L’apertura dei mercati
Borse europee poco mosse in attesa questa settimana di Fed e Bce
Avvio cauto per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che attendono le indicazioni delle banche centrali e scommettono sul taglio dei tassi nel 2024. In rialzo il petrolio, scende il gas
di Fabrizio Arnhold 11 Dicembre 2023 09:13
Le Borse europee iniziano la settimana in cerca di spunti, con i principali listini poco mossi, tra il rallentamento dell’economia cinese e con gli investitori che attendono le riunioni di Fed e Bce. A Milano il Ftse Mib dopo i primi minuti di contrattazioni segna -0,08%, il Dax di Francoforte +0,06%, il Cac 40 di Parigi +0,14%, l’Ibex 35 di Madrid +0,01% e il Ftse 100 di Londra -0,10%. La Borsa di Tokyo archivia la giornata in rialzo, con l'indice Nikkei a +1,5%, in scia a Wall Street, con lo yen in calo.
Restano i timori per la frenata dell’economia cinese, con i prezzi a novembre a -0,5% sia annuo che mensile, contro attese di 0,1%. Le azioni di stimolo da parte di Pechino tardano ad arrivare. Sul versante macro, in pubblicazione i numeri dell’inflazione Usa di novembre, che saranno sotto lente delle banche centrali, in settimana infatti sono attese le riunioni della Federal Reserve e della Banca centrale europea e Bank of England. Il mercato continua a scommettere su tagli dei tassi nella primavera del 2024. Wall Street si prepara a ripartire dalla soglia dei 4.600 punti, 1.200 punti sopra i massimi pre Covid, 200 punti sotto i massimi storici.
Guardando al valutario, è stabile il cambio tra euro e dollaro a 1,076. Il petrolio è in recupero, dopo il calo dei prezzi del 4% nell’ultima settimana: il Brent scadenza febbraio tratta a 76,4 dollari al barile, il Wti scadenza gennaio a 71,8 dollari al barile. Il gas naturale scende sulla piattaforma di Amsterdam del 5%, a 36,5 euro al megawattora.
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Tra i singoli titoli, Stm (-0,26%) stacca la cedola trimestrale. Tra le banche, oggi è attesa la sentenza di appello per gli ex vertici Mps (+0,6%), mentre Banco Bpm parte in rialzo (+1,3%) alla vigilia del piano strategico, in ribasso Erg e Diasorin. Lo spread apre stabile a 178 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve calo al 4,04%.
FRENA L’ECONOMIA CINESE
Restano i timori per la frenata dell’economia cinese, con i prezzi a novembre a -0,5% sia annuo che mensile, contro attese di 0,1%. Le azioni di stimolo da parte di Pechino tardano ad arrivare. Sul versante macro, in pubblicazione i numeri dell’inflazione Usa di novembre, che saranno sotto lente delle banche centrali, in settimana infatti sono attese le riunioni della Federal Reserve e della Banca centrale europea e Bank of England. Il mercato continua a scommettere su tagli dei tassi nella primavera del 2024. Wall Street si prepara a ripartire dalla soglia dei 4.600 punti, 1.200 punti sopra i massimi pre Covid, 200 punti sotto i massimi storici.
EURO-DOLLARO STABILE
Guardando al valutario, è stabile il cambio tra euro e dollaro a 1,076. Il petrolio è in recupero, dopo il calo dei prezzi del 4% nell’ultima settimana: il Brent scadenza febbraio tratta a 76,4 dollari al barile, il Wti scadenza gennaio a 71,8 dollari al barile. Il gas naturale scende sulla piattaforma di Amsterdam del 5%, a 36,5 euro al megawattora.
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Tra i singoli titoli, Stm (-0,26%) stacca la cedola trimestrale. Tra le banche, oggi è attesa la sentenza di appello per gli ex vertici Mps (+0,6%), mentre Banco Bpm parte in rialzo (+1,3%) alla vigilia del piano strategico, in ribasso Erg e Diasorin. Lo spread apre stabile a 178 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve calo al 4,04%.
