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Debito dei mercati emergenti: cosa aspettarsi e cosa monitorare nel 2024 secondo abrdn
Leo Morawiecki, Investment Specialist Fixed Income, fa il punto sulle prospettive per i titoli in valuta forte, in valuta locale e sui corporate bond dopo un 2023 positivo
di Stefano Caratelli 20 Gennaio 2024 09:30
Il debito dei mercati emergenti ha generato rendimenti positivi significativi nel 2023, con le obbligazioni “di frontiera” che hanno fatto da apripista, con un aumento del 21% nell'anno, seguite da quelle in valuta locale, al 12,7%, dai bond in valuta forte, al 10,4% e dal debito corporate al 9,1%. Il problema resta quello dei flussi, o meglio, della loro mancanza, nelle strategie dedicate al debito emergente. Il 2023 è stato il secondo anno consecutivo di deflussi netti per 31,1 miliardi di dollari, guidati dalla continua riduzione dei bilanci delle banche centrali dei Mercati Sviluppati, mentre anche la crescente relazione negativa tra i rendimenti USA e i flussi obbligazionari dei Paesi Emergenti ha svolto un ruolo importante.
Parte da qui l’Investment Specialist Fixed Income di abrdn Leo Morawiecki che analizza cosa si prospetta per ciascuna classe di asset nel prossimo anno. Per quanto riguarda il debito sovrano in valuta forte, la storia suggerisce che il periodo successivo al primo taglio dei tassi di un ciclo come quello atteso dalla Fed americana non è sempre positivo per gli asset emergenti, perché l’allentamento viene associato a un rallentamento della crescita e a una crescente avversione al rischio. Ma non è raro che dopo 6-12 mesi dalla prima riduzione si registrino rendimenti a due cifre, in particolare per le obbligazioni ad alto rendimento con rating più basso.
L’esperto di abrdn nota anche che negli ultimi anni si è verificato un deterioramento dei bilanci sovrani dei Paesi Emergenti, ma i differenziali tra tassi d'interesse e crescita offrono a molti un margine di manovra per gestire un disavanzo primario mentre i livelli di debito si riducono. Diversi Paesi scambiano con spread superiori a 1000 punti, una linea di demarcazione simbolica. Lo scenario di base di abrdn prevede che non si verifichino eventi creditizi nel 2024, poiché i Paesi con scadenze importanti come Kenya, Pakistan ed Egitto) sono disposti e in grado di pagare, mentre anche fattori tecnici sostengono i titoli sovrani in valuta forte, con i nomi Investment Grade che dominano le emissioni.
Per quanto riguarda gli altri segmenti del mercato, come nel 2023, abrdn riteniamo che i rendimenti delle obbligazioni High Yield e di “frontiera” saranno i più interessanti nel 2024. Nonostante la mancanza di accesso al mercato per numerosi emittenti, il forte sostegno multilaterale e le fonti di finanziamento alternative offrono ampio spazio per la compressione degli spread e per il calo dei rendimenti. Per quanto riguarda il debito in valuta locale, il picco dei tassi dei Paesi Sviluppati sembra destinato ad ampliare il numero di paesi in grado di avviare i propri cicli di riduzione dei tassi d'interesse.
Secondo l’esperto di abrdn, l'inflazione in calo o ampiamente inferiore alle previsioni, e una crescita economica generalmente più debole del previsto, lasciano all'America Latina più spazio per tagliare. L'inflazione nell’Europa centrale e orientale, Medio Oriente e Africa è più diffusa, anche se molti Paesi dovrebbero essere in grado di ridurre i tassi. L'Asia, invece, non ha aumentato i tassi in modo significativo e *ha meno capacità di tagliare. Ci sono poi Paesi che non hanno ancora seguito questo percorso, come Turchia, Argentina e Nigeria, dove debolezza della valuta e inflazione continuano a rappresentare una sfida.
L’analisi di abrdn aggiunge che nel 2023 le valutazioni sono diventate un po' meno convincenti, ma l'incertezza sulle prospettive macroeconomiche si è attenuata. Fed e BCE potrebbero tagliare i tassi nei prossimi 12 mesi, portando a un altro anno di buoni rendimenti delle obbligazioni emergenti in valuta locale, i cui rendimenti, pur non essendo elevati, sono costantemente scesi durante le riduzioni dei tassi della Fed. abrdn vede proprio nei rendimenti più bassi e nei guadagni di duration la fonte di rendimento più significativa per le obbligazioni in valuta locale nel 2024.
