Lo scenario
Allianz Global Investors: ecco i temi chiave e le opportunità per il 2024
Se nel lungo periodo le azioni potrebbero essere la scelta migliore per la preservazione del capitale reale, l’aumento dei rendimenti obbligazionari rivitalizza i portafogli multi asset
di Leo Campagna 9 Dicembre 2023 09:30
Per scoprire le opportunità che potrebbero presentarsi nel corso del 2024 occorre mettere a fuoco alcuni fattori chiave. Il primo dei quali, secondo Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy di Allianz Global Investors, è l’andamento dell’inflazione.
“La storia insegna che, ad un anno circa dal raggiungimento del picco dell’inflazione, il suo tasso di rallentamento diminuisce notevolmente e che i cali dei tassi di inflazione sono spesso interrotti da nuove ondate di aumento. Al contrario, le attese inflazionistiche dei consumatori restano elevate” fa sapere Rondorf. Che poi passa al secondo tema chiave del 2024: la possibilità di una riduzione dei tassi da parte di alcune banche centrali. A questo proposito, il manager ritiene che i tagli dei tassi scontati al momento dal mercato sembrano già molto ambiziosi (quasi 100 punti base nel caso della Federal Reserve).
Per quanto riguarda invece le prospettive sulla crescita, le stime di economisti ed analisti societari vanno nella direzione di un “soft landing” per l’economia USA. Tuttavia, affinché tali speranze si avverino, occorre una concomitanza di inflazione stabilmente “domata” e di crescita frenata ma non “soffocata”. Un difficile gioco di equilibri, che potrebbe essere agevolato in particolare dall’aumento della produttività: l’offerta di beni e servizi aumenterebbe senza alimentare l’inflazione a fronte di una domanda crescente.
Trend strutturali come intelligenza artificiale, automatizzazione e digitalizzazione resteranno pertanto al centro dell’attenzione degli investitori anche nel 2024 e oltre. “Non vanno tuttavia trascurati né il rischio di un raffreddamento eccessivo dell’economia e nemmeno gli sviluppi della situazione geopolitica. Oltre al conflitto in Medio Oriente e alla guerra in Ucraina, a novembre 2024 negli Stati Uniti si terranno le elezioni presidenziali, che rappresentano un’importante incognita” riferisce Rondorf.
Resta il fatto, secondo il manager di AllianzGI, che nel corso del 2024 i titoli di stato potrebbero beneficiare delle speranze di un calo dei tassi di interesse. “Per gli investitori in euro i Bund a 10 anni non garantiscono la preservazione del capitale reale in caso di detenzione dei titoli sino a scadenza. Mentre gli investitori in dollari potrebbero ricavare rendimenti reali positivi tramite i Treasury USA a 10 anni” specifica Rondorf, secondo il quale, in uno scenario di recessione, è opportuno mettere in conto la possibilità di un calo dei rendimenti a breve termine e di un irripidimento della curva.
Guardando alle obbligazioni societarie, invece, occorre un’attenta selezione tra “buoni” e “cattivi” emittenti che offre buone opportunità per i gestori attivi. I mercati obbligazionari asiatici, in particolare al di fuori di quello cinese, sembrano favoriti dalla prospettiva che i tassi della Federal Reserve statunitense abbiano raggiunto il picco. Diversi Paesi asiatici, inoltre, possono beneficiare della riconfigurazione delle filiere produttive, nonché di una popolazione attiva giovane.
Passando all’equity, un atterraggio morbido dell’economia USA potrebbe spingere le azioni verso nuovi massimi, favorendo in particolare i segmenti trascurati come i titoli delle società a piccola capitalizzazione (small cap). In caso di recessione, invece, eventuali correzioni nel corso dell’anno potrebbero offrire dei buoni punti di ingresso. In entrambi gli scenari le società di consolidata qualità con potere di determinazione dei prezzi potrebbero contribuire alla stabilità del portafoglio.
“Se nel lungo periodo le azioni potrebbero essere la scelta migliore per la preservazione del capitale reale, l’aumento dei rendimenti obbligazionari rivitalizza i portafogli multi asset. La carta vincente resta comunque quella della diversificazione mentre si raccomanda di privilegiare gli investimenti sostenibili, che possono contribuire a migliorare il profilo di
rischio/rendimento dei portafogli” conclude il manager di Allianz Global Investors.
