Reddito fisso

Wellington Management: obbligazionario da monitorare dopo forte rally

Marco Giordano, Investment Director di Wellington Management, fa il punto dopo un dicembre positivo sulla spinta della politica più accomodante della Fed. Ecco quali sono le implicazioni anche per yen e mercati emergenti

di Stefano Caratelli 15 Gennaio 2024 14:05

financialounge -  Marco Giordano mercati obbligazionario wellington management
La virata accomodante della Fed ha spinto anche a dicembre il rally dei mercati, in attesa da quest’estate che terminasse il ciclo dei rialzi dei tassi, aprendo anche la porta ai tagli già nel 2024, anche in assenza di recessione. I commenti in questo senso di Powell non dovrebbero aver sorpreso i mercati, poiché coerenti con quelli dell’estate, quando autorità fiscali e monetarie hanno indicato che i tagli avrebbero potuto essere necessari anche se l’inflazione non fosse scesa sotto l’obiettivo del 2%.

IMPATTO GLOBALE DEL CAMBIO DI DIREZIONE DELLA FED


In un commento sulle determinanti dei mercati obbligazionari, Marco Giordano, Investment Director di Wellington Management, sottolinea che i mercati hanno accolto con favore la narrativa della virata di politica monetaria e stanno scontando molti più tagli dei tre previsti dal FOMC, con un impatto non solo sull’obbligazionario USA ma anche a livello globale alimentando anche le attese di atterraggio morbido – che tuttavia rimane incerto. La Grecia ha riacquistato il rating Investment Grade da Fitch, che si è aggiunto all’upgrade di S&P.

SI STA ALLENTANDO ANCHE LA PRESSIONE SULLO YEN


Sposandosi al Giappone, Giordano rileva che la Banca Centrale ha dato un'ulteriore spinta ai mercati obbligazionari con la decisione di non abbandonare i tassi negativi senza fornire ulteriori indicazioni su quando potrebbe farlo, anche se la normalizzazione della politica monetaria rimane l'obiettivo finale. L’esperto di Wellington Management sottolinea la tenacia della Bank of Japan anche dopo il deprezzamento dello yen su dollaro che e si prevedeva sarebbe rivelato intollerabile, in particolare per il potenziale impatto sull'inflazione. Ora che è in vista un ciclo di tagli in USA, la pressione sullo yen sta cominciando ad allentarsi.

DATI ECONOMICI CONTRASTANTI, DA MONITORARE


Sebbene il movimento dei mercati obbligazionari sia stato straordinario, i dati economici rimangono contrastanti e richiederanno un attento monitoraggio nei prossimi mesi, secondo Giordano, per capire se le autorità stiano effettivamente evitando un inutile inasprimento o invece contribuendo a rafforzare l'inflazione, che in USA è scesa ulteriormente al 3,1% e in UK si è più che dimezzata da giugno, mentre nell'Eurozona è scesa al 2,4%. Gli indici PMI compositi sono in lenta ripresa, e la disoccupazione sta aumentando solo lievemente rimanendo ai minimi storici.

L’ULTIMO SFORZO CONTRO L’INFLAZIONE POTREBBE ESSERE IL PIÙ DIFFICILE


Questo contesto molto positivo potrebbe consentire alle autorità di ridurre i tassi ma, come discusso nell’Outlook di Wellington Management per il 2024, l'ultimo sforzo per riportare l'inflazione al 2% potrebbe rivelarsi il più difficile. Intanto sembra che l’economia cinese stia ripartendo, anche se non al ritmo pre-pandemia, i titoli di Stato hanno partecipato in misura minore al rally globale anche perché i tassi di partenza erano a livelli più bassi.

CINA IN PROFONDA TRANSIZIONE


Secondo gli economisti di Wellington Management, la Cina sta attraversando il periodo più intenso da una generazione in materia di cambiamenti della governance e delle istituzioni, per cui ci vorrà tempo prima che si materializzi un impatto sui mercati, dati i continui interventi dello Stato in economia. Gli investitori si interrogano anche sul dollaro, che si è deprezzato sulla maggior parte delle valute, tra cui spicca la corona norvegese. Il rally ha anche beneficiato sia tassi che valute dei Mercati Emergenti.

SUCCESSO DELLE STRATEGIE CARRY TRADE


La strategia del carry trade in questi paesi – vale a dire prendere in prestito liquidità in valute a bassi tassi per investire in valute che offrono tassi più alti - ha avuto molto successo nell'ultimo anno e secondo Giordano potrebbe continuare a registrare performance positive. Infine il credito, che ha nuovamente sovraperformato, con gli spread sia Investment Grade che High Yield ulteriormente ristretti a dicembre.

MERCATI DEL CREDITO ANCORA BEN IMPOSTATI


Lo spazio per un'ulteriore compressione è probabilmente limitato, ma Giordano ritiene probabile che il credito continui a essere sostenuto da un contesto tecnico favorevole. Come già discusso da Wellington Management, i bilanci societari rimangono sani e le tesorerie hanno fatto un buon lavoro per bloccare i bassi costi di finanziamento, mentre la domanda dovrebbe rimanere solida visti gli elevati rendimenti complessivi.

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