La previsione

Meeting Bce, Vontobel: primo taglio a giugno o poco prima

Il mercato prezza cinque o sei tagli nel 2024 che, per Claudia Fontanive-Wyss, Portfolio Manager di Vontobel, potranno essere anche di 50 punti. La crisi nel Mar Rosso non dovrebbe avere impatti significativi sull'inflazione e quindi non inciderà sulle decisioni della Banche centrali

di Redazione 23 Gennaio 2024 14:03

financialounge -  BCE Claudia Fontanive-Wyss Mar Rosso mercati taglio dei tassi Vontobel
L’attenzione di economisti e investitori questa settimana è rivolta  alla riunione di giovedì della Bce e alle possibili decisioni che potranno scaturire, soprattutto alle eventuali indicazioni sul taglio dei tassi di interesse. Claudia Fontanive-Wyss, Portfolio Manager di Vontobel, ritiene che la Bce resterà ancora immobile e inizierà a tagliare i tassi da giugno in poi, di 25 o addirittura 50 punti base, in sintonia con la Fed.

"NO AI TAGLI ANTICIPATI"


“È probabile che il tono generale della riunione di giovedì sarà simile a quello di dicembre - analizza Fontanive-Wyss - con una dichiarazione sostanzialmente invariata e una caratterizzazione positiva del trend dell'inflazione sottostante. Ci aspettiamo inoltre che la Bce rimanga dipendente dai dati e contrasti verbalmente le scommesse degli investitori su tagli anticipati”.

A MARZO INDICAZIONI SULLE TEMPISTICHE


Lo scenario generale, inoltre, tende verso una situazione di ulteriore restrizione: il tasso di crescita annuale della massa monetaria M2, infatti, è diventato negativo nell'Eurozona e negli Stati Uniti. Questo dato svolge una parte del lavoro per conto delle Banche centrali. Pertanto, l'attuale orientamento di politica monetaria potrebbe essere ancora più restrittivo e proprio per questo secondo l’analista di Vontobel non è da escludere del tutto un taglio prima di giugno. ”Tuttavia - spiega - l'aggiornamento delle previsioni della Bce a marzo fornirà probabilmente migliori indizi sulla tempistica del primo taglio”.

DALLA BCE TAGLI PIÙ RAPIDI E AMPI


Attualmente il mercato prezza cinque o sei tagli dei tassi da parte della Bce per il 2024, lo stesso numero della Fed statunitense. “Un dato sorprendente - commenta Fontanive-Wyss - considerando i diversi driver dell'inflazione all'inizio per l'Ue e per gli Stati Uniti (trainati dalla domanda ed endogeni per gli Usa, mentre guidati dall'offerta ed esogeni per l'Ue). Oggi lo slancio dell'inflazione core è inferiore a 10 punti base al mese o all'1% su base annua nell'Eurozona, rispetto ai quasi 30 punti base al mese o al 3,3% su base annua degli Stati Uniti”. Secondo Vontobel, questa situazione giustifica tagli dei tassi più ampi o più rapidi da parte della Bce.

LA CRISI IN MAR ROSSO NON INCIDE


Infine, per Claudia Fontanive-Wyss, Portfolio Manager di Vontobel, l'attuale interruzione della catena di approvvigionamento per la crisi nel Mar Rosso non avrà un impatto significativo sull'inflazione tale da modificare la politica della Bce. Intanto perché la situazione non è paragonabile all'ammasso di navi come successo durante la pandemia in porti come quello di Los Angeles, e poi perché l'impatto dell'interruzione della catena di approvvigionamento in quel periodo è stato solo uno dei tanti fattori di inflazione.

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