La view
BNY Mellon IM: opportunità per l’investimento azionario anche nel 2024
Il Global investment market outlook per il 2024 avverte anche sui rischi legati alle valutazioni e alla geopolitica, ma vede un quadro favorevole in molti settori per l’investitore che guarda al lungo termine
di Stefano Caratelli 29 Dicembre 2023 12:23
L’inflazione è destinata a restare a lungo sopra i target delle banche centrali con tassi a livelli elevati, ma i mercati azionari nel 2023 sono stati guidati proprio da quel ristretto gruppo di Magnifici 7 considerato più vulnerabile a questo tipo di ambiente. Guardando al futuro, nel suo Global Investment Market Outlook per il 2024 BNY Mellon IM vede opportunità di investimento nei cosiddetti income stocks, vale a dire titoli che offrono rendimento stabile, anche sotto forma di dividendi. Gli esperti di BNY Mellon IM citano valutazioni contenute e capacità di proteggere dall’inflazione, mentre giudicano elevate quelle delle azioni che sono state protagoniste del 2023 a Wall Street, sull’onda dell’entusiasmo per l’Intelligenza Artificiale e di economie robuste.
Secondo BNY Mellon il rischio ora è che il mercato continui a essere dominato da questi titoli, in una situazione che ricorda la bolla del Nasdaq tra la fine degli anni 90 e inizio 2000. Il rischio di valutazione di questi titoli può diventare più evidente con il rallentamento economico, mentre comunque i temi più importanti restano la competizione tra grandi potenze, la geopolitica e il ruolo sempre più presente in economia dei governi. Le tensioni geopolitiche possono anche essere fonte di inflazione in quanto innalzano i livelli di protezionismo, la rilocalizzazione delle produzioni manifatturiere e la spesa per la difesa.
In questo scenario, secondo gli esperti di BNY Mellon IM, le banche centrali dovranno continuare a contrastare l’inflazione con tassi elevati a lungo, con l’effetto di rallentare la crescita economica. Anche la transizione energetica è destinata a rimanere un interessante tema d’investimento. Inoltre, la prospettiva di un minor interventismo dei governi in economia combinato con il rallentamento della crescita creerà nel 2024 opportunità di investimento nelle aziende industriali impegnate proprio nella transizione energetica. Il rallentamento economico causerà anche minori flussi nei fondi pensione, contribuendo a spingere gli investitori a cercare opportunità in aree diverse rispetto ai Magnifici 7.
I giorni della generosità monetaria e fiscale che ha dominato per 15 anni sono finiti e il mondo dovrà abituarsi a un costo più elevato del capitale, sia per i governi che per le imprese. L’argomento secondo cui non ci sono alternative alle azioni ha perso lustro, con rendimenti obbligazionari diventati interessanti. A favore dell’azionario resta comunque un’inflazione in rientro, che proseguirà di pari passo con il rallentamento economico, e la prospettiva di tagli dei tassi l’anno prossimo rivitalizzerà gli “spiriti animali” del mercato azionario, secondo gli esperti di BNY Mellon IM, che vedono anche in prospettiva trend di crescita legati soprattutto all’innovazione, non solo nella tecnologia e nella salute, ma su uno spettro molto ampio di settori.
All’investitore armato di pazienza non mancheranno le opportunità anche oltre il tema dell’Intelligenza Artificiale. Non tutte le imprese sono uguali, avvertono gli esperti di BNY Mellon IM, a fronte di un quadro di rallentamento economico e di aumento del costo del capitale saranno di primaria importanza la leadership di mercato, la capacità di adattarsi e innovare, bilanci solidi, buona generazione di cassa, management eccellente.
In Europa, un’economia che flirta con la recessione e una BCE che potrebbe restare ferma nella sua linea di contrasto all’inflazione rappresentano un vento contrario potenziali per un azionario che sta entrando nel 2024. Anche perché è da escludere lo scenario del recente passato di eccezionale allentamento monetario e fiscale. Ma, secondo l’outlook di BNY Mellon IM, da una prospettiva macro una fonte potenziale di buone notizie è rappresentata proprio dall’inflazione in rientro e dal rallentamento della crescita.
Questo scenario potrebbe spingere la BCE a tagliare i tassi, anche se gli investitori devono comunque abituarsi alla nuova normalità di un costo del denaro positivo, il che supporterebbe il sentiment dell’azionario. Ma la visione delle opportunità di BNY Mellon IM resta basata sui fondamentali e su una prospettiva di lungo termine bottom-up. Molte aziende europee restano ben posizionate per trarre beneficio da trend durevoli di crescita. Sono in Europa i leader di una serie di settori, dal lusso alla salute fino alla tecnologia, anche se incombono incertezza economica e costo del capitale più elevato. In questo scenario, la capacità di guadagnare e conservare la leadership con prodotti forti, investimenti, bilanci in salute e robusta generazione di cassa, unita a un buon management, faranno la differenza nel 2024 e anche oltre.
