L'apertura dei mercati

Crisi immobiliare cinese: fallisce il colosso Zhongzhi, arrestato direttore di Evergrande

Il Tribunale ha accettato la bancarotta del gestore patrimoniale Zhongzhi, crisi senza fine per Evergrande dopo l’arresto del diretto della divisione auto elettriche. Negli Usa fari puntati su Musk e sulle accuse di uso di droghe

di Antonio Cardarelli 8 Gennaio 2024 09:11

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza intorno alla parità per le Borse europee nella prima seduta della settimana. Piazza Affari apre incerta, nonostante il buon avvio di Amplifon (+2,6%) mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi apre in rialzo a 170 punti base (rendimento Btp 3,88%). Poco sopra la parità il Dax di Francoforte, mentre la Borsa di Parigi cede lo 0,1%.

FALLISCE IL GESTORE PATRIMONIALE ZHONGZHI


Gli effetti della crisi immobiliare continuano a farsi sentire in Cina. Zhongzhi, colosso delle gestioni patrimoniali, ha presentato la dichiarazione di bancarotta, accettata dal Tribunale di Pechino. Lo riporta Bloomberg, che sottolinea come Zhongzhi abbia confermato di non avere risorse per ripagare i debiti. Il gruppo gestisce un patrimonio superiore ai 140 miliardi di dollari. Lo scorso novembre la società si era dichiarata insolvente per 64 miliardi di dollari.

ARRESTATO IL DIRETTORE DI EVERGRANDE NEV


Intanto, sempre in Cina, arriva un’altra tegola per il gigante del mercato immobiliare Evergrande. Evergrande New Energy Vehicle (Nev), la controllata delle auto elettriche in default dal 2021, avrebbe inviato una nota alla Borsa di Hong Kong nella quale riferisce dell’arresto del suo direttore esecutivo Liu Yongzhuo. Il titolo, scambiato alla Borsa di Hong Kong, ha perso il 23% prima della sospensione. Con la Borsa di Tokyo chiusa per festività, sui mercati asiatici Hong Kong cede quasi due punti percentuali mentre Shanghai ha chiuso in calo dell’1,42%.

ACCORDO AL CONGRESSO, SHUTDOWN EVITATO


Sui mercati europei, in cerca di una scossa dopo un inizio di anno debole, l’attenzione è concentrata sui dati dopo la frenata dell’inflazione registrata giovedì. In giornata sono attesi ordini e produzione industriale in Germania, mentre mercoledì e giovedì sarà la volta di Francia e Italia. Negli Usa c’è attesa per la pubblicazione del dato sull’inflazione, in arrivo venerdì. Nel frattempo Democratici e Repubblicani hanno annunciato di aver raggiunto un accordo sul debito federale per evitare lo shutdown, la parziale sospensione delle attività pubbliche.

USO DI DROGHE, SCOPPIA IL CASO MUSK


Ma sul mercato Usa sono due i temi del momento. Il primo riguarda Elon Musk e il suo presunto utilizzo di droghe illegali che, secondo un articolo del Wall Street Journal, avrebbe sollevato i timori di manager e azionisti delle sei aziende controllate da Musk e quotate a Wall Street. Lsd, cocaina, chetamina, ecstasy e funghi psichedelici: queste le sostanze che il fondatore di Tesla avrebbe usato dal 2017, cosa che tra l’altro potrebbe provocare conseguenze per le commesse che aziende come Space X hanno ottenuto dal governo Usa. L’altro tema è quello della sicurezza dei Boeing 737 Max dopo l’apertura di un portellone in volo di un aereo dell’Alaska Airlines.

VALUTARIO E MATERIE PRIME


Sul valutario, l’euro resta su quota 1,094 dollari (da 1,097 al closing di venerdì) e scambia a 157,98 yen, mentre il cambio dollaro/yen si attesta a 144,35. È in ribasso il petrolio, con il Brent Marzo a 77,81 dollari al barile (-1,2%) e il Wti di pari scadenza a 72,9 dollari (-1,23%). In calo anche il gas naturale scambiato ad Amsterdam a 33,475 (-3,1%).

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