INFLAZIONE E POSSIBILE RIDUZIONE DEI TASSI
“La storia insegna che, ad un anno circa dal raggiungimento del picco dell’inflazione, il suo tasso di rallentamento diminuisce notevolmente e che i cali dei tassi di inflazione sono spesso interrotti da nuove ondate di aumento. Al contrario, le attese inflazionistiche dei consumatori restano elevate” fa sapere Rondorf. Che poi passa al secondo tema chiave del 2024: la possibilità di una riduzione dei tassi da parte di alcune banche centrali. A questo proposito, il manager ritiene che i tagli dei tassi scontati al momento dal mercato sembrano già molto ambiziosi (quasi 100 punti base nel caso della Federal Reserve).
PROSPETTIVE DI CRESCITA
Per quanto riguarda invece le prospettive sulla crescita, le stime di economisti ed analisti societari vanno nella direzione di un “soft landing” per l’economia USA. Tuttavia, affinché tali speranze si avverino, occorre una concomitanza di inflazione stabilmente “domata” e di crescita frenata ma non “soffocata”. Un difficile gioco di equilibri, che potrebbe essere agevolato in particolare dall’aumento della produttività: l’offerta di beni e servizi aumenterebbe senza alimentare l’inflazione a fronte di una domanda crescente.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE, AUTOMATIZZAZIONE E DIGITALIZZAZIONE
Trend strutturali come intelligenza artificiale, automatizzazione e digitalizzazione resteranno pertanto al centro dell’attenzione degli investitori anche nel 2024 e oltre. “Non vanno tuttavia trascurati né il rischio di un raffreddamento eccessivo dell’economia e nemmeno gli sviluppi della situazione geopolitica. Oltre al conflitto in Medio Oriente e alla guerra in Ucraina, a novembre 2024 negli Stati Uniti si terranno le elezioni presidenziali, che rappresentano un’importante incognita” riferisce Rondorf.
LE PROSPETTIVE PER I TITOLI DI STATO
Resta il fatto, secondo il manager di AllianzGI, che nel corso del 2024 i titoli di stato potrebbero beneficiare delle speranze di un calo dei tassi di interesse. “Per gli investitori in euro i Bund a 10 anni non garantiscono la preservazione del capitale reale in caso di detenzione dei titoli sino a scadenza. Mentre gli investitori in dollari potrebbero ricavare rendimenti reali positivi tramite i Treasury USA a 10 anni” specifica Rondorf, secondo il quale, in uno scenario di recessione, è opportuno mettere in conto la possibilità di un calo dei rendimenti a breve termine e di un irripidimento della curva.
SELEZIONE NELLE OBBLIGAZIONI SOCIETARIE
Guardando alle obbligazioni societarie, invece, occorre un’attenta selezione tra “buoni” e “cattivi” emittenti che offre buone opportunità per i gestori attivi. I mercati obbligazionari asiatici, in particolare al di fuori di quello cinese, sembrano favoriti dalla prospettiva che i tassi della Federal Reserve statunitense abbiano raggiunto il picco. Diversi Paesi asiatici, inoltre, possono beneficiare della riconfigurazione delle filiere produttive, nonché di una popolazione attiva giovane.
SMALL CAP E SOCIETÀ DI CONSOLIDATA QUALITÀ
Passando all’equity, un atterraggio morbido dell’economia USA potrebbe spingere le azioni verso nuovi massimi, favorendo in particolare i segmenti trascurati come i titoli delle società a piccola capitalizzazione (small cap). In caso di recessione, invece, eventuali correzioni nel corso dell’anno potrebbero offrire dei buoni punti di ingresso. In entrambi gli scenari le società di consolidata qualità con potere di determinazione dei prezzi potrebbero contribuire alla stabilità del portafoglio.
DIVERSIFICAZIONE E INVESTIMENTI SOSTENIBILI
“Se nel lungo periodo le azioni potrebbero essere la scelta migliore per la preservazione del capitale reale, l’aumento dei rendimenti obbligazionari rivitalizza i portafogli multi asset. La carta vincente resta comunque quella della diversificazione mentre si raccomanda di privilegiare gli investimenti sostenibili, che possono contribuire a migliorare il profilo di
rischio/rendimento dei portafogli” conclude il manager di Allianz Global Investors.