Cambiamento climatico
Il fondo azionario “Net Zero” di ANIMA Sgr: meno rischi e più opportunità nella lotta contro il cambiamento climatico
La transizione verso un Pianeta e un’economia più sostenibili crea un ampio ventaglio di opzioni d’investimento: l’approccio del fondo Anima Net Zero Azionario Internazionale per coglierle al meglio
di Leo Campagna 30 Novembre 2023 10:24
La temperatura del Pianeta è cresciuta di oltre 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali: lo hanno da poco certificato le Nazioni Unite, annunciando che il 17 novembre 2023 il riscaldamento globale ha superato il limite individuato dagli Accordi di Parigi come la soglia da rispettare per evitare gravi danni all’economia globale e al futuro stesso della vita sulla Terra. In occasione dell’apertura della 28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28) che si svolgerà a Dubai, Emirati arabi uniti, dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, questa notizia rende ancora più urgente la lotta per invertire la rotta del cambiamento climatico. In questo sforzo, la finanza può e deve giocare un ruolo fondamentale.
L’UE, consapevole che il cambiamento climatico ha importanti conseguenze anche sugli investimenti finanziari, ha promosso lo European Green Deal, un piano di investimenti pubblici e privati da oltre 1.000 miliardi di euro tra il 2020 e il 2030. Una dinamica virtuosa non solo per il futuro del Pianeta ma anche dal punto di vista degli investitori perché crea interessanti opportunità, che il fondo Anima Net Zero Azionario Internazionale si impegna a cogliere.
Si tratta di un fondo che investe in titoli di aziende che hanno adottato piani di progressiva riduzione e azzeramento delle emissioni nette, per contenere il riscaldamento terrestre entro i limiti previsti dall’Accordo di Parigi del 2015. Anima Net Zero Azionario Internazionale rispetta infatti l’art. 9 del Regolamento UE SFDR, che prevede che la quota minima di investimenti sostenibili in portafoglio sia del 90%. È gestito in modo che le emissioni totali di gas serra delle aziende presenti in portafoglio (misurate attraverso la GHG Intensity, o intensità carbonica del portafoglio di emissioni di CO2 e gas serra equivalenti (Scope1 + Scope2) rapportate al fatturato societario), siano allineate o migliori, su base annuale, rispetto a quelle del benchmark.
Le società in portafoglio sono individuate sulla base di un’attenta selezione degli emittenti con un focus sugli obiettivi di riduzione delle emissioni. Un percorso che prevede un primo step con criteri di esclusione. In questo primo passaggio vengono escluse le aziende attive nei settori tabacco, gioco d’azzardo, carbone, armi controverse (incluso nucleare). Le società devono soddisfare i parametri ESG e devono superare il DNSH (Do Not Significant Harm), il test di verifica che gli investimenti responsabili non causino un danno significativo ad altri obiettivi sostenibili.
Il secondo step è invece basato sull’inclusione: le società sono selezionate in base ai parametri legati a transizione climatica, ambiente e fattore sociale. I titoli devono inoltre risultare inclusi nella lista delle imprese impegnate a ridurre le emissioni per contenere il riscaldamento globale entro 1,5°C stilata dalla Science Based Targets initiative (SBTi), organismo internazionale che aiuta le aziende nel percorso verso la riduzione delle emissioni di gas serra, . Il risultato è un universo investibile Anima Net Zero di circa 537 titoli (al 20 novembre 2023), in crescita poiché il numero di aziende che aderiscono agli obiettivi della SBTi è in costante aumento.
Claudia Collu, Responsabile Azionario Globale di ANIMA Sgr e lead pm di Anima Net Zero Azionario Internazionale
Quella fra net zero e zero emissioni è una differenza che può sembrare sottile, ma è molto importante. Zero emissioni significa completo azzeramento delle emissioni di gas serra, ad esempio tramite l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile che non immettono nell'atmosfera anidride carbonica o altri gas. ”Net Zero” indica invece il meccanismo di “azzeramento” delle emissioni nette di gas serra attraverso sistemi di compensazione: è quello che succede, ad esempio, quando i gas serra generati dall’utilizzo di energia fossile vengono “compensati” rimuovendo dall’atmosfera quantità di gas serra pari a quelle emesse. Le strategie di investimento Net Zero non si basano sull’esclusione dei grandi emettitori di gas serra, ma hanno l’obiettivo di incentivarne la decarbonizzazione. Per questo, esse richiedono rigorosi criteri non discrezionali di selezione dei titoli.
