L'apertura dei mercati

Borse in positivo in attesa oggi della Fed

Avvio con il segno più per le Borse nella giornata segnata dalla decisione della Fed sui tassi di interesse. Male i listini cinesi dopo il mancato annuncio del sostegno al settore immobiliare durante il Congresso

di Antonio Cardarelli 13 Dicembre 2023 09:11

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza in verde per i listini europei nel giorno della Fed. L’indice Ftse Mib guadagna lo 0,2% nelle prime battute, sulla stessa linea di Francoforte.

QUESTA SERA LA FED


Gli occhi degli investitori sono puntati sulla riunione della Federal Reserve, che questa sera alle 20 circa renderà note le decisioni sulla politica monetaria. Pochi dubbi sul fatto che la Fed lascerà i tassi invariati al 5,25%-5,5%, livello a cui sono stati portati il 26 luglio e poi confermato nelle due riunioni successive. Ma l’attenzione sarà concentrata sulle parole del presidente Jerome Powell per capire i tempi di un possibile taglio al costo del denaro alla luce di un'inflazione statunitense alla vigilia leggermente sopra le attese. La conferenza stampa di Powell è in programma alle 20,30.

NUOVI MASSIMI PER WALL STREET


Nella seduta di ieri, intanto, i tre maggiori indici a Wall Street hanno toccato i massimi dell'ultimo anno. Sui listini cinesi listini in rosso di oltre un punto percentuale dopo che la conferenza annuale di Pechino sull'economia non ha registrato, a differenza delle attese, annunci sul sostegno al comparto immobiliare. In positivo, invece, la Borsa di Tokyo con l’indice Nikkei che guadagna lo 0,25% grazie all’andamento positivo dell’indice Tankan, che misura il sentiment tra le grandi imprese giapponesi, salito a dicembre al livello più alto da marzo 2022 grazie alla ripresa del settore auto.

VALUTE E PETROLIO


Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro è piatto a 1,0780, cosi' come il gas a 34,4 euro al MWh. In Argentina il nuovo presidente Milei ha svalutato del 50% il valore del peso. I dubbi sulla tenuta della domanda globale di energia incidono sul petrolio: il Brent del Mare del Nord di febbraio passa di mano a 72,8 dollari al barile (-0,7 per cento).

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