L’apertura dei mercati

Borse europee in calo aspettando i numeri dell’inflazione Ue

Avvio sotto la parità per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che attendono i dati dell’inflazione in Italia e nell’intera Eurozona. A Wall Street il secondo downgrade rallenta il titolo Apple

di Fabrizio Arnhold 5 Gennaio 2024 09:08

financialounge -  BCE borse FED inflazione mercati
Le Borse europee iniziano l’ultimo giorno della settimana di contrattazioni in rosso, con gli occhi degli investitori rivolti al report sul lavoro Usa di dicembre e sui numeri dell’inflazione in Italia e dell’Eurozona. A Milano il Ftse Mib segna -0,75%, il Dax di Francoforte -0,73%, il Cac 40 di Parigi -0,80%, l’Ibex 35 di Madrid -0,71% e il Ftse 100 di Londra -0,70%. La Borsa di Tokyo chiude in positivo, con l’indice Nikkei a +0,27%, spinto dallo yen debole.

FOCUS SULL’INFLAZIONE


I dati del report sul lavoro americano saranno passati sotto la lente della Fed, per valutare le prossime mosse sui tassi. Spostandoci in Europa, ieri l’inflazione ha registrato un lieve rialzo in Germania e Francia ma, secondo gli economisti, non dovrebbe cambiare l’intenzione della banche centrali di tagliare i tassi nel 2024. Resta da capire quando Bce e Fed interverranno e di quanto sarà la sforbiciata.

APPLE RALLENTA


Negli Usa, a Wall Street il Nasdaq ieri ha registrato il quinto calo di fila (-0,56%), il Dow Jones ha chiuso sulla parità (+0,03%), lo S&P 500 in ribasso dello 0,34%. A rallentare il listino ha contribuito anche il secondo downgrade di Apple, con le vendite degli iPhone sotto le stime in Cina, che ha inevitabilmente aumentato le perdite del titolo in Borsa. Da inizio anno le azioni di Cupertino sono in calo del 5%, bruciando 170 miliardi di dollari.

SALE IL PETROLIO


In rialzo il prezzo del greggio, con i contratti del Wti scadenza marzo a 72,89 dollari al barile (+0,73%), mentre il Brent a 77,93 dollari al barile (+0,44%). Sul versante valutario, il cambio euro/dollaro scende a 1,092. In calo le quotazioni del gas naturale che ad Amsterdam segnano un ribasso del -2,12%, a 32,7 euro per megawattora. Lo spread inizia poco mosso, a 168 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro stabile al 3,8%.

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