Per le obbligazioni societarie emergenti, infine, i fondamentali rimangono favorevoli nonostante la recente volatilità e le prospettive economiche incerte. I livelli di leva finanziaria rimangono bassi e la copertura degli interessi è buona, per cui offrono un buon valore rispetto alle società Usa soprattutto per i titoli BB e BBB. Anche i fattori tecnici rimangono favorevoli, e abrdn prevede che i finanziamenti netti nel 2024 saranno nuovamente negativi, mentre il posizionamento degli investitori è al livello più basso degli ultimi 5 anni, che rappresenta una posizione di partenza favorevole.
DEBITO SOVRANO IN VALUTA E SVOLTA DELLA FED
Parte da qui l’Investment Specialist Fixed Income di abrdn Leo Morawiecki che analizza cosa si prospetta per ciascuna classe di asset nel prossimo anno. Per quanto riguarda il debito sovrano in valuta forte, la storia suggerisce che il periodo successivo al primo taglio dei tassi di un ciclo come quello atteso dalla Fed americana non è sempre positivo per gli asset emergenti, perché l’allentamento viene associato a un rallentamento della crescita e a una crescente avversione al rischio. Ma non è raro che dopo 6-12 mesi dalla prima riduzione si registrino rendimenti a due cifre, in particolare per le obbligazioni ad alto rendimento con rating più basso.
EMISSIONI DOMINATE DALL’INVESTMENT GRADE
L’esperto di abrdn nota anche che negli ultimi anni si è verificato un deterioramento dei bilanci sovrani dei Paesi Emergenti, ma i differenziali tra tassi d'interesse e crescita offrono a molti un margine di manovra per gestire un disavanzo primario mentre i livelli di debito si riducono. Diversi Paesi scambiano con spread superiori a 1000 punti, una linea di demarcazione simbolica. Lo scenario di base di abrdn prevede che non si verifichino eventi creditizi nel 2024, poiché i Paesi con scadenze importanti come Kenya, Pakistan ed Egitto) sono disposti e in grado di pagare, mentre anche fattori tecnici sostengono i titoli sovrani in valuta forte, con i nomi Investment Grade che dominano le emissioni.
INTERESSANTI ANCHE HIGH YELD E BOND “DI FRONTIERA”
Per quanto riguarda gli altri segmenti del mercato, come nel 2023, abrdn riteniamo che i rendimenti delle obbligazioni High Yield e di “frontiera” saranno i più interessanti nel 2024. Nonostante la mancanza di accesso al mercato per numerosi emittenti, il forte sostegno multilaterale e le fonti di finanziamento alternative offrono ampio spazio per la compressione degli spread e per il calo dei rendimenti. Per quanto riguarda il debito in valuta locale, il picco dei tassi dei Paesi Sviluppati sembra destinato ad ampliare il numero di paesi in grado di avviare i propri cicli di riduzione dei tassi d'interesse.
IL QUADRO MACRO FAVORISCE L’AMERICA LATINA
Secondo l’esperto di abrdn, l'inflazione in calo o ampiamente inferiore alle previsioni, e una crescita economica generalmente più debole del previsto, lasciano all'America Latina più spazio per tagliare. L'inflazione nell’Europa centrale e orientale, Medio Oriente e Africa è più diffusa, anche se molti Paesi dovrebbero essere in grado di ridurre i tassi. L'Asia, invece, non ha aumentato i tassi in modo significativo e *ha meno capacità di tagliare. Ci sono poi Paesi che non hanno ancora seguito questo percorso, come Turchia, Argentina e Nigeria, dove debolezza della valuta e inflazione continuano a rappresentare una sfida.
VERSO UN ALTRO ANNO POSITIVO PER I BOND IN VALUTA LOCALE
L’analisi di abrdn aggiunge che nel 2023 le valutazioni sono diventate un po' meno convincenti, ma l'incertezza sulle prospettive macroeconomiche si è attenuata. Fed e BCE potrebbero tagliare i tassi nei prossimi 12 mesi, portando a un altro anno di buoni rendimenti delle obbligazioni emergenti in valuta locale, i cui rendimenti, pur non essendo elevati, sono costantemente scesi durante le riduzioni dei tassi della Fed. abrdn vede proprio nei rendimenti più bassi e nei guadagni di duration la fonte di rendimento più significativa per le obbligazioni in valuta locale nel 2024.
RENDIMENTI FAVOREVOLI PER I CORPORATE BOND
Per le obbligazioni societarie emergenti, infine, i fondamentali rimangono favorevoli nonostante la recente volatilità e le prospettive economiche incerte. I livelli di leva finanziaria rimangono bassi e la copertura degli interessi è buona, per cui offrono un buon valore rispetto alle società Usa soprattutto per i titoli BB e BBB. Anche i fattori tecnici rimangono favorevoli, e abrdn prevede che i finanziamenti netti nel 2024 saranno nuovamente negativi, mentre il posizionamento degli investitori è al livello più basso degli ultimi 5 anni, che rappresenta una posizione di partenza favorevole.