Previsioni vs realtà
Il rally di fine anno sulle Borse dimostra che chi nei mesi scorsi è corso a vendere i suoi fondi azionari ha sbagliato di grosso
Cedere al panico facendosi influenzare troppo da visioni catastrofiste è una scelta sbagliata, i numeri lo testimoniano. Per l’ennesima volta i mercati azionari, da Wall Street fino a Piazza Affari, dimostrano la loro resilienza
di Controredazione 6 Dicembre 2023 15:21
Sulle Borse è rally di fine anno. Con tutti i listini che muovono al rialzo spinti, dopo gli ultimi forti cali sul fronte dell’inflazione, dalle scommesse sull’inizio del taglio dei tassi da parte delle banche centrali il prossimo anno. Perché, diciamolo chiaramente, con l’inflazione che torna giù grazie alle politiche restrittive messe in campo con giusta determinazione dalle banche centrali, l’anno prossimo primi tagli dei tassi ci dovranno necessariamente essere. Cosa insegna questo nuovo scenario rialzista? Primo: tonnellate di previsioni pessimiste, che parlavano di grande recessione in arrivo, di inflazione persistente e di tassi alti a lungo, si sono rivelate sbagliate. Secondo: chi è corso a vendere i suoi fondi in preda al panico, magari per mettere tutto e solo in titoli di stato, ha sbagliato di grosso. Ancora una volta.
Se vai al bar capita di sentir dire che “le Borse vanno male”. Una percezione assolutamente infondata, ma incredibilmente diffusa, in buona parte a causa dei media che continuano spesso a fare da cassa di risonanza per visioni super pessimiste sui mercati. Si è sentito di tutto per mesi e mesi: dalla grande recessione che doveva colpire le economie occidentali (e che non si è vista) fino, appunto, ai listini azionari che dovevano andare male. Ebbene, i numeri dicono altro! Da Wall Street fino a Piazza Affari si sta chiudendo un anno di Borsa meraviglioso, con indici che hanno messo a segno rialzi ben sopra il 20%. E questo sarebbe andare male? Ma non scherziamo! Piazza Affari in questi giorni ha raggiunto addirittura la soglia dei 30mila punti, che non si vedeva dal lontano 2008. Numeri spettacolari, ritorni medi ben sopra quelli dei titoli di Stato. Eppure, tanti piccoli risparmiatori non lo sanno, non lo percepiscono.
Nonostante questo bellissimo trend rialzista sui listini azionari occidentali, con una super Piazza Affari tra i protagonisti, tanti risparmiatori hanno venduto tutto per correre verso i titoli di Stato, percepiti come un rifugio. Proprio nel momento in cui non c’era nulla da cui fuggire. Ebbene, come abbiamo già avuto modo di dire in questa rubrica, alla base di una corretta educazione finanziaria e di un approccio equilibrato agli investimenti, una quota di titoli di Stato in un portafoglio ci può stare. Ma tornare a mettere tutto solo nei titoli di Stato, come succedeva decenni fa con i famosi “Bot people” è un errore. Perché così facendo non si diversifica il rischio. E perché, come sta succedendo ora, si finisce sempre per vendere asset azionari sui minimi relativi e perdersi poi grandi rialzi.
Diciamolo chiaramente, quindi: chi quest’anno ha liquidato tutti i suoi fondi azionari (sul mercato si sono registrati grandi disinvestimenti) si è perso una enorme opportunità di guadagno e lo può vedere bene oggi, leggendo di questo rally di fine anno. Invece tanti professionisti, che hanno un approccio più razionale, hanno comprato magari in fasi di ribasso, che si sono rivelate occasioni di entrata, mentre tanti piccoli risparmiatori hanno venduto. Spesso succede così, è innanzitutto come detto una questione di educazione finanziaria.
WALL STREET E PIAZZA AFFARI DA RECORD
Se vai al bar capita di sentir dire che “le Borse vanno male”. Una percezione assolutamente infondata, ma incredibilmente diffusa, in buona parte a causa dei media che continuano spesso a fare da cassa di risonanza per visioni super pessimiste sui mercati. Si è sentito di tutto per mesi e mesi: dalla grande recessione che doveva colpire le economie occidentali (e che non si è vista) fino, appunto, ai listini azionari che dovevano andare male. Ebbene, i numeri dicono altro! Da Wall Street fino a Piazza Affari si sta chiudendo un anno di Borsa meraviglioso, con indici che hanno messo a segno rialzi ben sopra il 20%. E questo sarebbe andare male? Ma non scherziamo! Piazza Affari in questi giorni ha raggiunto addirittura la soglia dei 30mila punti, che non si vedeva dal lontano 2008. Numeri spettacolari, ritorni medi ben sopra quelli dei titoli di Stato. Eppure, tanti piccoli risparmiatori non lo sanno, non lo percepiscono.
L’ERRORE DI CORRERE A VENDERE I FONDI
Nonostante questo bellissimo trend rialzista sui listini azionari occidentali, con una super Piazza Affari tra i protagonisti, tanti risparmiatori hanno venduto tutto per correre verso i titoli di Stato, percepiti come un rifugio. Proprio nel momento in cui non c’era nulla da cui fuggire. Ebbene, come abbiamo già avuto modo di dire in questa rubrica, alla base di una corretta educazione finanziaria e di un approccio equilibrato agli investimenti, una quota di titoli di Stato in un portafoglio ci può stare. Ma tornare a mettere tutto solo nei titoli di Stato, come succedeva decenni fa con i famosi “Bot people” è un errore. Perché così facendo non si diversifica il rischio. E perché, come sta succedendo ora, si finisce sempre per vendere asset azionari sui minimi relativi e perdersi poi grandi rialzi.
CHI HA VENDUTO HA PERSO IL RALLY
Diciamolo chiaramente, quindi: chi quest’anno ha liquidato tutti i suoi fondi azionari (sul mercato si sono registrati grandi disinvestimenti) si è perso una enorme opportunità di guadagno e lo può vedere bene oggi, leggendo di questo rally di fine anno. Invece tanti professionisti, che hanno un approccio più razionale, hanno comprato magari in fasi di ribasso, che si sono rivelate occasioni di entrata, mentre tanti piccoli risparmiatori hanno venduto. Spesso succede così, è innanzitutto come detto una questione di educazione finanziaria.
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