Emergenza Houthi
Dopo Bp anche Shell ferma le navi nel Mar Rosso
Il gruppo olandese non farà più transitare le sue petroliere nel Mar Rosso, dopo gli attacchi degli Houthi. Circa 30 navi commerciali sono state attaccate dalla fine di novembre. A Wall Street il titolo di Shell cede l’1,8%
di Fabrizio Arnhold 16 Gennaio 2024 17:12
Resta alta la tensione nel Mar Rosso. Shell non farà più transitare le sue navi fino a nuovo ordine, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, a causa degli attacchi degli Houthi, i ribelli yemeniti sostenuti dall’Iran.
Dalla fine di novembre gli Houthi hanno attaccato una trentina di navi commerciali. Gli attacchi sono stati decisi in segno di solidarietà nei confronti dei palestinesi per la guerra a Gaza. Shell segue l’esempio di altre società del settore energetico, come Qatar Energy e Bp, che hanno già preso la stessa decisione.
La decisione di non far più transitare le proprie navi nel Mar Rosso ha avuto un impatto anche sul titolo di Shell, quotato a Wall Street, che è in calo dell’1,8%. L’allungamento delle rotte dei trasporti marittimi verso Oriente, mette a rischio non solo le consegne di petrolio, ma anche di prodotti deperibili. Secondo Coldiretti, gli attacchi degli Houthi contro le navi costringono a cambiare rotta con la necessità di circumnavigare il continente africano, con il conseguente aumento dei costi di trasporto.
30 ATTACCHI DA NOVEMBRE
Dalla fine di novembre gli Houthi hanno attaccato una trentina di navi commerciali. Gli attacchi sono stati decisi in segno di solidarietà nei confronti dei palestinesi per la guerra a Gaza. Shell segue l’esempio di altre società del settore energetico, come Qatar Energy e Bp, che hanno già preso la stessa decisione.
TIOLO IN RIBASSO A WALL STREET
La decisione di non far più transitare le proprie navi nel Mar Rosso ha avuto un impatto anche sul titolo di Shell, quotato a Wall Street, che è in calo dell’1,8%. L’allungamento delle rotte dei trasporti marittimi verso Oriente, mette a rischio non solo le consegne di petrolio, ma anche di prodotti deperibili. Secondo Coldiretti, gli attacchi degli Houthi contro le navi costringono a cambiare rotta con la necessità di circumnavigare il continente africano, con il conseguente aumento dei costi di trasporto.
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