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ANIMA Sgr: con un fondo pensione un futuro più sereno e meno tasse
È possibile mantenere, anche in pensione, un tenore di vita simile a quello da lavoratore grazie alla previdenza integrativa. Una possibile soluzione l’offre Arti & Mestieri, il fondo pensione di ANIMA Sgr
di Leo Campagna 20 Dicembre 2023 11:10
Nel recente Rapporto “Pensions at a glance” diffuso lo scorso 13 dicembre, l’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha rivelato che in Italia i giovani che entrano adesso nel mercato del lavoro andranno in pensione a 71 anni.
Una prospettiva poco incoraggiante, soprattutto alla luce del calcolo della pensione, trasformato dal metodo retributivo (basato sulla media delle ultime annualità) al metodo contributivo (contributi versati e rivalutati moltiplicati per un coefficiente di trasformazione - aspettativa di vita) che ha creato i presupposti per una prestazione pensionistica obbligatoria molto meno generosa rispetto al passato.
La buona notizia è che è possibile mantenere, anche in pensione, un tenore di vita simile a quello da lavoratore: la soluzione è nella previdenza integrativa. I fondi pensione consentono di costruire, nel corso dell’attività lavorativa, un capitale per integrare la previdenza obbligatoria: sono infatti pensati proprio per destinare una parte dei propri risparmi per una pensione che si aggiunga a quella pubblica.
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L’adesione ad un fondo pensione è aperta sia ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, sia a soggetti non portatori di redditi da lavoro come, per esempio, i pensionati o le persone fiscalmente a carico: quest’ultimo aspetto li rende un ottimo metodo di risparmio per tutti i componenti della famiglia. Un genitore o un nonno possono per esempio versare contributi a favore del figlio o del nipote contribuendo a creargli le fondamenta per un futuro più solido.
Anche perché, alla previdenza complementare lo Stato riconosce agevolazioni fiscali di cui altre forme di risparmio non beneficiano, anche per i familiari fiscalmente a carico. Investire in un fondo pensione consente infatti di ottenere vantaggi fiscali per quanto concerne i contributi, i rendimenti e le prestazioni finali.
I rendimenti scontano un’imposta sui redditi di capitale pari massimo al 20%, rispetto al 26% di altri investimenti finanziari. Le prestazioni pensionistiche, al netto della tassazione sul capital gain ed eventuali contributi non dedotti, sono tassate al massimo al 15%, aliquota che può scendere fino al 9% in funzione degli anni di partecipazione al fondo. I contributi volontari ed eventuali contributi del datore di lavoro sono invece deducibili dal reddito fino a €5.164 l’anno. Per esempio, un lavoratore con un reddito imponibile annuo di 40 mila euro, se versa nell’anno 5.164 in un fondo pensione, risparmia 1.807 euro sull’irpef da pagare.
E se si avesse bisogno del capitale accumulato prima dell’età pensionabile? Nessun problema. È sempre possibile richiedere fino a un 75% della posizione maturata per spese mediche, per sé, coniuge e figli. Dopo 8 anni dall’adesione, si può chiedere fino ad un 75% della posizione maturata per acquisto di prima casa per sé o per i propri figli, o per ristrutturazione della prima casa e, sempre dopo 8 anni dall’adesione, è possibile richiedere fino a un 30% della posizione maturata senza giustificarne il motivo.
Una risposta pratica alla domanda di come costruire la propria pensione integrativa la offre Anima Arti & Mestieri, un fondo pensione aperto a contribuzione definita che propone soluzioni differenti a seconda del profilo di rischio, dell’orizzonte temporale di investimento e dei progetti di vita di ogni singolo investitore. È flessibile e adattabile alle esigenze di ogni aderente, in quanto offre la possibilità di scegliere tra 5 comparti, con una composizione di investimento azionaria/obbligazionaria differente a seconda delle varie esigenze e dell'orizzonte temporale di investimento.
Per esempio Anima Arti e Mestieri - Comparto Garanzia 1+ è un comparto adatto a chi è prossimo alla pensione e/o ha una bassa propensione al rischio e garantisce almeno la restituzione del totale dei contributi netti versati. Anima Arti e Mestieri - Comparto Crescita 25+, si prefigge invece di cogliere le diverse opportunità di investimento dei mercati azionari internazionali, puntando alla loro capacità di maggiore rivalutazione nel lungo periodo. È adatto a chi è lontano dalla pensione (circa 25 anni) e/o ha una medio\alta propensione al rischio e punta su un investimento azionario particolarmente dinamico, senza vincoli di settore, area geografica o capitalizzazione.
Gli altri tre comparti del fondo consentono di pianificare in modo efficiente le esigenze intermedie di questi due comparti. Anima Arti & Mestieri è uno dei fondi pensione aperti più longevi presenti sul mercato italiano essendo attivo ininterrottamente dal 1999. Inoltre è gestito da ANIMA Sgr, leader indipendente nell’industria del risparmio gestito italiano con 40 anni di storia e oltre 186 miliardi di euro in gestione (a fine novembre 2023).
