Bond market

Perché J.P. Morgan AM sta incrementando selettivamente i bond high yield europei

Nonostante le valutazioni odierne degli spread creditizi siano meno convenienti dopo il recente rally dei mercati finanziari il quadro tecnico resta favorevole all’high yield europeo

di Leo Campagna 5 Dicembre 2023 11:39

financialounge -  JP Morgan Asset Management mercati obbligazioni
Nel mese di novembre gli operatori di mercato si sono convinti di un atterraggio morbido dell’economia e questo ha alimentato la domanda degli attivi rischiosi, tra i quali anche le obbligazioni high yield. Tuttavia, nonostante le valutazioni odierne degli spread creditizi siano divenute meno convenienti dopo il recente rally, il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management sta incrementando selettivamente il posizionamento per fine anno, nella misura consentita dalla liquidità.

I TIMORI SULL’IMMINENTE ‘MURO DELLE SCADENZE’ SONO ESAGERATI


“La qualità del credito, la convenienza relativa e il quadro tecnico favorevole dell’high yield europeo sono alla base della nostra convinzione” fanno sapere dal Team. Per esempio, il 68% degli high yield europei vanta un merito di credito BB e meno del 5% ha un rating CCC o inferiore a fronte, rispettivamente, del 49% e dell’11% dei titoli high yield statunitensi. Per quanto riguarda poi i timori relativi all’imminente “maturity wall”, o “muro delle scadenze”, del 2026 e della possibilità che gli emittenti debbano rifinanziare i debiti di ieri ai costi molto più elevati di oggi, il Team di J.P. Morgan AM li ritiene esagerati.

COSA FAVORISCE LA QUALITA’ DEL CREDITO


Innanzitutto, nel mercato primario, diversi mutuatari high yield stanno già ridimensionando da quest’anno le emissioni con scadenze 2025 e 2026. Inoltre, aggiunge il Team, nella maggior parte dei casi, alla luce dei bassi tassi bloccati in queste scadenze, gli emittenti high yield hanno scelto di non rimborsare in anticipo le obbligazioni. A favorire inoltre la qualità del credito influiscono anche i finanziatori diretti nei mercati di leveraged finance delle società a grande capitalizzazione. “La domanda di attivi ad alto rendimento da parte del credito privato offre agli emittenti un’altra fonte di raccolta che era in precedenza limitata ai vasti mercati dei prestiti sindacati e delle high yield” riferiscono gli esperti di J.P. Morgan AM.

PERCHE’ ANCHE LE VALUTAZIONI QUANTITATIVE GIOCANO A FAVORE


Anche le valutazioni quantitative giocano a favore dell’asset class ‘europea’. L’inflazione statunitense ha sorpreso al ribasso, spinto all’ingiù i rendimenti e ridotto gli spread anche degli high yield. Tuttavia sebbene le valutazioni odierne siano salite rispetto ai recenti minimi, i differenziali di rendimento sul debito high yield continuano a favorire i titoli europei rispetto a quelli statunitensi. Gli spread ‘europei’ si sono contratti di 42 punti base (pb) da inizio mese, ma sono ancora a 441 pb contro i 398 pb degli omologhi statunitensi. Inoltre gli high yield europei vantano una duration relativamente più breve rispetto a quelli statunitensi (circa 3 anni contro 3,75 anni) e, in media, una migliore qualità del credito.

RENDIMENTI ALLETTANTI


In base ai dati Bloomberg aggiornati al 21 novembre 2023, il rendimento dei titoli di Stato degli high yield europei è al 7,26% contro un rendimento minimo dell’8,71% di quelli USA tenendo tuttavia conto del minore tasso privo di rischio dei Bund tedeschi rispetto ai Treasury statunitensi. Resta il fatto che gli high yield europei sono stati costantemente sostenuti quest’anno da fattori tecnici , in particolare dall’offerta.

SCOMMETTERE CON CONVENZIONE SUGLI HIGH YIELD


“I livelli minimi delle nuove emissioni nette e il costante esodo delle “stelle nascenti” dal mercato degli indici Investment Grade hanno portato a una contrazione del mercato in assenza di una domanda significativa. Il quadro tecnico è di recente ulteriormente migliorato e i dati settimanali sui flussi dei capitali indicano che gli investitori sono tornati a scommettere con convinzione sui mercati europei delle obbligazioni high yield” conclude il team Global Fixed Income di J.P. Morgan Asset Management.

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