commissione dovrebbe superare il limite. Secondo le stime europee la crescita della spesa primaria netta finanziata nazionalmente rispetta la raccomandazione europea per il 2024 (non dovrebbe eccedere l'1,3% del pil e si ferma allo 0,9%). Però le attuali stime per il 2023 sono più elevate dello 0,8% del pil rispetto a quanto atteso a luglio in conseguenza dei crediti fiscali per il rinnovo delle residenze abitative (bonus edilizio). In sostanza, ci sarebbe un effetto di trascinamento della spesa sul 2024. Per questo il tetto della spesa non sarebbe rispettato pienamente.
“Le preoccupazioni per l'alto debito pubblico persistono così come restano i rischi di effetti negativi di travaso fra il settore pubblico e i settori finanziari. Il deficit resta elevato. Ci sono stati miglioramenti nel settore bancario ma restano delle vulnerabilità”, si legge nel rapporto della Commissione europea. “Per definizione abbiamo un rapporto costruttivo con l'Italia come con tutti gli altri governi della Ue: nel caso di questo bilancio 2024 noi diciamo che l'Italia non è pienamente in linea con le raccomandazioni europee, che tradotto significa che non si tratta di una bocciatura ma si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e a usare al meglio le enormi risorse europee”, ha detto il commissario all'Economia Paolo Gentiloni.
BOCCIATA LA FRANCIA
Ma questa volta c’è chi ha fatto peggio del nostro Paese, almeno agli occhi della Commissione europea. Se per l’Italia è arrivato un sì con riserva, per la Francia il responso è stato una bocciatura. La legge finanziaria di Parigi, infatti, è stata ritenuta “non in linea” con le raccomandazioni-paese. Belgio, Finlandia, Francia e Croazia hanno ricevuto l’invito a prendere fin da subito le misure necessarie per riportare sotto controllo la spesa netta primaria. Per l’Italia, la Lettonia e l’Olanda, invece, è arrivato un invito a tenersi pronti a prendere misure correttive. Anche la Germania, cosa insolita, ha ricevuto un sì con riserva per la legge di bilancio.
I DUBBI SULLA MANOVRA ITALIANA
Le perplessità sulla manovra italiana riguardano due aspetti. Il primo è il mancato utilizzo delle somme risparmiate con l’abolizione delle misure di sostegno in campo energetico per la riduzione del debito. Il secondo riguarda il reale andamento della spesa pubblica, che secondo i calcoli della Commissione dovrebbe superare il limite. Secondo le stime europee la crescita della spesa primaria netta finanziata nazionalmente rispetta la raccomandazione europea per il 2024 (non dovrebbe eccedere l'1,3% del pil e si ferma allo 0,9%). Però le attuali stime per il 2023 sono più elevate dello 0,8% del pil rispetto a quanto atteso a luglio in conseguenza dei crediti fiscali per il rinnovo delle residenze abitative (bonus edilizio). In sostanza, ci sarebbe un effetto di trascinamento della spesa sul 2024. Per questo il tetto della spesa non sarebbe rispettato pienamente.
GENTILONI: “NON È UNA BOCCIATURA”
“Le preoccupazioni per l'alto debito pubblico persistono così come restano i rischi di effetti negativi di travaso fra il settore pubblico e i settori finanziari. Il deficit resta elevato. Ci sono stati miglioramenti nel settore bancario ma restano delle vulnerabilità”, si legge nel rapporto della Commissione europea. “Per definizione abbiamo un rapporto costruttivo con l'Italia come con tutti gli altri governi della Ue: nel caso di questo bilancio 2024 noi diciamo che l'Italia non è pienamente in linea con le raccomandazioni europee, che tradotto significa che non si tratta di una bocciatura ma si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e a usare al meglio le enormi risorse europee”, ha detto il commissario all'Economia Paolo Gentiloni.
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