PENSIONI PUBBLICHE SEMPRE MENO GENEROSE
Una prospettiva poco incoraggiante, soprattutto alla luce del calcolo della pensione, trasformato dal metodo retributivo (basato sulla media delle ultime annualità) al metodo contributivo (contributi versati e rivalutati moltiplicati per un coefficiente di trasformazione - aspettativa di vita) che ha creato i presupposti per una prestazione pensionistica obbligatoria molto meno generosa rispetto al passato.
COME OTTENERE UN TENORE DI VITA SIMILE A QUELLO DA LAVORATORE
La buona notizia è che è possibile mantenere, anche in pensione, un tenore di vita simile a quello da lavoratore: la soluzione è nella previdenza integrativa. I fondi pensione consentono di costruire, nel corso dell’attività lavorativa, un capitale per integrare la previdenza obbligatoria: sono infatti pensati proprio per destinare una parte dei propri risparmi per una pensione che si aggiunga a quella pubblica.
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L’adesione ad un fondo pensione è aperta sia ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, sia a soggetti non portatori di redditi da lavoro come, per esempio, i pensionati o le persone fiscalmente a carico: quest’ultimo aspetto li rende un ottimo metodo di risparmio per tutti i componenti della famiglia. Un genitore o un nonno possono per esempio versare contributi a favore del figlio o del nipote contribuendo a creargli le fondamenta per un futuro più solido.
I BENEFICI FISCALI
Anche perché, alla previdenza complementare lo Stato riconosce agevolazioni fiscali di cui altre forme di risparmio non beneficiano, anche per i familiari fiscalmente a carico. Investire in un fondo pensione consente infatti di ottenere vantaggi fiscali per quanto concerne i contributi, i rendimenti e le prestazioni finali.
DEDUZIONI FINO A 5.164 EURO L’ANNO SUL REDDITO IMPONIBILE
I rendimenti scontano un’imposta sui redditi di capitale pari massimo al 20%, rispetto al 26% di altri investimenti finanziari. Le prestazioni pensionistiche, al netto della tassazione sul capital gain ed eventuali contributi non dedotti, sono tassate al massimo al 15%, aliquota che può scendere fino al 9% in funzione degli anni di partecipazione al fondo. I contributi volontari ed eventuali contributi del datore di lavoro sono invece deducibili dal reddito fino a €5.164 l’anno. Per esempio, un lavoratore con un reddito imponibile annuo di 40 mila euro, se versa nell’anno 5.164 in un fondo pensione, risparmia 1.807 euro sull’irpef da pagare.
LE ANTICIPAZIONI
E se si avesse bisogno del capitale accumulato prima dell’età pensionabile? Nessun problema. È sempre possibile richiedere fino a un 75% della posizione maturata per spese mediche, per sé, coniuge e figli. Dopo 8 anni dall’adesione, si può chiedere fino ad un 75% della posizione maturata per acquisto di prima casa per sé o per i propri figli, o per ristrutturazione della prima casa e, sempre dopo 8 anni dall’adesione, è possibile richiedere fino a un 30% della posizione maturata senza giustificarne il motivo.
ANIMA ARTI & MESTIERI
Una risposta pratica alla domanda di come costruire la propria pensione integrativa la offre Anima Arti & Mestieri, un fondo pensione aperto a contribuzione definita che propone soluzioni differenti a seconda del profilo di rischio, dell’orizzonte temporale di investimento e dei progetti di vita di ogni singolo investitore. È flessibile e adattabile alle esigenze di ogni aderente, in quanto offre la possibilità di scegliere tra 5 comparti, con una composizione di investimento azionaria/obbligazionaria differente a seconda delle varie esigenze e dell'orizzonte temporale di investimento.
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Per esempio Anima Arti e Mestieri - Comparto Garanzia 1+ è un comparto adatto a chi è prossimo alla pensione e/o ha una bassa propensione al rischio e garantisce almeno la restituzione del totale dei contributi netti versati. Anima Arti e Mestieri - Comparto Crescita 25+, si prefigge invece di cogliere le diverse opportunità di investimento dei mercati azionari internazionali, puntando alla loro capacità di maggiore rivalutazione nel lungo periodo. È adatto a chi è lontano dalla pensione (circa 25 anni) e/o ha una medio\alta propensione al rischio e punta su un investimento azionario particolarmente dinamico, senza vincoli di settore, area geografica o capitalizzazione.
FONDO ATTIVO ININTERROTTAMENTE DAL 1999
Gli altri tre comparti del fondo consentono di pianificare in modo efficiente le esigenze intermedie di questi due comparti. Anima Arti & Mestieri è uno dei fondi pensione aperti più longevi presenti sul mercato italiano essendo attivo ininterrottamente dal 1999. Inoltre è gestito da ANIMA Sgr, leader indipendente nell’industria del risparmio gestito italiano con 40 anni di storia e oltre 186 miliardi di euro in gestione (a fine novembre 2023).