NON RESTARE CONCENTRATI SOLO SUI MAGNIFICI 7
Secondo BNY Mellon il rischio ora è che il mercato continui a essere dominato da questi titoli, in una situazione che ricorda la bolla del Nasdaq tra la fine degli anni 90 e inizio 2000. Il rischio di valutazione di questi titoli può diventare più evidente con il rallentamento economico, mentre comunque i temi più importanti restano la competizione tra grandi potenze, la geopolitica e il ruolo sempre più presente in economia dei governi. Le tensioni geopolitiche possono anche essere fonte di inflazione in quanto innalzano i livelli di protezionismo, la rilocalizzazione delle produzioni manifatturiere e la spesa per la difesa.
LA TRANSIZIONE ENERGETICA SEMPRE UN TEMA D’INVESTIMENTO
In questo scenario, secondo gli esperti di BNY Mellon IM, le banche centrali dovranno continuare a contrastare l’inflazione con tassi elevati a lungo, con l’effetto di rallentare la crescita economica. Anche la transizione energetica è destinata a rimanere un interessante tema d’investimento. Inoltre, la prospettiva di un minor interventismo dei governi in economia combinato con il rallentamento della crescita creerà nel 2024 opportunità di investimento nelle aziende industriali impegnate proprio nella transizione energetica. Il rallentamento economico causerà anche minori flussi nei fondi pensione, contribuendo a spingere gli investitori a cercare opportunità in aree diverse rispetto ai Magnifici 7.
I FATTORI A FAVORE DELL’AZIONARIO
I giorni della generosità monetaria e fiscale che ha dominato per 15 anni sono finiti e il mondo dovrà abituarsi a un costo più elevato del capitale, sia per i governi che per le imprese. L’argomento secondo cui non ci sono alternative alle azioni ha perso lustro, con rendimenti obbligazionari diventati interessanti. A favore dell’azionario resta comunque un’inflazione in rientro, che proseguirà di pari passo con il rallentamento economico, e la prospettiva di tagli dei tassi l’anno prossimo rivitalizzerà gli “spiriti animali” del mercato azionario, secondo gli esperti di BNY Mellon IM, che vedono anche in prospettiva trend di crescita legati soprattutto all’innovazione, non solo nella tecnologia e nella salute, ma su uno spettro molto ampio di settori.
CRUCIALI LA CAPACITA’ DI INNOVARE E BILANCI SOLIDI
All’investitore armato di pazienza non mancheranno le opportunità anche oltre il tema dell’Intelligenza Artificiale. Non tutte le imprese sono uguali, avvertono gli esperti di BNY Mellon IM, a fronte di un quadro di rallentamento economico e di aumento del costo del capitale saranno di primaria importanza la leadership di mercato, la capacità di adattarsi e innovare, bilanci solidi, buona generazione di cassa, management eccellente.
POTENZIALE DI BUONE NOTIZIE IN EUROPA
In Europa, un’economia che flirta con la recessione e una BCE che potrebbe restare ferma nella sua linea di contrasto all’inflazione rappresentano un vento contrario potenziali per un azionario che sta entrando nel 2024. Anche perché è da escludere lo scenario del recente passato di eccezionale allentamento monetario e fiscale. Ma, secondo l’outlook di BNY Mellon IM, da una prospettiva macro una fonte potenziale di buone notizie è rappresentata proprio dall’inflazione in rientro e dal rallentamento della crescita.
LA BCE POTREBBE TAGLIARE E SOSTENERE IL SENTIMENT
Questo scenario potrebbe spingere la BCE a tagliare i tassi, anche se gli investitori devono comunque abituarsi alla nuova normalità di un costo del denaro positivo, il che supporterebbe il sentiment dell’azionario. Ma la visione delle opportunità di BNY Mellon IM resta basata sui fondamentali e su una prospettiva di lungo termine bottom-up. Molte aziende europee restano ben posizionate per trarre beneficio da trend durevoli di crescita. Sono in Europa i leader di una serie di settori, dal lusso alla salute fino alla tecnologia, anche se incombono incertezza economica e costo del capitale più elevato. In questo scenario, la capacità di guadagnare e conservare la leadership con prodotti forti, investimenti, bilanci in salute e robusta generazione di cassa, unita a un buon management, faranno la differenza nel 2024 e anche oltre.