La misura

Proroga Superbonus 110, ecco come funziona

Il governo ha raggiunto un accordo per la proroga del Superbonus 110 che prevede una tutela per le fasce meno abbienti: ecco cosa cambia per chi non ha concluso i lavori entro il 31 dicembre 2023

di Antonio Cardarelli 29 Dicembre 2023 10:58

financialounge -  economia Superbonus 110
Il governo ha raggiunto un accordo per la proroga del Superbonus 110. L’intesa è stata raggiunta prima del Consiglio dei ministri e poi è stata confermata. La misura non andrà a confluire nel decreto Milleproroghe perché si tratta di un provvedimento ad hoc. Di fatto, il Superbonus 110 non è stato prorogato, ma è stato rimodulato per consentire una sorta di uscita programmata.

COME FUNZIONA IL SUPERBONUS 110


Il Superbonus 110 si chiude il 31 dicembre 2023, fa sapere Palazzo Chigi, e il credito d’imposta sarà riconosciuto per tutti i lavori realizzati e asseverati entro quella data. Per i lavori che ancora non sono cominciati, il governo ha confermato il credito di imposta al 70%. Quindi, dal primo gennaio 2024 il Superbonus 110 non sarà più erogato dallo Stato, ma diventa un credito di imposta al 70% che poi scenderà al 65% nel 2025. Tuttavia, per famiglie e imprese che non hanno terminato i lavori entro il 31 dicembre e vantano un credito fiscale con lo Stato, il governo ha previsto una sorta di “sanatoria”. L’importo non dovrà essere restituito, ma i lavori dovranno rispettare determinate condizioni, come ad esempio il miglioramento di due classi energetiche.

TUTELA PER I REDDITI BASSI


L’accordo raggiunto dal governo per la proroga del Superbonus 110 prevede, inoltre, una tutela per i redditi più bassi. Per coloro che hanno un Isee inferiore ai 15mila euro (da aumentare in base al numero dei componenti della famiglia) e avranno completato almeno il 60% dei lavori entro il 31 dicembre, è previsto un intervento dello Stato per garantire il credito del 110%. Per farlo verrà utilizzato il fondo povertà: “In questo modo le fasce meno abbienti non si dovranno fare carico della differenza”, hanno fatto sapere fonti del governo.

I COMMENTI SUL SUPERBONUS


La misura è stata accolta con soddisfazione dal vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Ci saranno controlli per evitare eventuali truffe, ma qui stiamo parlando di persone perbene, di condomini e imprese che hanno rispettato le regole”. “Il Superbonus in teoria era positivo, ma è stato gestito malissimo e ha provocato un buco nelle casse dello Stato”, ha aggiunto Tajani. Una critica che in passato è stata resa pubblica anche dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

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