La view

Candriam: la Cina è stata superata da nuovi leader tra i Paesi emergenti

Tra i fattori che favoriscono altri Paesi emergenti rispetto a Pechino ci sono le dinamiche demografiche, le opportunità della transizione energetica e i mutamenti nelle supply chain

di Redazione 22 Dicembre 2023 12:43

financialounge -  Candriam intelligenza artificiale investimenti Kroum Sourov Paesi emergenti Paulo Salazar
Gli equilibri economici globali si stanno ridisegnando. Se il panorama – anche per via delle tensioni geopolitiche – rimane in continua evoluzione, secondo Candriam c’è una tendenza che emerge chiaramente dal rimescolamento in atto: e cioè lo spostamento graduale della crescita dalla Cina verso altri Paesi emergenti. A dettarlo sono diversi fattori, come le dinamiche demografiche, le trasformazioni legate al cambiamento climatico e all’intelligenza artificiale e i mutamenti delle supply chain.

SUPPLY CHAIN ALTERNATIVE E FATTORI DEMOGRAFICI


Come negli anni Novanta l’affermarsi della tecnologia moderna ha portato all’outsourcing e all’offshoring della produzione, oggi si stanno creando opportunità per Paesi come Messico, India e altre realtà del Sudest asiatico, dove le aziende globali hanno iniziato a investire in supply chain alternative. Il Messico ha sfruttato la vicinanza con gli Stati Uniti per diventarne il principale partner commerciale, mentre in India si sta registrando una crescita delle aziende manufatturiere e orientate all’esportazione nel settore farmaceutico, biotecnologico e manufatturiero elettronico.

I FATTORI DEMOGRAFICI


I nuovi fattori demografici giocano poi un ruolo cruciale. Se la Cina ha beneficiato per anni del fatto che una percentuale sostanziale della popolazione fosse in età lavorativa, oggi non è più così; India, Indonesia e Malesia sono destinate ad approfittare di questa dinamica che ha avvantaggiato a lungo Pechino.

LE RISORSE MINERARIE


Il mondo sta guardando con attenzione alle nuove tecnologie che guidano la transizione energetica globale, in particolare alle innovazioni legate a batterie e semiconduttori. Per l'approvvigionamento di minerali come litio, nichel, cobalto, grafite e manganese, indispensabili per le batterie dei veicoli elettrici, le società devono fare i conti con l’accentramento delle supply chain, dominate principalmente da Australia e Cina. Le considerazioni geopolitiche e le strategie politiche negli Stati Uniti e nell’Ue mirano però a ridurre la dipendenza da queste supply chain straniere.

SFORZI DI DIVERSIFICAZIONE


Nell’estrazione mineraria si possono compiere sforzi di diversificazione, specialmente per la grafite, di cui Europa e Brasile possiedono riserve ingenti. Attualmente, la Cina domina la produzione di celle di batterie, ma Corea e Giappone svolgono un ruolo vitale a valle. Con politiche di sostegno e cambiamenti geopolitici, altri Paesi in via di sviluppo potrebbero recuperare terreno.

LA TRANSIZIONE ENERGETICA


C’è poi la questione della transizione energetica, per cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea guardano ad altri partner oltre la Cina. Leggi come il Critical Materials Act dell'UE e l'Inflation Reduction Act degli Stati Uniti gettano le basi per opportunità in realtà come la Corea , l'Indonesia e l'America Latina.

LA CORSA ALL’ORO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


La supply chain globale dei semiconduttori è dominata da Taiwan e dalla Corea del Sud, che forniscono l’infrastruttura essenziale alla base della “corsa all’oro” dell’intelligenza artificiale, a partire dagli hotspot di produzione di semiconduttori e hardware in Asia all’emergere di tecnologie innovative come HBM (High Bandwidth Memory) e CoWoS (Chip-on-Wafer-on-Substrate). Di conseguenza, queste regioni appaiono cruciali per gli sviluppi strutturali e tecnologici lungo la supply chain dell’intelligenza artificiale, promettendo una potenziale e sostanziale crescita negli anni a venire.

MERCATI EX CINA: IL PRINCIPALE MOTORE DI CRESCITA


In conclusione, secondo l’analisi effettuata da Paulo Salazar (Head of Emerging Markets Equity di Candriam) e Kroum Sourov (Lead ESG Analyst, ESG Sovereign Research dell’azienda), dinamiche demografiche favorevoli, cambiamenti geopolitici positivi e opportunità nella transizione energetica e nelle supply chain dei semiconduttori possono posizionare i mercati emergenti alla guida della crescita globale in modo sostenibile. Nei prossimi anni i mercati emergenti ex Cina costituiranno il principale motore di crescita del pianeta, contribuendo in maniera significativa all’espansione economica globale. Perché ciò accada dovranno però essere all’altezza della situazione, proseguendo il percorso verso una crescita sostenibile e robusta in uno scenario economico complessivo che muta rapidamente e in continuazione.

Trending