In quest’ottica, il portafoglio di Anima Net Zero Azionario Internazionale predilige le società a media/grande capitalizzazione, con un monitoraggio continuo delle posizioni tramite una gestione attiva e alcune scelte strutturali: sovrappeso su Europa, tecnologia e consumi di base e sottopeso su Nord America, finanziari e industriali. Il tutto seguendo una precisa filosofia di gestione incentrata sulle società con dividendi sostenibili, con un basso leverage e con un’attitudine a generare flussi di cassa costanti e consistenti.
EUROPEAN GREEN DEAL
L’UE, consapevole che il cambiamento climatico ha importanti conseguenze anche sugli investimenti finanziari, ha promosso lo European Green Deal, un piano di investimenti pubblici e privati da oltre 1.000 miliardi di euro tra il 2020 e il 2030. Una dinamica virtuosa non solo per il futuro del Pianeta ma anche dal punto di vista degli investitori perché crea interessanti opportunità, che il fondo Anima Net Zero Azionario Internazionale si impegna a cogliere.
ARTICOLO 9 DEL REGOLAMENTO UE SFDR
Si tratta di un fondo che investe in titoli di aziende che hanno adottato piani di progressiva riduzione e azzeramento delle emissioni nette, per contenere il riscaldamento terrestre entro i limiti previsti dall’Accordo di Parigi del 2015. Anima Net Zero Azionario Internazionale rispetta infatti l’art. 9 del Regolamento UE SFDR, che prevede che la quota minima di investimenti sostenibili in portafoglio sia del 90%. È gestito in modo che le emissioni totali di gas serra delle aziende presenti in portafoglio (misurate attraverso la GHG Intensity, o intensità carbonica del portafoglio di emissioni di CO2 e gas serra equivalenti (Scope1 + Scope2) rapportate al fatturato societario), siano allineate o migliori, su base annuale, rispetto a quelle del benchmark.
PRIMO STEP: ESCLUSIONE
Le società in portafoglio sono individuate sulla base di un’attenta selezione degli emittenti con un focus sugli obiettivi di riduzione delle emissioni. Un percorso che prevede un primo step con criteri di esclusione. In questo primo passaggio vengono escluse le aziende attive nei settori tabacco, gioco d’azzardo, carbone, armi controverse (incluso nucleare). Le società devono soddisfare i parametri ESG e devono superare il DNSH (Do Not Significant Harm), il test di verifica che gli investimenti responsabili non causino un danno significativo ad altri obiettivi sostenibili.
SECONDO STEP: INCLUSIONE
Il secondo step è invece basato sull’inclusione: le società sono selezionate in base ai parametri legati a transizione climatica, ambiente e fattore sociale. I titoli devono inoltre risultare inclusi nella lista delle imprese impegnate a ridurre le emissioni per contenere il riscaldamento globale entro 1,5°C stilata dalla Science Based Targets initiative (SBTi), organismo internazionale che aiuta le aziende nel percorso verso la riduzione delle emissioni di gas serra, . Il risultato è un universo investibile Anima Net Zero di circa 537 titoli (al 20 novembre 2023), in crescita poiché il numero di aziende che aderiscono agli obiettivi della SBTi è in costante aumento.
Claudia Collu, Responsabile Azionario Globale di ANIMA Sgr e lead pm di Anima Net Zero Azionario Internazionale
COSA SIGNIFICA NET ZERO
Quella fra net zero e zero emissioni è una differenza che può sembrare sottile, ma è molto importante. Zero emissioni significa completo azzeramento delle emissioni di gas serra, ad esempio tramite l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile che non immettono nell'atmosfera anidride carbonica o altri gas. ”Net Zero” indica invece il meccanismo di “azzeramento” delle emissioni nette di gas serra attraverso sistemi di compensazione: è quello che succede, ad esempio, quando i gas serra generati dall’utilizzo di energia fossile vengono “compensati” rimuovendo dall’atmosfera quantità di gas serra pari a quelle emesse. Le strategie di investimento Net Zero non si basano sull’esclusione dei grandi emettitori di gas serra, ma hanno l’obiettivo di incentivarne la decarbonizzazione. Per questo, esse richiedono rigorosi criteri non discrezionali di selezione dei titoli.
IL PORTAFOGLIO DI ANIMA NET ZERO AZIONARIO INTERNAZIONALE
In quest’ottica, il portafoglio di Anima Net Zero Azionario Internazionale predilige le società a media/grande capitalizzazione, con un monitoraggio continuo delle posizioni tramite una gestione attiva e alcune scelte strutturali: sovrappeso su Europa, tecnologia e consumi di base e sottopeso su Nord America, finanziari e industriali. Il tutto seguendo una precisa filosofia di gestione incentrata sulle società con dividendi sostenibili, con un basso leverage e con un’attitudine a generare flussi di cassa costanti e consistenti.