Calcio e diritti
Corte Ue: il monopolio Uefa-Fifa viola le norme europee e danneggia i club
Sentenza storica che potrebbe riscrivere le regole del mondo del calcio. “Le norme Fifa e Uefa sono contrarie al diritto dell’Ue e violano il diritto della concorrenza e alla libera prestazione di servizi”. Il titolo delle Juve in rialzo
di Fabrizio Arnhold 21 Dicembre 2023 12:59
“Le norme Fifa e Uefa sull’approvazione preventiva delle competizioni calcistiche tra club, come la Super League sono contrarie al diritto dell’Ue e violano il diritto delle concorrenza e alla libera prestazione di servizi”. Arriva una sentenza storica della Corte Ue in merito al caso della Superlega, promossa da alcuni club europei, tra cui Juventus e il Real Madrid. Le azioni del club bianconero sono in rialzo del 5% in Borsa.
Le norme della Fifa e dell’Uefa, specificano i giudici europei, “che subordinano alla loro preventiva approvazione qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub, come la Super League, e che vietano ai club e ai giocatori di giocare in tali competizioni sono illegittime”. Inoltre, “non esiste un quadro di riferimento per le norme Fifa e Uefa che ne garantisca la trasparenza, l’obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità”. Allo stesso modo, le norme che conferiscono il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti relativi a tali competizioni “sono tali da limitare la concorrenza, data la loro importanza per i media, i consumatori e i telespettatori dell'Unione europea”.
La Corte osserva come l'organizzazione di competizioni calcistiche tra club e lo sfruttamento dei diritti mediatici siano “evidentemente” attività economiche: “Esse devono quindi rispettare le regole della concorrenza e le libertà di circolazione, anche se l'esercizio economico dello sport presenta alcune caratteristiche specifiche, come l'esistenza di associazioni dotate di determinati poteri di regolamentazione e di controllo e il potere di imporre sanzioni”.
La Corte Ue afferma poi che, “quando un'impresa in posizione dominante ha il potere di determinare le condizioni di accesso al mercato di imprese potenzialmente concorrenti, tale potere, dato il rischio di conflitto di interessi cui dà luogo, deve essere soggetto a criteri idonei a garantirne la trasparenza, l'obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità”. Tuttavia, conclude la Corte, i poteri di Fifa e Uefa “non sono soggetti ad alcun criterio di questo tipo” e, quindi, “stanno quindi abusando di una posizione dominante”.
“Le norme Fifa e Uefa relative allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da danneggiare le società calcistiche europee, tutte le società che operano nei mercati dei media e, in ultima analisi, i consumatori e i telespettatori, impedendo loro di godere di competizioni nuove e potenzialmente innovative o interessanti”, precisano dalla Corte Ue. Sul progetto Superlega i giudici non entrano nel merito, pur sottolineando come Uefa e Fifa stiano “abusando di una posizione dominante”.
NORME FIFA ILLEGITTIME
Le norme della Fifa e dell’Uefa, specificano i giudici europei, “che subordinano alla loro preventiva approvazione qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub, come la Super League, e che vietano ai club e ai giocatori di giocare in tali competizioni sono illegittime”. Inoltre, “non esiste un quadro di riferimento per le norme Fifa e Uefa che ne garantisca la trasparenza, l’obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità”. Allo stesso modo, le norme che conferiscono il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti relativi a tali competizioni “sono tali da limitare la concorrenza, data la loro importanza per i media, i consumatori e i telespettatori dell'Unione europea”.
LO SFRUTTAMENTO DEI DIRITTI MEDIATICI
La Corte osserva come l'organizzazione di competizioni calcistiche tra club e lo sfruttamento dei diritti mediatici siano “evidentemente” attività economiche: “Esse devono quindi rispettare le regole della concorrenza e le libertà di circolazione, anche se l'esercizio economico dello sport presenta alcune caratteristiche specifiche, come l'esistenza di associazioni dotate di determinati poteri di regolamentazione e di controllo e il potere di imporre sanzioni”.
FIFA E UEFA ABUSANO DI UNA POSIZIONE DOMINANTE
La Corte Ue afferma poi che, “quando un'impresa in posizione dominante ha il potere di determinare le condizioni di accesso al mercato di imprese potenzialmente concorrenti, tale potere, dato il rischio di conflitto di interessi cui dà luogo, deve essere soggetto a criteri idonei a garantirne la trasparenza, l'obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità”. Tuttavia, conclude la Corte, i poteri di Fifa e Uefa “non sono soggetti ad alcun criterio di questo tipo” e, quindi, “stanno quindi abusando di una posizione dominante”.
E SFRUTTANO I DIRITTI TV
“Le norme Fifa e Uefa relative allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da danneggiare le società calcistiche europee, tutte le società che operano nei mercati dei media e, in ultima analisi, i consumatori e i telespettatori, impedendo loro di godere di competizioni nuove e potenzialmente innovative o interessanti”, precisano dalla Corte Ue. Sul progetto Superlega i giudici non entrano nel merito, pur sottolineando come Uefa e Fifa stiano “abusando di una posizione dominante”.
Trending