Le parole
Lagarde (Bce): “È ancora prematuro discutere di taglio dei tassi di interesse”
In conferenza stampa la presidente della Banca Centrale Europea ha frenato sull’inizio del taglio dei tassi: “Rimaniamo dipendenti dai dati, non c’è una tempistica particolare per intervenire”
di Antonio Cardarelli 25 Gennaio 2024 17:29
Come ampiamente atteso dai mercati, la Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%. Attualmente il mercato sconta diversi tagli dei tassi di interesse, con il primo in arrivo entro la fine del secondo trimestre.
Ma le parole di Christine Lagarde hanno raffreddato, almeno in parte, gli entusiasmi. "Il consensus in seno al Consiglio direttivo è stato che è prematuro discutere di tagli ai tassi", ha detto Lagarde in conferenza stampa. Il Consiglio direttivo, ha detto Lagarde, è intenzionato a rimanere dipendenti dai dati e non legati a una tempistica particolare per la prima riduzione del costo del denaro. "La tendenza al ribasso dell'inflazione di fondo è proseguita e i passati incrementi dei tassi di interesse continuano a trasmettersi con vigore alle condizioni di finanziamento. Le condizioni di finanziamento restrittive frenano la domanda, contribuendo al calo dell'inflazione", ha spiegato la presidente della Bce.
“In base alla sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo – ha detto Lagarde - Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario". Inoltre, la presidente della Bce ha invitato i governi a “ritirare le misure di sostegno”, alla luce dell’esaurirsi della crisi energetica.
"Quello che stiamo già vedendo è un leggero declino della crescita degli stipendi", ha aggiunto. In riferimento ai profitti aziendali, Lagarde ha detto che il Consiglio spera che i rialzi “siano in ogni caso assorbiti da una frenata dei profitti aziendali per evitare effetti inflattivi di secondo ciclo che per il momento non vediamo". “Prima di poter considerare una nuova traiettoria di politica monetaria, vogliamo vedere un ulteriore progresso nel processo di disinflazione in modo da essere sicuri che l'inflazione è avviata in modo stabile verso il target del 2% nel medio periodo", ha aggiunto.
“NON ABBIAMO PARLATO DI TAGLI”
Ma le parole di Christine Lagarde hanno raffreddato, almeno in parte, gli entusiasmi. "Il consensus in seno al Consiglio direttivo è stato che è prematuro discutere di tagli ai tassi", ha detto Lagarde in conferenza stampa. Il Consiglio direttivo, ha detto Lagarde, è intenzionato a rimanere dipendenti dai dati e non legati a una tempistica particolare per la prima riduzione del costo del denaro. "La tendenza al ribasso dell'inflazione di fondo è proseguita e i passati incrementi dei tassi di interesse continuano a trasmettersi con vigore alle condizioni di finanziamento. Le condizioni di finanziamento restrittive frenano la domanda, contribuendo al calo dell'inflazione", ha spiegato la presidente della Bce.
RESTRITTIVI FINCHÉ NECESSARIO
“In base alla sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo – ha detto Lagarde - Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario". Inoltre, la presidente della Bce ha invitato i governi a “ritirare le misure di sostegno”, alla luce dell’esaurirsi della crisi energetica.
OBIETTIVO INFLAZIONE AL 2%
"Quello che stiamo già vedendo è un leggero declino della crescita degli stipendi", ha aggiunto. In riferimento ai profitti aziendali, Lagarde ha detto che il Consiglio spera che i rialzi “siano in ogni caso assorbiti da una frenata dei profitti aziendali per evitare effetti inflattivi di secondo ciclo che per il momento non vediamo". “Prima di poter considerare una nuova traiettoria di politica monetaria, vogliamo vedere un ulteriore progresso nel processo di disinflazione in modo da essere sicuri che l'inflazione è avviata in modo stabile verso il target del 2% nel medio periodo", ha aggiunto.
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